DISTACCHI

Lui non lascia. Mai.
Lui ti porta all’esasperazione ma non sa troncare i rapporti. E perché dovrebbe? Quando la storia sta finendo chi glielo fa fare di prenderti per mano di farti sedere sul sofà e cercare di spiegarti il motivo dell’abbandono? Nessuno. Infatti non succede. Nella maggior parte dei casi ti esaspera al punto che sei tu, donna emaciata da un amore divoratore, fragile pulzella aggrappata anche ad un movimento di sopracciglio, esasperata dalle sue uscite notturne e dalle sue scomparse settimanali, che trovi il coraggio di chiudergli la porta in faccia cercando di centrargli il naso. Io che ti ho amato credendoti un un pilota d’aerei e solo dopo un mese ho scoperto che guidavi il furgone della Galbani, io che ti ho amato credendoti un medico e non solo non eri ostetrico ma neanche avevi finito il corso in croce blu. Io che ti credevo regista televisivo e invece prepari le recite di Natale all’asilo delle suore di Viale Rossini. Ma sono andata oltre perché eri tu l’uomo che avevo scelto e non mi importava se tornavi puzzolente di caglio o di disinfettante o di pipì di bambini, che sarà anche santa, ma puzza come quella dei grandi. E mentre parlo, hai quello sguardo tra lo stupito, ma anche stupido, e l’ironico e non realizzi ancora come mai ti sei potuta stancare di uno che mi metteva l’ascella sotto il naso chiedendomi se puzzava al punto di doversi fare una doccia, o non si capacita della smorfia di disgusto che ti assaliva quando si toglieva le scarpe dopo la partita a calcetto settimanale. Perché sono i piccoli gesti conditi con la quotidianità della confidenza che tarlano quell’amore che credevi immutabile. E allora prendiamo il coraggio a due mani e poniamo l’ultimatum. Primo errore. Non sfidare mai gli uomini sul loro terreno: lo conoscono troppo bene per perdere. Noi continuamo a parlare a rinfacciare, a urlare ” e poi c’è stata quella volta” ” …per non parlare di quel giorno…” E quando siamo lì lì per sfoderare il gran finale di strilli e di j’accuse, testarde e ostinate ci avventuriamo verso il secondo definitivo errore indicando loro la porta di casa che aprono uscendo per sempre dalla nostra vita mentre l’ultima rivendicazione ci muore in gola. E rimaniamo lì ,sul divano, a sbrodolarci di lacrime e latte con le Macine del mulino bianco.

DISTACCHIultima modifica: 2004-01-16T04:00:00+01:00da notimetolose@v
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36 pensieri su “DISTACCHI

  1. solo morbida se t’accontenti. forse ci potremmo mettere anche il divano. una bella copertina di pile, un goccio di latte caldo, due pandistelle e un paio di riti vudù per farci venir voglia di dormire.

  2. una bella spremuta. marmellata d’arance. due gocce d’olio essenziale di melatonina per conciliare qul pò di sonno che dovremmo concederci. male che vada ci resta il pile.. io mi ci vado orora ad avvoltolare. buonanotte noti.. anzi buongiorno.. che sia davvero tale anche se è cominciato stranamente

  3. ok ok…meno male che l’ho finito il libro della mazzantini, Manola era quello in questione, non ti muovere l’avevo già letto,s t it riferivi a questo finale da annunciarmi!! Vado a fare la spesa , più tardi, così compro un po di macine non si sa mai passi da ste parti!

  4. Purtroppo è vero…noi siamo le stupide ke ci facciamo abbindolare e nello stesso trattare male senza contestare e loro sono degli stronzetti e senza palle perkè nn hanno il coraggio di dire ke è finita!!!Ma siamo davvero sicuri ke gli uomini e le donne siano compatibili???

  5. In effetti ho il naso gonfio anch’io a forza di porte in faccia di cui mi sono approfittato. Però l’immagine che a soffrire siano solo le donne… noti, noti. Su una cosa ti dò ragione: furgone Galbani, ostetrico, regista… già ecco: voi donne avete una certa tendenza all’idealismo, concime ideale per le bugie edulcoranti di noi uomini. Siamo appunto ai confini tra sogni e realtà. Le cose, e questo vale per uomini e donne, ci appaiono così come noi stessi siamo, ovvero dementi sognatori destinati a bruschi risvegli.

  6. le sparizioni…. meravigliosa delizia che uomini senza palle pongono in essere come vecchi consolidati giochini del cucù. Le sparizioni, tocchi un tema a me caro. A me che ho la bandiera dell’ESSERCI tutta e interamente nelle cose. Le sparizioni aborro la parola, vorrei anche aborrire chi ne fa uso e strumento per dire semplicemente “non ho palle”. Ciao Noti, non sarai mai sola. Bacio

  7. Eh no, mia cara, non è proprio così. Non ci riusciamo proprio a farci sbattere la porta alle spalle. Codardia? Insicurezza? Chissà. Fatto sta che continuiamo a farci del male.
    Ehi Giò, mi mancano i tuoi commenti. Anche se criticamente negativi, mi stanno bene lo stesso. Ma mi piace avvertire la tua presenza. Con affetto

  8. Il costo di quel vuoto ha un valore soggettivo e non devo essere io a dirtelo, lo capisci da te. – La storia del tuo post (l’avresti mai detto?) è il canovaccio della mia storia. Solo una “piccola” differenza, su quel divano o alla finestra ci sono finito io. Ciao divina Noti, buon fine settimana.

  9. lo ammetto: era estate..a cena portavo un abito con bretelline scollato..di quei tessuti lucidi che aderiscono al corpo come una seconda pelle… che mi scendeva fino ai piedi aprendosi a campana e con uno spacco che risaliva al punto giusto…da diva degli anni trenta…e naturalmente solo il tanga sotto…ma anche con il completo giacca e gonna serissimi durante l’appuntamento di lavoro..non aveva cambiato opinione…;).. .Resistere a tanta bellezza..è stato duro…ma non c’era il resto…e quel resto per me è importante..anc he per una notte…smak smak Sofia

  10. Già li costruiamo man mano aggiungendo o togliendo dettagli e particolari, come fossero di creta, mentre noi siamo le …cretine….i l bello è che siamo anche consapevoli, di fare esattamente i passi che ci hanno “consigliato” di a fare, lo so lo so , ma ci ricasco sempre, tu sbatti la porta, io continuo ad aprirla… Un abbraccio Vanessa-40

  11. Ogni volta ricominciare con pazienza…smus sare gli angoli…lascia re decantare l’ennesima delusione…ma l’ascella no!…te lo dico da scimpanzè…un abbraccio, vito.

  12. per di più oltre essersi rotte clamorosamente le… ovaie, rimani ancora a sbavarci dietro per molto… perchè, una volta lasciati .. scatta la cosa peggiore:il cervello inizia a valutare solo ed esclusivamente le cose magiche e romantiche successe, guardando con occhi di pietà alle cose negative che tutto ad un tratto sono solo esito delle tue insulse paranoie.. e lui diventa la vittime delle tue paure.. lui si carica di significati mai avuti prima.. e puoi avere tutti gli uomini del mondo.. no.. nessuno sarà come lui.. in fondo.. non l’hai mai capito.. è tutta colpa tua che non sei riuscita ad entrare nella sua psiche!!! (a me è successo questo)

  13. Questo tuo post ha un pregio non indifferente: ribadisce infatti una cosa, ovvero che voi donne siete davvero uno spasso…:)) Noi uomini siamo decisamente più inclini a essere noiosi e annoiati da tutto. A volte nemmeno voi riuscite a scrollarci di dosso lo spleen fisiologico. Ma i tentativi sono davvero ammirevoli. Voi e le bibite non analcoliche siete le cose più preziose del mondo. :))

  14. A volte i grandi cavalieri sono capitan fracassa. Ingigantiscono le imprese, tali da renderle corse verso il graal, avventure da esploratori di Tanzania che arrivano in realta’ poco oltre Arno. Capita che molte volte ci diamo a credenze che sappiamo essere gia’ popolari. Perche’ avevamo bisogno di crederci, o forse, era solamente necessario. La migliore poetessa sa’ accettare la realta’ con i suoi odori e i suoi piatti sporchi da pulire, cio’ che non accetta e’ la menzogna e la codardia. Il fuggire dell’ ingegnere all’ estero quando il palazzo crolla. Forse che lui non aveva ordinato e voluto che si aggiungesse tutta quella sabbia? Stupidi noi a crederci e’ vero. Bastardo figlio di cento madri lui ha fuggire. In quell’ ultima scena di pathos che sa’ piu’ di patetico, credimi lo dico avendola vissuta dalla parte del divano, capisco che il mirino elettronico ordinato non e’ inutile come sembra. Te lo presto?

  15. ma siiiiiiiiiii che se ne vadano fuori delle balleeeeeeeeee, tanto a me piacciono anche le donne, ho una scelta vastissima nel mondo! tze’ tze’, i piselli mi fanno un baffo! vabbeh… intanto pero’ mi tengo il convivo, almeno finche’ non mi stanca del tutto, o non si stanca visto il peso enorme, anche fisico ultimamente che presento…

  16. Ahi! Noti, noti! Se solo imparasse a parlare il mio divanetto bordeaux, finto alcantara! Che, tra l’altro, finge molto bene (anche lui) all’alcantara e a me …

  17. ahahahah, Noti sei meravigliosa e impietosa… con gli uomini sì, povere bestie, ma soprattutto con le donne. Come dice la Mannoia? Siamo cosììììììì è difficile spiegare, certe giornate amare lascia stare… le lacrime vanno bene, ma il latte non mi piace, ti sta bene twinings con i gentilini? Un bacio, Ale

  18. Ciao Nomiti… Notomelo.. Nolotemi… Vabbè ciao. Ma sei una donna sola o siete in più di una a ingiuriare noi maschi con la pura e semplice verità? Comunque il blog è molto gustoso. Se ti/vi va, fai/fate un giro sul mio. Big respect

  19. uhm preferisco l’anonima sequestri d’Aspromonte, che per giunta è pure più vicina… se vuoi ti trovo il numero sull’elenco… che poi l’Aspromonte è la terra di Carmosina, quella vera: una con le palle che il tipo della Galbani se le sogna… e comunque gli uomini sono un male necessario, tutti col complesso di Ulisse (“torno subito”… e manca trent’anni, e torna pure sporco di rossetto…) ciao Noti, mi piace pensarti come una macina del Mulino bianco: siamo noi donne, in fin dei conti, a girare quelle pietre, con un lavoro da muli. Solo per farne farina che va tutta in crusca… ti abbraccio

  20. Certo non è facile per voi. Probabilmente il mondo è pieno di uomini cosi…probabil mente siamo molto fifoni e voi molto ingenue…ma alla fine gli stronzi siamo noi!

  21. torno da te, in ginocchio a chiederti di perdonarmi, sono tornata anonima per dirti che ti ho sempre amato e che tutte le merdate vomitate dal culo, le ho vomitate solo perchè sono geloso marcia di tutte le bloggers che ti fanno il filo, che ti cercano, ti bramano, sono invidioso e vado in bestia. perdonami amore se sono invidioso come una bagascia e non ho saputo resistere alla tentazione, mi faccio schifo per questo desiderio che si è impadronito di me e non mi lascia più vivere. Sono innamorato e ti desidero come una biscia in calore. lascialo questo commento perchè questo merita uhn verme come me. Tuo Osama Veleno o Genio come tu mi vuoi

  22. sapessi quante porte mi sono vista sbattere in faccia….valig ie che entravano e che mezze vuote se ne andavano…e io là coi loro spazzolini, mutande e calzettini a ricordarmi di loro e rimpiangere il nostro dolore…

  23. I’d prefer reading in my native language, because my knowledge of your languange is no so well. But it was interesting! Look for some my links:

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