TITI

d5a071cdbb26cc597b7d5e7e2ad40dec.jpg

Tu sei sempre appartenuto alla categoria “Troie”, quegli uomini ai quali difficilmente si puo’ dire di no. Scherzavi sempre per quel tuo naso importante, per quei capelli neri, drittissimi che ti cadevano sugli occhi, per quelle donne che portavi a casa e dicevi – Mica la sposo, la scopo e basta, mamma – scandalizzando tutta la famiglia che nonostante tutto ti adorava. Bello, come tutti quelli della nostra razza, anche tu avevi quel marchio sulla pelle, come me, come tua sorella, come mio padre. Abbandonavi diamanti grossi come patate e orecchini di rubini e bracciali di perle tempestati di smeraldi come Hansel lasciava briciole di pane. Non te n’è mai fregato niente dei soldi. Avevi il tuo sorriso e quello non te lo avrebbero mai rubato. Non dovevi blindarlo nel baule dell’auto come il resto, quello lo regalavi a tutti così come a me regalavi gioielli di cui neppure immaginavo il valore perché eri tu la vera ricchezza che sapevo di avere. Tu che te ne sei andato a 14 anni in un’altra casa, ostile, diversa, lontana, ma con un sorriso da cagacazzi da permetterti di conquistare il mondo. E lo hai fatto.
Sono cambiate molte cose sai da quel viaggio in auto che abbiamo fatto insieme e in cui tu ti ostinavi a mettermi in imbarazzo chiedendomi la differenza tra il bue e la mucca. Sarebbe stato il tuo ultimo viaggio.
Ti ho amato come si puo’ amare a 15 anni.
Ho una foto di te mentre dormi. L’ho rubata all’album di famiglia. Sei disteso sul prato, le braccia abbandonate, le gambe scomposte. Doveva essere un ricordo è diventato un presagio.
Era una festa quando tornavi. “ Uccidete il vitello grasso e stappate le bottiglie e si faccia festa per quel figlio di puttana che ritrova la strada di casa.
Un giorno non sei tornato più. Il tuo Mercedes non è più entrato nel cortile.
Ti hanno riportato a casa in un’altra auto e non si è fatta festa quella sera.

TITIultima modifica: 2003-09-02T16:55:00+02:00da notimetolose@v
Reposta per primo quest’articolo

18 pensieri su “TITI

  1. Ciao l’anticiclone non si forma, è una zona di alta pressione che c’è sempre, solo che si allarga e si stringe in base alle stagioni, quando arriva fino alla nostra bella italia, porta un periodo di bel tempo con temperature estive. Visita il mio sito http://www.girovaghi.i t ti può interessare.
    Ciao Luca

  2. La follie dell’estate e autunno 2002, con la serie impressionante di eventi estremi sull’Europa e sull’Italia, non sono un’eccezione, ma un’inquietante conferma di una modifica, in atto da qualche anno, nella circolazione atmosferica la quale, a livello europeo, è strettamente legata alla NAO.
    Dal punto di vista statistico, stagioni con NAO positiva (= anticiclone Azzorre proteso verso alte latitudini) dovrebbero essere frequenti quanto quelle con NAO negativa ( = ciclone Islanda al posto dell’anticiclon e Azzorre ), così come avvenuto fino agli Anni ‘70. Ma nell’ultimo ventennio gli inverni sono stati quasi tutti con NAO positiva; estate ed autunno invece, almeno nell’ultimo decennio, sono stati in genere con NAO negativa.
    Ma vi è un comune denominatore tra le anomalie NAO estive e quelle invernali degli ultimi decenni: sono infatti generate entrambi da anticicloni di blocco, strutture bariche con forma ad Ώ, con l’anticiclone nella parte superiore e due basse pressioni ai lati. Tali strutture tendono a resistere anche per settimane o mesi, “bloccando” così il normale fluire, alle medie latitudini, delle “correnti occidentali” e quindi anche delle perturbazioni atlantiche. Unica differenza tra l’anticiclone di blocco invernale e quello estivo è la posizione dei centri barici: in inverno la prevalenza di NAO positiva è associata ad una più frequente espansione verso nord dell’anticiclon e delle Azzorre, impedendo così alle fredde e piovose perturbazioni atlantiche di raggiungere l’Italia.
    Ecco perché le stagioni invernali sono diventate meno fredde ma molto siccitose. In estate e in autunno, invece, la presenza insolita della bassa pressione sul medio Atlantico favorisce il frequente distacco verso l’Italia di vortici nuvolosi colmi di aria fredda – noti come gocce fredde – i quali però hanno l’abitudine di muoversi piuttosto lentamente – in media 5-6 giorni per traversare da nord a sud l’Italia – e, in tal modo, la colonna d’aria fredda, riscaldata dal basso nello scorrimento su un suolo più caldo, raccoglie, lungo il lungo tragitto, una quantità insolita di calore e di vapore, condizione ideale per lo sviluppo di numerosi violenti temporali, nubifragi e, talvolta, anche alluvioni. Ecco perché nel corso dell’ultimo ventennio anche in Italia sono aumentati i temporali violenti, le trombe d’aria, i nubifragi e le alluvioni.
    L’aumento degli anticicloni di blocco e delle gocce fredde è un sintomo di una maggiore immissione di energia nelle grandi ondulazioni delle correnti occidentali (Onde di Rossby). Tale surplus di energia, rispetto a quello di origine solare, proviene probabilmente dall’incremento dell’effetto serra, le cui tracce vanno ricercate, appunto, non solo nel surriscaldament o terrestre ma anche in una maggiore instabilità dei protagonisti della circolazione atmosferica come i Monsoni, l’ENSO (El Niño Southern Oscillation) e, nel caso europeo, appunto la NAO. E in effetti nell’ultimo decennio sono aumentati gli episodi di siccità in India perché anche i Monsoni hanno cambiato abitudini. Ma sono più frequenti anche le alluvioni nel Sud-Est asiatico (un aumento di 20 volte rispetto agli inizi del secolo) per l’aumento, in frequenza e intensità, degli episodi di ENSO.
    Insomma, se è vero che la circolazione atmosferica è un ingranaggio alimentato dal sole, è anche vero che oggigiorno al calore solare si aggiunge il calore da effetto serra (+2.5 watt/m2, pari all’1% dell’energia solare). Ed è proprio tale carburante in più a mandare “fuori giri” il motore della circolazione, favorendo di più le oscillazioni nelle onde di Rossby e quindi anche le anomalie stagionali della NAO. Del resto un surplus di calore dell’1% non è un’inezia visto che la “piccola glaciazione” fu provocata da una riduzione della radiazione solare di appena lo 0.5 %.

    Spero ti possa bastare!
    Ciao
    Luca
    http://www.girovaghi.i t

  3. un colpo al cuore si, di quelli tosti, che anche quando è passato tanto tempo se ci ripensi senti bene il rumore dello schianto. non c’è spiegazione se non dire “il destino”. vorresti ribellarti ma non c’è modo, non c’è verso, c’è solo quello che è capitato, così, nero su bianco. niente altro. un bacio

  4. Il dolore è sempre intenso quando si ama, simile per ognuno di noi, ma diverso, diverso come lo può essere un giorno che nasce. Intenso e bruciante ripiega fra l’anima di ognuno di noi, pronto a ferirti a lacerarti appena abbassi la guardia. Io ho abbassato la guardia. Sono stanca di difendere il castello della mio cuore, voglio provare a far uscire il veleno dal mio corpo. Poi forse potrò ricominciare. Già solo il poterlo pensare mi conforta e mi da pace. Ciao Noti

  5. bhe grazie…..è vero bastacon qsta malinconia inutile……si deve essere ottimisti e convincersi ke il futuro sara molto meglio del passato….baci dea_cal

  6. già, difficile pensare e difficile fermare il pensiero. quando (poche volte sono sincera) provo a meditare il punto nero è quello. svuotare la testa. sono un disastro. quando penso di esserci ecco che passa, entrando da sinistra verso destra, la lista della spesa… arghhhh… buona giornata!

  7. Noti…sei sempre più brava e mi prende sempre di più quello che scrivi…ti abbraccio ma forte forte—-Vera

  8. molto intenso questo post…molto vero e sentito…il dolore c attanaglia nei momenti piu impensati e nn c molla fino a che on si riesce a trovare dentro di noi la vera ragione per smettere di soffrire….dea vvero bello qsto post…complime nti dea_cal

  9. Leggiadro: è l’aggettivo che mi risuona in testa quando leggo un tuo post. Hai la capacità di narrare come pochi sanno fare, è più che graffiante il tuo stile. Non so spiegarti. Soffro di aggettivazione imperfetta. Ciauzz

  10. I’d prefer reading in my native language, because my knowledge of your languange is no so well. But it was interesting! Look for some my links:

I commenti sono chiusi.