Tu sei una delle persone più pericolose per la mia salute mentale che abbia conosciuto.
Li conosco i tipi come te, li sento a pelle, li riconosco a naso ormai e scappo perché so che uomini così possono ferire più di un coltello da cucina mentre affetti lo scalogno, più di un rasoio mentre ti radi i peli vicino al ginocchio, più di un foglio di carta che ti taglia la mano.
Scappo e poi torno perché ho bisogno di schiaffi in faccia e di urla e di pianti e di “nontiavessimaiincontrato” e di teneri abbracci e baci e leccate sul viso.
Tu che vivi di rabbia e di passioni riusciresti a destabilizzare anche lo Stato Vaticano ed è per quello che le guardie svizzere ti fermano sempre davanti al soglio di Pietro. Tu che sei come me e sai soffrire in silenzio e colcazzochetidicochestomale, piuttosto mi piscio addosso e dico che ho sudato, ma quella soddisfazione non te la daro’ mai.
Fai, fai pure lo sfrontato, fingi di fregartene, eliminami dalla tua vita tanto lo sai che sono dentro di te perché io sono te.
Puoi circondati della tua corte dei miracoli, puoi usare nani e ballerine per difenderti dai miei teneri attacchi perché non ho un esercito ma una armata Brancaleone, puoi chiudere le porte del tuo cervello e usare il voi quando parli con me e puoi ignorarmi chiudendo con doppia mandata la porta di casa tua e ingoiare la chiave.
Non servirà a niente, perché io sono già dentro, seduta sul letto che ti aspetto.
PELLE
PELLEultima modifica: 2003-09-04T14:07:32+02:00da
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Ho espressamente segnalato il tuo blog a Francesca Mazzuccato. Credo che prima o poi passerà a guardarlo. Ciao, Roberto.
E perchè mai lasciare una delle due cose? La Tamaro, se interessa, le fa tutt’e due più altre ancora. Si esprire, guadagna (accidenti a lei) e si diverte come una pazza. Mentre noi, poveri operai….Ciao.
Il brano precedente, TITI,è stupendo ed è scritto in maniera stupenda.
Se per gioco l’ho fatto, se potessi adesso lo rifarei per volontà. Non per tenerti distante questo “voi” sarà servito, sarà un invito eccitante a mantenere la misura e distruggerla nel momento in cui avremo voglia di stringerci ed urlare. M’inchino innanzi a questi ultimi due scritti, ci piscio su con fare irriverente, con il mio commento idegno e ti lascio, nel desiderio di voler sentire ancora che io rida. Morning.
più che dirti ancora una volta “come scrivi bene, brava brava….” ti dico solo grazie per le emozioni che mi trasmetti,mio caro genietto perverso, sei una delle poche persone che sa farmi sorridere….mi ca poco…per chi nonhatempodaper dere!!!!kisses
Ciao 🙂 ho sempre poco tempo e tante cose da fare, ma leggerti è sempre un piacere. Credo che manderò inviti personali il giorno prima (apprò non è il 15 ma il 25 settembre!). Visto che apprezzi le mie doti canore, ispirato dalle donne formose che utilizzi nel tuo blog, ti canterò La donna cannone, una delle canzoni che adoro. Segui il Menestrello, oggi o domani al + tardi 🙂