AGGUATI

BOTERO DONNA CON SPECCHIOQuando hai esaurito le lacrime e dilapidato parte cospicua delle tue sostanze al telefono con tutti quelli che lo conoscono e che ti giurano di non sapere più niente di lui, non resta altro che l’appostamento.
Di solito si prende un’amica paziente e aggiornata al secondo sulla storia, la si va a prendere a casa con un’auto fattasi prestare da un’altra amica e non facilmente identificabile dallo spiato, in questi casi si consiglia un’amica con madre compiacente fornita di una Fiat Uno anonima, e si parte in direzione casa di lui.
Arrivati si controllano le luci di casa, quali sono quelle accese e quali le spente. Se si ha la fortuna di vedere la sagoma dell’apollo spostarsi da una camera all’altra, la serata è già un successo e si aspetta pazienti che esca.
Se ogni luce è spenta inizia invece il giro dei locali che di solito frequenta, senza dimenticarsi di passare prima a casa di quella lei, quella stronza svenevole e anche un po’ puttana, che da tempo gli ha messo gli occhi addosso e volesse il cielo che ne rimanesse abbagliata al punto da restare accecata e continuare la sua inutile esistenza accompagnata solo da un pastore tedesco addestrato.
Se sono ormai le 10 di sera e la smorfiosetta minigonnata sta uscendo di casa la si segue a debita distanza fino al locale dove la svampita ha deciso di trascorrere la serata. Si manda l’amica a fare un controllo dentro ” Sei stata anche nel bagno degli uomini per vedere se lui era la’?” e se il risultato è negativo si prosegue la missione facendo il giro dei bar, paninoteche, disco dance, after hours, birrerie, privè, e club dove tenti di entrare dalle cucine conoscendo il cuoco che si è preventivamente adescato e ammaliato.
Torni a casa alle 4 di notte, hai litigato con l’amica che si è rotta le palle tutta la sera ascoltando le tue lamentazioni e ti ha mandato a cagare quando le hai urlato in faccia ” Tu non mi capisci perché non hai un ragazzo” , ascolti l’ultimo messaggio che l’infame ti ha lasciato in segreteria “Il mio percorso spirituale è finito: prendo i voti” e solo allora inizi a valutare la possibilità di averlo perso per sempre.
Contro Dio non si hanno chance.