GOLA

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I SETTE PECCATI CAPITALI – GOLA –

Mi benedica Padre perché ho peccato.

Sono una viziosa. Nei miei occhi è instillato il seme del vizio, sulle mie labbra il segno della perdizione, nelle mie mani il piacere del toccare, nelle mie orecchie il suono della cattiveria, il mio naso si allunga in modo imbarazzante. Ma è la mia gola il vero pozzo del vizio. E’ da li’ che transitano in modo disordinato i veri piaceri: se a lei risulta difficile lottare contro il demonio per me è quasi imbarazzante osteggiare i desideri che aumentano la salivazione nella mia bocca.
E’ cominciato col salame all’aglio, è proseguito con la besciamella profusa senza risparmio su un piatto di lasagne al forno che galleggiavano nel ragout fatto col burro, è continuato con quella fetta di zampone che trasudava grasso e trigliceridi, si è esaltato con il dolce al mascarpone e savoiardi per poi trionfare nella panna montata con cioccolato caldo che scendeva dal pentolino messo a bagnomaria tempestata di chicchi di melagrana. Solo quando gli ho leccato le dita ho capito che la mia voracità aveva altri appetiti. E’ stato facile per i miei denti tranciare le ossa metacarpali ed arrivare alla falange del suo indice per gustare la sapidità dei suoi polpastrelli. Altrettanto semplice è stato cavargli gli occhi: erano gommosi ma con un buon bicchiere di rosso non mi sono neanche accorta di averli deglutiti. Il taglio verticale che gli ho praticato con la stessa perizia di un microchirurgo, ha squarciato un costato pronto a offrirmi un cuore vivo pulsante, irresistibile. Era amaro, ma l’ho bagnato con l’aceto balsamico prima di addentarlo felice. Finalmente potevo mangiarlo, digerirlo e cagarlo. L’ho fatto, avendo cura di tenere le ossa più sottili come stuzzicadenti.
Il pisello l’ho dato al cane del vicino che dopo averlo annusato ha ribaltato la ciotola.

Lo so Padre che ci sono bimbi che muoiono di fame e mi rendo conto del peccato commesso ed è per questo che le chiedo
di benedirmi Padre, perché ho peccato.

GOLAultima modifica: 2003-09-15T00:25:00+02:00da notimetolose@v
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18 pensieri su “GOLA

  1. Qualsiasi sorriso tu abbia..è così solare che mi scalda in questa notte in cui mi chiedo fino a quando avrò la forza di trasformare gli uomini in stelle..senza fare troppo male senza farmi troppo male..Sto pensando a quando l’uomo che amavo si prodigò per farmi mangiare i “mostaccioli” un dolce tipo una frittella fatto con il mosto e anice..che richiede una delicata e prolungata preparazione e lavorazione e a tutte le volte che cucinava per me presentandomi una tavola imbandita in maniera divina..dopo aver pulito la casa impeccabilmente …Lo vedo mentre rientro dall’ufficio e lui con i suoi capelli sciolti fino ai fianchi e il grembiule che mi guarda adorante e tra un piatto e l’altro mi ama… Eppure prendermi per la gola non è stato abbastanza..La libertà stava su un piatto d’argento e mi guardava…lui non sapeva cucinarla…Pec cato!!!

  2. E già..pero loro dicono da chef e poi li ritrovi sguatteri..altr imenti sarebbe facile..meno male che con il tempo ho imparato a riconoscerli..e faccio gli esami prima scritti, orali e anche pratici e solo dopo un’attentissim a selezione passano..hahhah a smak notte si fa per dire..Sofia

  3. cara noti, questo post mi confonde di brutto (e ne approfitto per chiederti scusa per il mio. cercherò di non farlo più). Hai scatenato una raffica di reazioni che vanno dalla salivazione all’ilarità al disgusto a un qualcosa di più profondo e doloroso, che ha a che vedere con una certa voracità d’amore, con la passione e anche con l’odio puro. La prossima volta comunque, se non ti gusta, il pisello dallo a me. Potrebbe tornarmi utile come appiglio. ciao

  4. io ieri pomeriggio tra il non fare ho avuto anche un colloquio con una fanciulla 85enne. è dispiaciuta perchè non ricorda più l’ora di nascita delle sue figlie. in questo momento mi sento un pò stranita. orlo di burrone? mah. bacio, piccolacicci

  5. …ma nn si può far nulla ke si riskia la prigione da q.ste parti!!!ti hanno forse detto ke sono titolare di metà enoteche italiane!!..qua ndo vuoi, a disposizione per un bel bicchiere di vinello rosso!!! 😉

  6. ciao peccatora! Leggendo il tuo post, ho praticamente mangiato, meglio così risparmio, viva l’avarizia, resto in linea e mi do alla lussuria…non vedo l’ora….

  7. quello e’ alfabeto anglofono, non rompermi le palle che gia’ con la zeta ho avuto i miei cazzi! Ci ho dovuto pensare per cinque minuti!

  8. Guarda che sono una brava, anzi ottima cuoca, non scartare niente ti prego, ho una gran voglia di cucinare di nuovo, qualcosa…non oso pronunciare che, cuore, fegato cervello, mignonettes fritte….beh anche un pisello perché no? ma a mangiarlo non sarebbe il tuo cane, ma il titolare di quell’esemplar e, infilato a fettine farcite di bile in quella gola , in quel pozzo nero maleodorante che culmina nella bocca, portatrice di mille menzogne…oh Noti…peccato che diversi sono i nostri campi d’azione, altrimenti che meraviglie potremmo combinare insieme…sono in fase di rabbia, riaffiora…io continuo la fuga e lui torna a bussare…ma sulla mia porta..DO NOT DISTURB

  9. Figlia mia della mia benedizione tu non hai bisogno, tu sei già benedetta, lo sei nata. Sei nata benedetta e benedetto è chi ha avuto la fortuna di starti vicino, allargarti le cosce e scoprire l’odore di te prima di mangiarti.

  10. cosa dirti che non ti sia già stato detto? niente solo, pazza, si pazza di quella pazzia sana e avvolgente, che ti fa cantare alla luna canzoni stonate con la voce impastata, ballare sotto la pioggia un tango argentino, e cantar parole come musica. Buongiorno a te

  11. ma alla fine hai fatto un bellissimo e sonoro rutto sì o no?il pisello lo dovevi tagliare a mò di spezzatino…ti po chappy,vedi il cane se non l’avrebbe divorato.si sarebbe leccato i baffi?questo non lo so…..bella noti linguaggio tagliente limpido e un pò amaro…solo un pò…baci noti,la maga;)

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