TERRITORI

 
PRAGA

Ho i capelli raccolti, trattenuti dalla matita che porti sempre nella giacca, si, perché tu non usi penne o, peggio, stilografiche, tu usi matite Faber Castell 2B, tratto deciso.

Ma non mi sono innamorata di te per questo, questo è solo un particolare che ha certo la sua importanza ma non è mai stato determinante.

Decisiva è stata invece la tua voce quando mi hai fermato sul Ponte chiedendomi di ritrarmi. Non ero stupita della richiesta ero stupita che mi fosse stata fatta in italiano. Non ho un’aria italiana, non vesto da italiana.

E’ un’altra delle cose che non ti ho mai chiesto.

Ma non si chiede mai quando si ha paura della risposta.

Si lascia scorrere come il corteo che va verso lo stadio per la finale dell’Eurolega e fa chiasso come la Moldava che inizio ad odiare e che mi riempie gli occhi di acqua mentre esci dal bagno con l’asciugamano stretto sui fianchi.

Cosa ci faccio in questo albergo, in questa città che ha perso la sua magia perché tu gliel’hai rubata per regalarmela in una notte dentro una Lanterna Magica? Aspetto il tuo tempo. Sei il mio Golem che ti accetti o no. Ma sei di argilla che mi piaccia o no.

Appoggiata al davanzale della finestra, con la tua camicia addosso a coprire l’essenziale, ti do le spalle ma sento che mi stai guardando.
I tuoi occhi cercano il neo che ho sul collo, vicino all’attaccatura dei capelli e scendono fino alle gambe tese per quella posizione innaturale che le ho costrette ad assumere per guardare il fiume.
Devo girarmi, devo parlare, non devo permetterti di avvicinarti.
Ma tu sei già dietro di me a respirarmi.
Rimanderemo a dopo, al prossimo anno, alla prossima fuga.
Lontano chilometri dai nostri amori quotidiani, dalle nostre miserie.
E quando finirà, perché lo sai che finirà, porterò qui il nuovo amore : avrà il dovere di distruggere il ricordo che lega Praga a te e potrò di nuovo essere libera di cenare al Mecenas farmi dare la bambolina con la chiave dei bagni chiudermi dentro, piangere e tirare lo sciacquone.
 

 nato da una incrocio di esperienze con haikumeccanico