LATTERIA

02b6847edd23ed7855001e0af4a93592.jpgLa chiamavano Giovannina del latte e dunque vendeva il latte. Sinceramente non so se il soprannome le fosse stato affibbiato per l’attività commerciale che aveva aperto nel dopoguerra o perché aveva due tette enormi su una statura che non superava il metro e un tappo.Quando dico che vendeva il latte, voglio proprio specificare che vendeva solo quello. Non era una latteria in cui trovavi anche altri generi di consumo escluso gli alcolici. Lei vendeva il latte da un litro o da mezzo litro. E basta.

Mia nonna, quella buona, era stata molto gelosa di lei, per via di quelle tette enormi che attiravano gli sguardi di tutto il genere maschile di età compresa tra l’adolescenza e la vecchiaia e quindi anche quelli di mio nonno.

 

La Giovannina del latte apriva bottega tutte le mattine che il Signore manda in terra, anche in quelle in cui la sua faccia aveva urtato spigoli di porte o ante di cassetti o era ruzzolata dalle scale. Succedeva spesso e dire che non era una donna distratta. E non era distratto neppure suo marito cui non sfuggivano quelle occhiate a sua moglie quando passava davanti all’osteria per andare in chiesa.

 

Chiuse bottega il tempo del requiem al marito poi si rimise dietro al bancone e li rimase per il resto della sua lunga vita, vestita di nero.

 

Le sue tette fecero sempre bella mostra di se.

 

Non avvizzirono mai.

LATTERIAultima modifica: 2007-06-15T17:59:32+02:00da notimetolose@v
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68 pensieri su “LATTERIA

  1. Bella la Giovannina, bello questo scritto pieno di precisazioni. Mi hai fatto ricordare mia nonna, quella cattiva, che anche lei vendeva il latte. E solo il latte.

  2. poi ti volevo chiedere un favore, puoi piantarla di dire che ho il culo grosso? Io mi devo sposare cavolo, fammi un altro tipo di pubblicità! Che amica sei?

  3. bottiglie di vetro, pesanti, vuoti a rendere, tappi in fogli di alluminio che segnavi leggermente con l’unghia lungo il bordo per sorseggiare, si fa perdire, due o tre millimetri di latte prima di arrivare a casa per far si che non si accorgesse la mamma. Anche da noi esiste o meglio esistono i ricordi di una storia simile, relativa ad una latteria del centro, ricordo mio padre che soleva dire . Le tre cosè più famose della città di Como? Ul dom, la rana, e i tett de la Besana ( Il duomo, la rana, e le tette della besana, la lattaia appunto). Ma ero passato per dirti che non esistono soluzioni alla stupidità dell’uomo, ciao ref…..

  4. Guardateli e aspettateli i Vostri vecchi
    prima che il tramonto li porti via.
    Se siete qui è perché loro hanno soprattutto amato.

    Un’altro pensiero al mio ultimo post per augurarti
    buon fine settimana e tanto amore.

    Ciao da Giuseppe.

  5. Quant’era bello una volta che non dovevi perderti dietro i “reparti” del latte…è l’articolo indeterminativo che ha rovinato il mondo!
    Giòbaci

  6. Leggendoti mi è tornata in mente la lattaia della mia infanzia…..passava di casa in casa, ogni sera con due contenitori di alluminio pesantissimi e riempiva le pentoline lasciate sui davanzali. Bei tempi…..(ora penserai che io abbia cento anni……no….ti sbagli….ne ho appena 92….;-)))

  7. buono a sapersi. io che avevo bisogno di rassicurazioni questa sera. grazie veramente. se ora mi viene mal di testa e non riuscirò a dormire, sappi che è colpa tua.

  8. mi sa che la giovannina è esistita in tanti luoghi.. anche io nei miei ricordi di bambina ho una lattaia con tante bottiglie di latte, lei però le però portava di casa in casa.. .le tette sinceramente non ricordo come le avesse, forse perchè da bambina non erano una connotazione importante… bacio Noti… Mai.

  9. eh ma allora è una persecuzione…tettediqui…tettedilà…..che poi io di cosa ci sia di così bello in ste tette non so (bugia)…bah mi paiono persino pesanti. anzi a parer mio sono nocive alla salute….sai che problemi di schiena..sisi fortunata io che non le ho! ahahhahahahah

  10. è da un po’ che non ti leggo e mi spiace. devo proprio mettermi in pari con gli arretrati. ti ho pensata, un paio di settimane fa, leggendo una recensione di un libro sul Corriere. il pensiero era: sì, vabbeh, ma perché non conoscono la Noti! hai deciso con quale editore pubblicare i tuoi racconti? o li hai già pubblicati? cià (la portinaia)

  11. regalare un sorriso (io perchè te ne ho dato il motivo, tu perchè me lo hai mostrato), è un può essere già un vacciono per curare la stupidità. Posso farti una domanda? Perchè Botero? Ciao ref….

  12. adesso ti racconto questa. andavo in montagna con mia nonna, sull’altipiano dei sette comuni. si trovavano lì una quantità inconcepibile di vecchine e vecchietti a giocare a carte, ridere, bere il caffè. la chiamavano “la compagnia”. mentre io imparavo a capire il senso della vita e dei piccoli momenti spesi al sole con chi è lì lì per andarsene, loro si sentivano genitori per la seconda volta, un po’ meno anziani, un po’ più persone. un anno feci amicizia con la nipote di una signora, giovanna. io e giovanna classificammo, quell’anno, le donne a seconda delle loro forme, e le chiamammo latterie. mia nonna era seconda, subito dietro alla buona vecchia liliana (anche detta la nonna perfetta, perchè era talmente florida e dolce che la corteggiavamo un po’ tutti, e ce la saremmo volentieri portate a casa sia io che giovanna!). mi hai regalato un ricordo che non tornerà più. la nonna di gio’ è morta, il nonno pure, mia nonna sen’è andata sei mesi fa e liliana è paralizzata a casa dall’artrosi deformante. in tutto questo, io sono cresciuta, e capisci che questa è la cosa che fa davvero la differenza.
    sospiro.

  13. io andavo col pentolino da tonibel che non mi pareva sto gran bel. il latte non era per me, gia’ da tempo preferivo il salame.

  14. Beh, almeno le tette non avvizzirono mai. Almeno quelle. Il latte il giorno dopo era da buttare 🙂 Notte signora della notte.Ros

  15. Rido anch’io. Ma sai che sto iniziando a volerti bene? E guarda che parlo seriamente. Sto scrivendo una cosa che è un pò un cambio di marcia, anzi chiamiamolo “intervallo”, con i greggi di pecore che avanzano lentamente . e mi aspetto le tue critiche feroci, altrimenti non vale la cena (non ho sbagliato a scrivere). E non dovrei dirti così che rischio di non avere soddisfazione. In certi passaggi pensavo a te. Si gioca no? Ma sotto sotto con qualcuno è quasi impossibile non provare affetto sincero. Ti bacio pazza scatenata

  16. noti, ti possi chiamare così? Grazie per la risposta, ho sempre pensato che i quadri di Botero, e non sono i quadri anche le sculture, bellissime quelle collocate nei pressi del casinò di Montecarlo in granito nero, fossero una provocazione, qualcosa che dicesse al mondo noi siamo diversi eppure siamo qui, esistiamo e siamo guardati, ammirati, più di quanto nol lo siate voi. Ora comprendo il tuo sorriso, e francamente devo dire non avevo mai considerato il fatto dello sguardo, ciao ref

  17. ciao noti, posso chiamarti così? Ho sempre pensati che le opere di Botero fossero una provocazione, non solo i dipinti, anche le sculture, (quelle posizionate nei dintorni del casinò di monte carlo, granito nero, eccezionali) che gridessero al mondo la loro differenza, didcendo guarda, noi siamo qui, siamo diversi ma siamo comunque qui, e siamo al centro dell’attenzione, ma il discorso degli occhi francamente no, era passato inosservato, ciao ref..

  18. Non tutte avevano le “pocce” grosse, ma non ho mai conosciuto una Giovanna che fosse cattiva, anzi tutte piuttosto fascinose, ognuna a suo modo…

  19. La mia lattaia si chiamava Marzia e tette più profumose delle sue non ne ho più odorate nella mia vita…e quei retrobottega non esistono più! Bacio al lattosio.
    P.S. Non avvizziranno mai, lo sento!

  20. Concordo su tutto. Veramente io pensavo ad una cena casalinga e buon vino. In cucina mi sento un leader, basta che mi dici cosa ti piace. Rido, e ti assicuro che non metterei veleno perchè perdermi l’orgasmo di un incontro con te sarebbe da stupidi. E comunque no non conosco orgasmo più grande, so cosa intendi. Baci

  21. Non sono Dio eppure io ti prediligo…vivo nell’attesa, nell’attesa che il tuo frustino si nutra delle mie carni, nel frattempo puoi anche umiliarmi col tuo disprezzo !

  22. ciao not, grazie per la gentile concessione, (e anche di avermi illustrato il significato del tuo nome, francamente prima non lo avevo notato) scusa per la ripetizione del messaggio, ma il primo lo avevo lasciato al mattino, e la sera non trovandolo pensavo non fosse passato, quindi ho ripetuto, più o meno eguale, non ricordando esattamente il testo, (il primo non gridava), ora solo un banale saluto, buona settimana ref……sorriso 🙂

  23. noti, se abiti a palermo non puoi mica detestare i w-e marittimi pure perchè ci stanno 40 gradi o vai al mare o muori………. in questo caso andare al mare coincideva con la morte….

  24. è una tecnologia giunta anche da queste parti ma che non è disponibile nella mia abitazione………. però se vuoi regalarmelo….

  25. mi sono scritta tutto sulla coscia, che la stessa dove infilzerò i coltelli da cucina se dovessi fallire nell’impresa. Ironia, eleganza e soprattutto fumo saranno serviti su piatti d’argento di sicuro

  26. Morale della favola : Evviva le tette grosse !!! Io sottoscrivo molto volentieri inqunto sana portatrice.Mi rotolo dalle risate!!!

  27. dare, avere, non credo che queste parole abbiano un senso, in amore, amare è vivere in simbiosi, perdere ogni altro interesse che non sia l’amore nella gioia se corrisposto, nella contemplazione e nella malinconia se l’amore è una cosa che appartiene solo a noi o rimane solo un ricordo…. scusa not devo essermi aggrovigliato un po’ attorno alla parole ciao ref….

  28. Atrite? Sara’ colpa dell’aria condizionata? Guarda che dicono che l’aria di mare faccia benissimo per questi problemini causati dalla vecchiaia… Rido smoderatamente

  29. ciao not, ora non saprei risponderti, allora ti avrei risposto si, alcune volte il desiderio, l’attrazione fisica sono così intensi da non farti considerare nessun altro fattore, da farti credere che sia amore, ed è un amore irregionevole, possessivo, quasi violento, un amore che più che farti sognare ti fa struggere dentro senza una ragione apparente, ma troppe volte questo amore si dissolve a compimento del desiderio, dopo rimaniamo vuoti dentro e ci accorgiamo che quella persona non ci può dare niente di più di quanto non ci abbia gia dato, ci si sente sciocchi, stupidi e ci chiediamo se è valsa la pena fare tutto ciò che abbiamo fatto per ottenere…..il nulla. Il discorso è contraddittorio in quanto se non lo avessimo fatto non avremmo avuto quella risposta. L’ho amata molto? Sì, ho amato molto la sua immagine, il mio sogno, il mio desiderio e ora sinceramente lei credo di non averla mai veramente amata.
    Ti ho fatto ridere, beh anche questa è una mia specialità e sono contento tutte le volte che riesco a farlo (l’altra mia specialità sono i refusi frequenti, appunto)
    ciao ref…

  30. ot: gne gne cambiata ccia ar blogghe anche io dopo la notina! Certo quando un uomo s’offre, dir di no è cosa difficile… bacini! Vara la nave e butta lo champagne sulla chiglia, mia notina! la reine

  31. io parto venerdi, mi hanno chiamato per la nuova serie di baywatch…….rido, senza tette però, scherzo parto per emigrazione lavorativa, visto che a Napoli non si cantano messe, mi faceva piacere salutarti ed eccomi qua ci vediamo ad ottobre……..1 bacione!!!!

  32. L’uomo maturo (dentro!) è attratto da un seno che è evidentemente attratto dalla gravità terrestre 😉

  33. La struttura di per sé non è banale, è parte della storia industriale di Roma, ma in epoca di decadenza e basso impero anche la banalità assurge l’importanza che non merita. Notte.

  34. not, buonanotte, anche se probabilmente tu starai già dormendo o sarai intenta ad altro, ti ho letto ora e ora ti rispondo malgrado la tarda ora, alcune volte quando il mio cervello è già all’inseguimento di un sogno alcune cose mi riescono meglio, altre volte rileggendo al mattino, non mi riconosco nemmeno in ciò che ho scritto, altre volte non mi capisco neppure, domani scoprirò in quale delle tre situazioni mi sono ritrovato. Quello che volevo dire è che alcune volte finiamo per desiderare l’impossibile e le diffdicoltà stimolano il nostro orgoglio tanto da farci considerare l’oggetto del nostro desiderio come l’obbiettivo imprescindibile, bramato ed amato, senza renderci conto che siamo innamorati del nostro desiderio e non dell’oggetto stesso, credo cho lo abbiano già detto in molti e probabilmente meglio, sarà comprensibile? Domani rileggendo forse……….ciao ref…….

  35. Ti diranno le peggio cose di me, che ho donato il mio corpo per le peggiori turpitudini e le maggiori licenze, ma la mia devozione non viene mai meno.

  36. Mi scusi Signora, non è questione di vecchiaia ma soltanto di occhiali, l’avevo scambiata per Giovannina, mi scusi di nuovo e buon pomeriggio.

  37. Credo che tu abbia toccato un topos pazzesco… A me ha fatto ricordare la latteria del quartiere in cui abitavo a Roma… E non ero bambina! Solo che c’era il lattaio… Di Giovannina manco l’ombra… Chissà se avrà ammazzato il marito con le tette…

  38. non ci conosciamo per niente, non sapevamo l’uno dell’altro, però leopold mi ha detto che tu saresti capace di farmi un template, è un favore che chiedo, e come unica ricompensa che posso darti è grazie mille fin d’ora nel caso volessi farlo, salutoski da gudoski

  39. ciao not, capita i mie problemi di insonnia, mi tengano sveglio e così rimango al pc, faccio un giro nei forum scrivo qualche cosa, ma ogni tanto oltre all’insonnia c’è anche l’incapacità di fare alcunche, come questa notte, così ho deciso di passare un po’ di tempo a leggere quanto scrivi, quanto hai scritto precedentemente, visto che sono nuovo, grazie, ora saprò cosa fare quando sarò nuovamente soggetto a questi stati d’animo, ti leggerò sempre volentieri, ciao ref……….

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