RAMMARICO

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Deve essere durato un mese.

Non posso essere precisa perché non ricordo la mattina in cui svegliandomi mi trovai con le cosce bagnate. Quello che invece ricordo perfettamente era la spossatezza che avvertivo, come se indipendentemente da me, il mio corpo avesse dovuto subire sollecitazioni continue e sconosciute. Ad essere sincera era una spossatezza piacevole che mi indusse le sere successive a coricarmi presto sperando intimamente che l’esperienza si ripetesse. E succedeva.

Mi addormentavo e quasi subito, ma sul lasso temporale non potrei giurare, e venivo avvolta da una sensazione di benessere particolare. No. Non so cosa sia un rapporto sessuale. Se ne stupirà vista la mia veneranda età ma mi deve credere. Non ho mai conosciuto uomo in vita mia.  Certo, l’educazione ricevuta ha giocato un ruolo importante e non nego che l’essermi occupata di mia madre fino alla sua dipartita mi abbia allontanato dalle gioie di un rapporto intimo con un maschio, ma vede, se non si conosce un piacere non se ne ha neppure la necessità. Però se devo spiegare il piacere che provavo in quelle notti, ecco, lo paragonerei a quello che dalle mie letture e dai racconti ascoltati da altre donne viene definito carnale.

Una lingua esperta e veloce mi stuzzicava il clitoride dilatando la mia vagina e predisponendola ad un’intensa penetrazione che avveniva successivamente ed era talmente profonda e ritmica da farmi provare in una sola notte una ventina di orgasmi consecutivi.

No, non sentivo dolori particolari.

No, le posso assicurare che la mia stanza era chiusa, sigillata come la casa e nessun uomo vi può essere penetrato. Lei mi conosce e sa che sono una donna concreta e non una visionaria. Sa che non credo agli alieni e neppure mi lascio influenzare dalla suggestione. Insegno matematica da sempre, credo ai dati dimostrabili è per questo che gliene parlo, per capire e trovare una giustificazione logica ai fatti occorsimi. Le persone di scienza trovano sempre un perché razionale.

Si, tutto è finito dieci giorni fa.

Capisco.

Un’esposizione di boidi.

Dieci giorni fa hanno catturato quello sfuggito.

Grazie dottore.