D.O.C.

 

 

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Si, devo proprio togliermi questo vestito e farmi una doccia. Saranno anche belli gli abiti da sposa ma con tutto il sintetico che ci mettono, se alzo un’ascella per abbracciarlo poi devo chiamare il medico di guardia per farlo rinvenire.

Ma quanto ci sta in bagno? Va beh che è timido ma così esagera. Non crederà che gli salti addosso appena esce? Sono una signora io e le signore queste cose non le fanno aspettano che sia il maschio a prendere l’iniziativa. Maschio. Fremo ogni volta che pronuncio questa parola: maschio. Brrrr. Per loro mi sono rifatta il seno. Una terza per non esagerare. Ho esagerato solo coi capezzoli. Li ho voluti alti due centimetri e ho fatto bene perché d’estate quando entro in un locale con l’aria condizionata gli occhi degli uomini sono tutti per me. Erano tutti per me. Ora sono sposata. Come sarebbe piaciuto a mia madre vedermi con questo vestito bianco e il velo, si sarebbe commossa alla cerimonia e mi avrebbe abbracciata finalmente felice. Le ho dato un bel po’ di problemi. Prima ho voluto il seno poi le labbra erano troppo sottili e le si dovevano ritoccare, poi lo psicologo, poi la maledetta depilazione definitiva con lo strazio del dolore, io che ho la pelle delicata. Via, non esiste una donna con dei peli da foresta amazzonica. Ma il mio orgoglio sono i fianchi e su quello ha lavorato molto il chirurgo: ora sono appena accennati, perfetti.

Mio marito impazzirà stanotte quando finalmente mi vedrà nuda. Mi sono mantenuta candida per stanotte. Quando me lo hanno tagliato per costruirmi la passera ho preteso che trovassero anche il modo di inserire un’ imene da deflorare altrimenti che prima notte di nozze sarebbe stata?