ZAFFATA

 

 

 

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La Teresa sapeva di aglio e di pane. Insomma sapeva di buono.

I capelli bianchissimi pieni di onde, il seno accogliente di chi ha allattato 6 figli, una corporatura forte da donna che conosce la campagna.

Alzava la schiena dall’orto e mani suoi fianchi generosi, sguardo severo brontolava in dialetto quando mi vedeva arrivare.

“ Cusa set gnuda a far?”

“A vedere le bestie”

“ To madar al sala?”

“ Se lo immagina”

“ Ven dentar, sumara!”

Perché solo una somara poteva scappare da casa per vedere le mucche, inzaccherarsi le scarpe rosse in una stalla tra il piscio e le bovazze delle vacche.

Poi preparava il coniglio e gli odori della stalla si confondevano con quelli della cucina. Assistevo a quelle magie sperando di prenderne parte, sperando che l’orchessa mi portasse finalmente nel lettone e iniziasse a raccontarmi la storia di Massasettestrupiaquatordas per poter ridere sentendola ridere e allontanare la certezza della punizione che mi aspettava al ritorno a casa:“ Puzzi da stalla, fila a lavarti.” Poi, i fili di paglia, li avrei nascosti nel comodino.

 

 

 

ZAFFATAultima modifica: 2010-12-28T15:32:00+01:00da notimetolose@v
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36 pensieri su “ZAFFATA

  1. :))
    ti capisco…
    Prendevo il trenino, arrivavo in campagna: mia zia mi lasciava a casa di una donna con dei nipoti dispettosi (ma quante corse!) e poi mi dava il latte (quello buono, secondo lei) con delle enormi macchie gialle di grasso che ci galleggiavano. Io ingurgitavo tutto per non offenderla… Storie non me ne ha mai raccontato, ma mi rimane il ricordo di quelle grandi case, e vicino grandi case nuove in costruzione che stavano tirando su i suoi figli, come muratori.
    Massasettestrupiaquatordas? non mi viene in mente nulla… :))
    Sì, per un anno strepitoso!
    giulia

  2. che dolce lei (lo so, ho detto una bestemia) ma questo lo dovevi pubblicare prima di natale, è questo il post natalizio Notime!
    rido

  3. Nuovo solletico alla memoria ;-))

    Da piccola trascorrevo periodi in campagna in compagnia di una prozia, mi incantavano le pecore e le galline, ma quello che aspettavo con quasi ansia era il venerdì sera, quando zia Iana assieme alle donne del cortile si fasciavano la testa e cominciavano ad impastare il pane, un odore mai scordato, me ne confezionava uno piccolo, una volta cotto lo apriva e strofinava pomodoro e aglio, un filo di olio e una spruzzata di origano…i sapori dell’infanzia che non si ripeteranno mai ;-))

    Una sola differenza tra la tua Teresa e zia Iana, zia era magra come un chiodo.

    Ciao Noti, buon pomeriggio ;-))

  4. Ciao Noti, il tuo racconto e bellissimo, mi paicciono quando ci sono discorsi in dialetto…
    2° si è vero avvolte siamopm stupidi…
    3° Come posso lamentarmi quando gli auguri sono cantati da una voce cosi bella come la tua???
    Buon Anno anche a te.

  5. Noti, ormai dovresti conoscermi, quando mi dicono una cosa io la prendo alla lettera.Non per niente sono un “terrestre” Capricorno…Per la prossima volta avvertimi in tempo e precisa ogni cosa, altrimenti ne scriverò uno su di te e potrebbe non piacerti (rido).
    Ora vado a leggere il post.

  6. Si sente che è Natale. Seppur con le tue solite parole da cinica apparente, il tuo post trasuda nostalgia e dolcezza da tutti i pori.
    Buon anno nuovo,Noti,è bello conoscerti.

  7. la mia poetessa preferita…ma che bei auguri Notime!!
    io sono sintetica lo sai, quindi ti auguro un 2011 splendido, bello, sereno, e molto molto luccicoso!
    abbraccio

  8. grazie, auguri anche a te, “somara”. bella ‘sta storia. apprezzo il dialetto, anche se non lo parlo. ci sono ancora, anche se meno frequentemente. ciao not. w

  9. Gli odori e i sapori dei miei nonni. Va, che la Merini sarà stata una grande e così sia. Questo lungo tempo che mi è trascorso dentro mi ha tenuta a bada come non mai. Ma sapevo che non poteva essere ancora per molto. Buon anno anche a te Noti. Fa la brava eh!

  10. Merdina secca chiedo umilmente venia. Spero mi risparmierai inginocchiature ceciose, fagiolose o lenticchiose, o flagellazioni varie, che insomma come giustamente dici sono ormai una gallina spenacchiata e, alla mia età, certi eccessi fisici potrebbero portarmi a morte certa e comunque ancora prematura.
    Che poi oh, detto tra te e me, anche se per una volta hai mosso per prima quel tuo grosso e grasso culone italico, ci può pure stare. Sei più giovane, come non manchi mai di farmi NOTare? Ecco! 🙂
    Al di là di tutto ciò, ovviamente anche io ti porgo ( ma quanto so’ forbita?) tanti, tantissimi auguri affinchè l’anno nuovo ti porti ogni ben di dio, compreso qualche chilo in più, visto che gli anni non te li posso aumentare…ehehehe.
    Tra qualche giorno partirò, me ne vado al caldo e quando sarò là, spaparanzata al sole davanti ad un mare trasparente, ti penserò con grande affetto, mentre arrancherai tra neve e gelo :-))))
    Baci sulle labbra screpolate. A presto.

    Che meraviglia i tempi in cui puzzare di stalla, per un bambino equivaleva a profumare come dopo una spruzzata di Chanel n°5…

  11. Davvero conosci il gabibbo e puoi mettere una buona parola per me per farmi fare il velino l’anno prossimo???

    Giura!!!!

    :-))))

    Tanti tanti auguri di un buon 2011 anche a te.

    Un sorrriso,

    S.

  12. BUON 2011 NOTI!!!
    TI AUGURO PIENO DI SERENO OTTIMISMO E TANTA SANA ALLEGRIA
    :-)))
    i tuoi racconti mi fanno sbellicare
    e un tantino pensare….
    ciao al nuovo annooooooooooooooooooo

  13. Che ricordi meravigliosi. Quante volte (tante) marinavo la scuola con mio padre (veterinario zootecnico) per andare dentro la bianca e assolata campagna ragusana a “trovare” gli allevatori. L’odore del mais e della arance macerate al sole da dare ai maiali, il fieno verde e pungente, e cani, gatti. La ricotta fresca dal pecoriao. E poi pane di casa, formaggio fresco e olive. E quando andava bene, il latte appena munto. Da me. La puzza di stalla per qualcuno e’ profumo eh!
    Grazie, grazie grazie

  14. decisamente, l’odore di vacca è meglio di quello di aglio digerito; almeno ci puoi trovare delle prospettive, nell’odor bovino.
    ciau, augurilli belli,
    Antonio

  15. nella stalla con le scarpette rosse…. ossignur! e poi, le scarpette rosse! maddaiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!! mai avute mai! un paio bianco coi bordini rossi e le stelline alla marinaretta si (e ancora me ne vergogno) ma rosse mai! di rosso mi tengo l’anima! compagna! e se sei sempre pronta per scopare sappi che il mio appartamento di 60mq tutti pianeggianti non aspetta altro!
    uhm…. mai dire mai! infatti or ora mi sovviene che all’eta’ di anni 13 me la zoccolai per tutta un’estate con degli zoccoli dipinti di rosso e coi bordini oro… quando una nasce mignotta…

  16. Ti Auguro un anno 2011
    di intense emozioni
    e felici cambiamenti
    e che ogni giorno
    nasca con un felice sorriso.
    Auguri da Giuseppe.

  17. Grazie Noti, augurissimi anche a te… e grazie anche per il “piccola”, ma ormai a vecchiaia incombe ;-D (quest’anno poi entro negli “anta”, aaaaargh!!!!!)

  18. Tesoro, anche a te auguro un magnifico anno…Urge che accada qualcosa di buono in questo Paese…ti abbraccio Sofia

  19. D’altronde per capire la vita si va “a vedere le bestie” e la natura, l’uomo si è talmente evoluto che risulta a fine “inguardabile”.

  20. A volte mi sembra di tornare ai vecchi tempi, quando mi siedo qui a leggerti. Se non fosse che devo inserire nome mail e url :).
    I tuoi personaggi sono sempre incantevoli e incantati, provengono dall’ultracosmo.
    Ciao Noti

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