GROPPO

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Ci sono dei magoni che non se ne vanno.

Come un tampone ficcato nella gola.

Ci provi, a farli uscire. Urlando per poi accorgerti che non ne sei più capace.

Allora ti metti d’impegno a pensare ad altro.

Per 10 minuti.

” Oddio, chiedo solo 10 minuti di tregua dal dolore, chiedo troppo? “

Si, evidentemente chiedo troppo perché rispunta e gli occhi iniziano a brillare le labbra a serrarsi e spuntano quelle due rughe tra le sopraciglia quelle dello sguardo severo.

Perché non si deve piangere.

Per quale stupido motivo non si deve piangere?

” Perché sei grande, matura, perché riesci ad elaborare qualsiasi dolore, datti tempo”.

Balle.

Il tempo non fa dimenticare, il tempo ingigantisce, il tempo copre con una polvere troppo sottile per non volare appena si sbattono le ciglia, il tempo io non ce l’ho e non so dove comprarlo. I soldi non sono un problema, li ho, li posso trovare, me li presterebbero ma non servono.

Serve l’accettazione.

Serve una resa senza condizioni e non sono pronta. No, Dio, non sono pronta. Per cui adesso tu aspetti. Aspetti e mi aiuti a superare gli scogli perchè il mare lo voglio vedere, voglio vedere il mare in tempesta, quello che mi fa paura e da cui scappo rintanandomi sotto la barca, voglio riuscire a superare l’onda buona, voglio sporcarmi la bocca di sale, voglio sentire che vivo ancora per poterti sorridere mentre ti dico ” Ce l’abbiamo fatta”.

GROPPOultima modifica: 2008-02-21T16:03:30+01:00da notimetolose@v
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43 pensieri su “GROPPO

  1. Sinceramente leggo parole che si insinuano nei miei pensieri… ke mi fanno pensare ancora di più.. ke evocano sensazioni… “voglio vedere il mare in tempesta”… “voglio sporcarmi la bocca di sale”…
    A dispetto di tutto… il tempo è galantuomo… e premette di vedere il mondo da diverse angolazioni… ma per superare gli scogli.. le onde… bisogna essere pronti… volerlo… raccogliere le forze… e viaaaa… anche se non sempre è facile…
    Mi fai venire in mente un episodio… fumavo 3 pacchetti al giorno di sigarette… ho comprato l’ultimo… l’ho messo in tasca… e li è rimasto per lungo tempo…
    Sono passati 10 anni… adesso che ci penso…
    E’ stata dura… veramente molto dura… specialmente all’inizio…
    Ma credo che fosse giunto il momento… era scattata la molla…
    Dici piangere… non si può… e chi lo dice…
    Io piango… mi commuovo.. mi capita… e non me ne vergogno…
    C’è un tempo per tutto… no???
    Per cui… basta trovare il tempo giusto…
    cià ciauzzzzzzzzzzzzzzzzz

  2. anche il dolore va vissuto appieno… deve poter scorrere in ogni cellula per farsi sentire, solcare ogni pensiero, insinursi nelle vene, a discapito di ogni suggerimento. di altri. per ritrovare una forza che sembra svanita, ma che riaffiora, lentamente. Le tue parole suonano forti, più forti di un cannone. So che ce la farai! (ps: vuoi il nr dell’assistenza my caldaia? in ogni caso: ok… spara!!! in alto, però! sai …gli spazzacamini girano sui tetti!!) un abbraccio scacciadolore.

  3. nn 6 stata dura, ma giusta… l’egoista infatti è il titolo del post e al mio personaggio nn ho confezionato alibi…
    un saluto
    ps: mi piace qllo ke scrivi e come lo fai

  4. Le lacrime servono, eccome se servono..chi se ne frega se sei grande, quale sollievo dopo, meravigliosa sensazione di pace che ti viene da dentro.
    L’accettazione e la resa incondizionata è la parte peggiore, quando realizzi che hai perso ciò che avevi scommesso, ciò per la quale ti sei battuta con i denti e con le unghie..fino alla fine, fino a due minuti prima..come si fa ad uscire da quella barca? Si fa, si fa..con tanta forza di volontà e con l’aiuto del Signore..

  5. Le lacrime servono, eccome se servono..chi se ne frega se sei grande, quale sollievo dopo, meravigliosa sensazione di pace che ti viene da dentro.
    L’accettazione e la resa incondizionata è la parte peggiore, quando realizzi che hai perso ciò che avevi scommesso, ciò per la quale ti sei battuta con i denti e con le unghie..fino alla fine, fino a due minuti prima..come si fa ad uscire da quella barca? Si fa, si fa..con tanta forza di volontà e con l’aiuto del Signore..

  6. Le lacrime servono, eccome se servono..chi se ne frega se sei grande, quale sollievo dopo, meravigliosa sensazione di pace che ti viene da dentro.
    L’accettazione e la resa incondizionata è la parte peggiore, quando realizzi che hai perso ciò che avevi scommesso, ciò per la quale ti sei battuta con i denti e con le unghie..fino alla fine, fino a due minuti prima..come si fa ad uscire da quella barca? Si fa, si fa..con tanta forza di volontà e con l’aiuto del Signore..

  7. Ce la farete! Bacio al sapore di mare che ricordano lacrime.
    P.S. Noti, m’hai lasciato un commento che più che un DEPROFUNDIS sembra un DEPROFUNDIS + UN REQUIEM + UNO STABAT MATER + UN TE DEUM…annamo bene!

  8. ci sto. diamoci al giardinaggio delle orchidee notturne e dei fiori del male. e scordiamoci della tv, della ruga tra le sopracciglia e del tempo che senti in gola e nello stomaco più che davanti allo specchio. la mia paura è una sola. che, per proteggere, le orchidee, si tenda a guardare il mare solo dalla finestra senza prendersi mai gli schiaffi della salsedine e la schiuma delle onde..

  9. Che dirti Noti! Qui, a leggerti, c’è una cozza aggrappata agli scogli, sul groppone dei cuscini del divano. E poi adesso devo spalmarmi sulle palpebre la mia cremina Inca Rose My Eyes, che la mia amica Cloti dice che sia miracolosa. E poi la mia bocca è sempre sporca di sale, perchè lo zucchero non mi piace più di tanto. E le onde io provo pure a cavalcarle. Ma poi una renault mi ha investito e mi fa tanto male la schiena. Sono quindici giorni che mi fa male la schiena e io non riesco a cavalcare, nè onde nè groppi. Mi si fermano in gola. Quella stupida renault! Invece di liberarmi dai groppi, me li ha stretti in gola e lungo la spina dorsale. Eppure stavo varcando le strisce. Quelle zebrate e pedonali. Non c’è mai fine ai groppi. Io lo so. Che mal di schiena, Noti!

  10. Il mare difficilmente fa paura, prova a sederti di fronte, guarda le onde qualunque essa sia la senti cullare e accarezzare, improvvisamente tutte le ansie li senti svanire risucchiate dal mare, sopratutto in quei momenti che senti in gola il magone, e avverti la sensazione di dire…””” C’è lò fatta “”
    Felice notte raggio di luna

  11. “Il tempo siamo noi” – ha detto Heidegger, inteso noi nella nostra progettualità, detto in poverissime parole. Però è vero che a volte ingigantisce e che la sua polvere è troppo sottile perché si possa eliminarla completamente. Sta a noi diventare un tempo buono e fruttuoso.
    Come sempre, mi è piaciuta tanto la tua scrittura.
    Bacio.
    Grazia

  12. C’è sempre forma di vita oltre gli scogli per cui vale la pena provare, … ancora una volta, ancora una volta, fino alla fine del tempo.
    Valgono una lacrima.
    Ciao
    Ultimo

  13. eh, non si deve piangere perchè si sciupano sali minerali e i fazzoletti di carta. Quindi piangere non è ecologico.
    PS: il 7 marzo esce in tutte le librerie della galassia “fulminati” di cui sono coautore.
    ciau,a.

  14. No specchio, mai più ti guardo
    perché tu sei bugiardo
    rifletti solamente
    ma non entri nella mia mente.

    Un paragrafo del mio ultimo post,

    buon inizio settimana.

    Ciao da Giuseppe.

  15. Non so te ma io piango… e non me ne vergogno poi così tanto.. Sporcarsi la bocca di sale… mmm… mmm… però… Sul tampone avrei da ridire… a me lo hanno infilato nel ****… o almeno ci hanno provato!!!! Emm non è piacevole… sarà che a me piace andare come dire… per altri “lidi”. Scherzi(?) a parte… Beloo sto post

  16. un grosso abbraccio, sperando tu possa raggiungere il mare e sciolgliere il groppo in lacrime emischiarle con gli spruzzi della tempesta…

  17. Hai una bellissima capacità di sintesi nello scrivere e nel descrivere ambienti , persone e fatti con poche parole. E questo post è l’ennesima prova.
    … e poi nonostante sofferenze e dispiaceri il messaggio è ottimista : ce l’abbiamo fatta.
    saluti
    gowen

  18. Senti polentona post democristiana difficile che io plauda alle idee, troppo figlie degli uomini, tendo più all’ideale figlia dell’arte, se un giorno la vita ce lo permettesse potrei anche sciorinarti quel che vorrei intendere in tal senso rischieresti però di invecchiare con me morendo infine di infatuazione esistenziale, ovviamente davanti ad un buon bicchier di vino dentro a ‘na fraschetta o a ‘n’osteria , la birra lasciala a casa taccagna, offro io!
    P.S. Anzi, sai che te dico? La birra offrila a’ Oreste!!!

  19. Devo ammettere che all’inizio non mi eri molto simpatica ma adesso a pelle penso che tu sia una persona straordinaria, per capirlo basta saper leggere fra le righe. bacio

  20. SI non sono molto ragionevole… anzi…
    Ma poi ragionando un pò… ma poco però.. non erano 11 i minuti??? hihihihih!!!
    O ragiono male??? MAH!!!! cià ciauzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz

  21. No, le persone nn si conosceranno mai bene, ma si puo’ scegliere il minore dei mali. Ti faccio un esempio su cosa intendo: SICILIA, regionali, 2 candidati, 1 si “presume” sia legato alla mafia, favorisca il clientelismo, senza la sua parola nn viene assunto nessuno, ecc..ecc..ed e’ di un certo partito politico, anche se l’altro partito e’ opposto al tuo, e’ la coscienza che ti impone che, almeno in questo caso, bisogna votare le persone, nn le ideologie politiche..

    Buona giornata cara!

  22. Credo che già scrivere questa volontà di voler andare oltre il dolore… e immaginarsi di dire ce ‘abbiamo fatta… è già molto positivo…
    e lasciamo anche fluire le lacrime.. puliscono lo sguardo e sciolgono il magone…
    vedo in tutto questo una progressione, un’ andare avanti… non essere fissi nele dolore… ma un cavalcarlo… un dominarlo… anzichè esserne dominati…
    e l’accettazione… gran bella cosa… una conquista… davvero difficile… ma che arriva… affrontando il dolore anzichè lasciarsi sopraffare!!!

  23. mi mancavi, giò. grazie, un tuo complimento vale dieci volte tanto. o meglio: la decima potenza, anzi, diciamo l’ennesima.

  24. Sai Noti? Io sono una di quelle che cerca di non piangere, ho sempre fatto così e il nodo mi è rimasto in gola per tanto, troppo tempo, quasi vent’anni. Ognuno ha un modo per affrontare il dolore, spesso non è neppure un modo cosciente, è solo una involontaria conseguenza. Piangere, non piangere, lasciar passare il tempo? Non so, il dolore mi pare sempre uguale. Il sollievo arriva solo dopo il “ce l’abbiamo fatta”.Speriamo che arrivi in fretta.
    PS.Hai ragione nel tuo commento. Voglio prenderla come un “impegno” (benché piacevole) e mi sto “impegnando” a cambiare qualcosa, anche piccola.

  25. bellissimo. sempre un po’ addolorata, eh? Nun ce pensa’. Ma tu ci sei mai stata alla Francescana? Sun on u

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