RIPASSI

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Rivederti, dopo tanto tempo e ricominciare a parlare come che ci fossimo salutati il giorno prima. E parlare di economia, di aziende che scoppiano, della tua auto che non vuole ripartire e di banche che chiudono gli occhi: parlare sempre di altro perché sarebbe difficile parlare di noi e dei tuoi occhi tristi come allora che non aspettano altro che un mio sorriso per tornare sereni.” Avevo voglia di vederti” “ Anche io”. Il tuo caffè d’orzo in un bar deserto addobbato per Natale ed un barista discreto che scompare quando sente che le parole si fanno più personali, intime, segrete. Rigiochiamo alle nuvole di di freddo che si scontrano? Andiamo in libreria a cercare gli ultimi regali di Natale? Andiamo si in libreria, ma per rileggere quel primo appuntamento tra gli scaffali di letteratura e teatro e tra un “ce l’ho” e un “mi manca mi manca” “ce l’ho” usciamo con due sporte piene di suggestioni, agitazioni, tenerezze, affetti e compassioni che ci lanciamo per strada allargando le mani per afferrare anche uno solo di quei sentimenti che rimangono imprigionate nelle copertine. “ Ma è il tuo di telefono che squilla? “ “ No, impossibile sarà il tuo” “ Ma il mio l’ho spento appena ti ho visto. “ “ Allora sarà il cellulare di quel signore vestito di rosso con la barba bianca, è vecchio e sordo e non lo sente” “ Prendimi la mano e falle accarezzare il tuo viso, falle sentire il tuo naso freddo e quelle labbra morbide che ho paura a sfiorare con le mie”. Il tempo adesso è fermo, senza rumore, adesso sono solo gli occhi che continuano a ridere mentre la bocca è immobile. E’ stata solo una crepa in una notte di dicembre.
Giro su me stessa e mi incammino facendo nuvole di fiato che stavolta si perdono nel buio.

RIPASSIultima modifica: 2003-12-27T03:30:00+01:00da notimetolose@v
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20 pensieri su “RIPASSI

  1. a quanto pare, noti il tuo quaderno è pieno di cose belle e forti. Espresse in punta di penna ma piene di emozione. Ecco cosa rimene, sempre e comunque l’emozione e quella strana sensazione che il tempo non sia mai passato inveno. Un bacio e uguri.Io parto.

  2. Crepa? E la chiami crepa? Cos’altro ti avrebbe lasciato di più? – ‘Ngiorno Noti, una carezza sul tuo nasino freddo.

  3. noti noti, siamo così crepate che… vabbé, tu lo sai come lo so io, quanto le cose che sfiorano siano capaci di tagli profondi, e… crepi l’avarizia, di sangue arterioso vero, che scorre (quasi come le lacrime non versate, che quello è un altro sistema di vene)

  4. ah, noti, due cose: 1) confermo quanto ti ho già detto. Se fossi un uomo non ti sfiorerei mai lasciandoti le crepe strutturali: ti rapirei e non chiederei mai il riscatto. 2)spero che le mie due mail (la seconda di pura ansia) con fatina leziosa ti siano arrivate. baci

  5. Ho letto la crepa, la trovo niente affatto discrepante, anzi in linea con la licenza rilasciata in data 4 luglio 2003. L’insieme degli scritti è di notevole fattura, e conduce il bloggolettore a provare un sano divertimento. Da ciò si deduce che gli scritti sono CircoScritti. Auguro per la prossima annata la migliore etichetta fra quelle esposte dal Destino. Pasto e saluto.

  6. Non ho da dire niente.. grazie per i commenti.. Davvero. 🙂
    Questo tuo post.. sospiro.. e rimango muto..
    un abbraccio.. si.. come se fossi li.. e poi una cioccolata calda..

  7. Come sempre il tuo post suscita emozione, tenerezza. Ti auguro per il nuovo anno, se non dovessimo leggerci prima, tutto il bene del mondo. Un abbraccio

  8. già… parlare di altro perchè sarebbe troppo difficile parlare di noi… questo post è tenerissimo e al tempo stesso duro…

  9. ti preferisco caustica, ma mi tolgo il cappello. Io ho fatto di peggio, ho mandato una lettera a quelli della jack daniels dicendo che per aver abusato della loro “bevanda” mi ero bruciata il fegato e che per colpa loro avevo bisogno di cure costose, quindi ho lasciato il mio conto corrente (vero) pero’ ho aggiunto che non potevo assicurare che non mi sarei bevuta eventuali donazioni. Questo mi ha fregato, credo. Mi hanno mandato pero’ una bustona con dentro dei posters della jack daniels, tipo quelli delle birre che trovi nei pub, tutta la storia della distilleria, foto, una cartolina e un bellissimo portachiavi in pelle con una medaglietta con lo stemma del whisky. Un’ottima prestazione di marketing, infatti per premiarli, ho comperato una bottiglia.

  10. Sei piena di emozioni che ci regali ogni volta che ti vengo a trovare, non mi deludi mai! Un abbraccio grandissimo per un anno nuovo pieno di altrettante emozioni. Rif.

  11. Delicati volteggi di acrobata tra le nuvole affascinano il pubblico. Si scambiano ancora il trapezio come in tempi ormai lontani, i passi rimangono sincroni e la comunione perfetta. La capriola sicura di trovare le mani salde , l’ applauso gli occhi che si incrociano, felici. In quell’ attimo ancora per una volta, anche fosse l’ ultima i due signori che sfidano l’ aria erano uno. Cosi’ succede noti, e le crepe danno luce e aria alla stanza. Anche se dopo si sente il freddo, in quell’ ultimo girarsi, per la voglia che quell’ incontro continui. Quel suono sa di presa mancata, sotto spero in una rete sicura, e i clown a coprire la rabbia…

  12. Come mi piacerebbe Noti, rivivere quei momenti che consideravo normali, insieme in giro per librerie, a scambiarci opinioni su dischi, libri, film… 🙂 Io lo sogno, e poi lo rifarò con qualcun’altro. Ciao, Ale

  13. Buonasera mia cara amica…mai post è più adatto…ehmm.. .quando ripassi? tutti noi abbiamo voglia almeno di sentirti…altr imenti mi farò sentire io.. :PP . Un bacione. Tnt

  14. Ciao bella, ma mi sai dire perché ogni volta leggendoti mi torna in mente qualcosa, come se tra le tue parole ci fossero ciottoli della mia storia…strano penso, oppure la nostra vita è talmente comune che quasi ci tocchino in sorte gli stessi avvenimenti, nel tipo non nel dettaglio.

  15. leggendo il tuo post quello che mi è apparso in mente è quanto sia tagllienet la carta…quei tagli sottili,che appaiono come un filo rosso teso sulla pelle…e bruciano…

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