MAKEUP

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 E tu vieni a dire a me che io non sono adatta per quell’incarico? Che quella ha più attitudine? A fare la troia ha attitudine.

Quella la’ volete nominare! Quella che quando gira sembra avere un paletto infilato nel culo dal tanto che sta impettita. Manco avesse due tette da mostrare. Come lo so? Lo so perché gliele ho viste, che cazzo! Eravamo in ospedale assieme: lei a fare un aborto io un raschiamento per certi noiosi polipi uterini. No, guarda, non mi interessa , non sono qui a fare la morale se una abortisce o se lo tiene. Inizio anzi a pensare che abbia fatto bene a sopprimere il feto perché il mondo non poteva reggere un’altra come lei. Allora ti dicevo che proprio quella la’, quella che tu ritieni un mostro di correttezza, di bravura e di intelligenza, quella la’, quella per cui tu ti scapicolli ogni volta che ti chiama al telefono, viene da una famiglia in cui persino il gatto va a rubare nella ciotola del gatto del vicino di casa e al funerale del padre suo fratello lo vedevi al bar con una birra in mano ad importunare la barista. La sua unica fortuna è stata aver sposato quel rimbambito del Luigi, che in vita sua aveva sempre e solo studiato senza sentire mai odore di figa. E anche se era brutto, alto un metro e una salsiccia e con un’alitosi persistente si fece mettere incinta e sposare. S’è rifatta il passato e ha il futuro assicurato. Un’abile operazione di maquillage.

Penso che abbia più corna suo marito sulla testa che lampioni la tangenziale di Bologna. Ma l’importante è far finta di non vedere e di non sapere no?

Ma sai, quello che mi fa rabbia, ma rabbia davvero è che abbiate deciso di farle insegnare  il catechismo il sabato pomeriggio in parrocchia, la abbiate eletta organizzatrice delle gite ai santuari di Loreto e alla Madonna della Comune e quando il consiglio parrocchiale decise di andare al santuario di Padre Pio  se ne assunse astutamente l’onere e l’onore perché doveva essere lei a decidere con che altra camera d’albergo doveva confinare con la sua. Eh, lo so che tu non sei potuta venire e lo sapeva anche lei, per quello si è scopata tuo marito per i 5 giorni del pellegrinaggio. E sai chi ha tenuto tua figlia mentre quei due hanno sperimentato tutte le posizioni del kamasutra? Questa sfigata che hai davanti con cui ti ostini a difendere l’innominabile come fosse una Maria Goretti.  E adesso non azzardarti a piangere. Perdonala, anzi perdonali, con la tua infinita pietà cristiana e mentre ci sei nominala anche responsabile per la catechesi delle famiglie.

 

 

 

SCHIETTEZZA

 

 

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Successe all’età di cinque anni. Rubai i biscotti appena sfornati per darli ad un cane che vedevo ogni mattina all’angolo dell’asilo. Il cane morì. Come mio padre che la stessa mattina li aveva mangiati a colazione. Mia madre finì in galera e io fui affidata a mia zia Nives che non si è mai capacitata del perché una bambina di cinque anni non avesse addentato quei biscotti. Più lei mi interrogava più io urlavo la mia verità più lei non mi credeva. Capii allora che le verità urlate non vengono mai credute, così inizia a giocarci.

A scuola copiavo metodicamente e quando ritiravo il compito e vedevo il 10 con lode confessavo che era stato copiato di sana pianta. La prof scoppiava in una sonora risata e alle mie compagne lodava la mia umiltà per non far sfigurare i loro compiti di latino. La verità è che avevo conosciuto il marito della prof. di latino, ci andavo a letto in cambio della traduzione della versione che sua moglie ci avrebbe dato l’indomani.

Sul lavoro feci carriera rapidamente utilizzando lo stesso metodo. Dicevo in faccia a chi non lavorava che era un lavativo, glielo urlavo stando attenta che proprio in quel momento passasse un responsabile.

Non ho mai utilizzato il gioco della seduzione. Se volevo andare a letto con un uomo glielo dicevo schietto in faccia, senza problemi e se mi rifiutava, lo raccontavo a tutti mettendolo in ridicolo.

In fin dei conti dicevo solo la verità e la verità non fa mai male a nessuno.

Balle.

Fa molto male. Adesso lo so.

Il primario mi ha appena detto che ho un cancro nelle ossa.

E lui, come me, è malato di verità e non sa mentire.