VOLTASTOMACO

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La parola magica è solidarietà. Giuro che a prossima persona che la pronuncia si trova con la faccia appiccicata al muro come una mosca schiacciata con lo scopino. La nuova moda, da noi, è creare il “banco alimentare” parrocchiale. Niente di male, ottima iniziativa. Ogni parrocchia si va a rifornire in romagna di ogni ben di Dio, tanto per restare in argomento. Così si porta a casa dai prosciutti al grana, dal vino al lardo di colonnata, dal succo d’arancia alla farina biologica senza dimenticare i formaggini, il latte, salami, mortadella, yogurt, pasta di ogni tipo e dimensione, sughi pronti, budini, panna cotta, brioches e merendine.

Facendo una stima approssimativa, ma mi si perdonerà perché non sono una beghina baciapile, il 75% finisce nelle cene parrocchiali, vuoi per sant’Antonio, vuoi per il carnevale dei bambini,vuoi per raggranellare soldi per i poveri negretti del Benin. Del 25% che rimane togliamone ancora un buon 10% perché i mussulmani che vengono in parrocchia a ritirare mestamente la loro sportina, buttano via tutti gli insaccati e gli alcolici. Un 10 %finisce a casa dei solidari, perché va bene fare beneficienza ma qualcosa per la mia famiglia me lo dovrò pur prendere no? Resta un 5% che finisce effettivamente a casa di chi, superando l’imbarazzo, si reca in canonica il sabato mattina per ritirare l’”aiuto alimentare”.

Ma in fondo hanno ragione, loro, gli organizzatori fanno volontariato credendo nella solidarietà.

Ho un leggero senso di nausea.

 

VOLTASTOMACOultima modifica: 2011-03-14T16:22:00+01:00da notimetolose@v
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31 pensieri su “VOLTASTOMACO

  1. Di gente che ha bisogno ce ne è tanta non solo in luoghi lontani, ma spesso nelle vicinanze di dove viviamo, non si possono abbandonare queste persone solo perchè qualcuno sfrutta la solidarietà per trarne un beneficio personale.
    Non tutti sono approfittatori. Jack

  2. ciao noti
    parli della colletta alimentare?
    eh si, è una bella impresa solidale
    a favore di chi magna e te rimagna

    oh però
    qualche scatoletta alla vecchietta
    sottobanco la si allunga
    tanto per mettese a posto la coscienza
    proprio

    una colletta edificante

    che ce vo fa noti
    il mondo così va
    a chi vien la nausa
    è meglio che se la fa passà se non vuole..affondà

    un salutino di buone cose noti
    e non ti crucciare pure in mare succede….

    ^_^

    notte!!!!

  3. ciao
    se non fosse una triste realtà mi farei una bella risata
    da come magistralmente hai descritto la solidarietà alimentare!!!

    però io continuo a farla
    anche una briciola che arriva a chi soffre è importante
    mi risulta che anche nell’unicef delle donazioni
    al massimo il 25% va a chi dovrebbe andare il 100%
    il 75 serve a suite , ristoranti di lusso, viaggi in classe bisness..ecc
    viene si il voltastomaco
    pure il rovescia budella
    ciao
    un buona notte e un felice risveglio
    dif

  4. E ti credo che fanno salodariato se il 75% di quel ben di dio finisce nelle cene parrocchiali.
    Chi vuoi che rinunci a far del bene se nella raccolta va a finire del salame di Felino, il culatello di Zibello o suo fratello di Polesine Parmense, Lo zampone di Modena, l’aceto balsamico tradizionale di Modena da trent’anni, i tortelli e lo gnocco fritto, il formaggio di fossa di Sogliano al Rubicone, il pecorino di Vergato o di Palesio, lo squaquarone o la robiola di Castel S.Giovanni.
    Per non parlare che ci vuole anche il vino, e allora ben venga un Gutturnio piacentino, la Malvasia di Parma, il Lambrusco di Sorbara e il Pignoletto dei colli bolognesi, per finire con il Sangiovese di Romagna.
    E poi, non ci vuoi mettere il liquorino fine pasto? Un Anicione di Finale, un Nocino di Modena o di Noceto, il Sassolino di Sassuolo. E prima ancora l’asparago verde di Altedo (ora che è stagione), l’aglio bianco di Monticelli per insaporire, la cipolla di Medicina, le pesche di Romagna, le cigliegie di Vignola, il cocomero tipico di S. Matteo Decima. E il dolce lo lasciamo stare? E giù di Bustrèng, di Migliaccio, di pan speziale bolognese…!
    Ma vuoi bedere che con tutte le “cibonerie” presenti nella tua regione è quasi normale che la solidarietà faccia rima con specialità?
    Rido per questa sequenza strampalata (la mia) e porgo i miei omaggi alla signora.
    Ciao.
    fuser

  5. Ciao Noti, non sai come ti capisco, pensa, che nella mensa dove lavoro io il capo assoluto è la parrocchia, per fortuna anch’io come te non sono mai stato un baciapile… e ne ho vista di finto perbenismo, carità si ma a chi gli torna comodo, ma un po d’aumento a noi poveri Cristi mai… ho un senso di doppia nausea..

  6. Quando ho cominciato a lavorare per la grande distribuzione, ho plaudito al sistema che la sera, i prodotti che il giorno dopo non potevano essere venduti in quanto la data di scadenza lo imponeva, venivano consegnati ai volontari della mensa caritas e ai centri che si occuvano dell’assistenza al disagio sociale.
    I prodotti sono commestibili per altri due o tre giorni dalla data di scadenza stampigliata sopra.
    Poi è arrivato il giorno del “banco alimentare” gente fuori e dentro i punti vendita a ficcarti in mano una busta e manca un pelo che ti diano anche la lista completa di quello che vogliono.
    Quando ho visto nel retro di un negozio una serie di sacchetti gialli con dentro i beni destinati ai miei abbienti…ho avuto la reazione che hai descritto così bene nel post, da allora non metto piede nel giorno di quella che chiamo, la presa per il culo alla sensibilità della gente comune.
    Se mentre spiaccichi hai bisogno di una pausa…fammi un fischio, ti do il cambio, sai mai qualche moscerino sfuggisse.
    Buona giornata Noti ;-))

  7. Quando ho cominciato a lavorare per la grande distribuzione, ho plaudito al sistema che la sera, i prodotti che il giorno dopo non potevano essere venduti in quanto la data di scadenza lo imponeva, venivano consegnati ai volontari della mensa caritas e ai centri che si occuvano dell’assistenza al disagio sociale.
    I prodotti sono commestibili per altri due o tre giorni dalla data di scadenza stampigliata sopra.
    Poi è arrivato il giorno del “banco alimentare” gente fuori e dentro i punti vendita a ficcarti in mano una busta e manca un pelo che ti diano anche la lista completa di quello che vogliono.
    Quando ho visto nel retro di un negozio una serie di sacchetti gialli con dentro i beni destinati ai miei abbienti…ho avuto la reazione che hai descritto così bene nel post, da allora non metto piede nel giorno di quella che chiamo, la presa per il culo alla sensibilità della gente comune.
    Se mentre spiaccichi hai bisogno di una pausa…fammi un fischio, ti do il cambio, sai mai qualche moscerino sfuggisse.
    Buona giornata Noti ;-))

  8. se ti è venuto il voltastomaco, sarà che hai toccato con mano che funziona cosi, non per difendere nessuno, ma credo che molte persone lo facciano per tutt’altro scopo
    che non per accaparrarsi qualche vettovaglia. con affetto

  9. Accidenti, sta donna proprio non vuol saperne di aprir la porta ai commenti.
    Mi sento come il coseno di 90° !!!
    fuser

  10. eh… cosi gira il mondo. ma gira? o e’ il sole che gira? le palle girano? ahvoglia! tripoli bel suol d’amoreeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

  11. ciao noti passato il voltastomaco??
    spero di si

    pur con tanta roba in giro
    buona primaveraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
    noti!!!!!

  12. L’umanità ha il cancro del capitalismo nel DNA, è talmente ingorda da fare schifo…ho un leggero senso di vomito.
    P.S. Beata ignoranza? Consolati, a Roma c’è chi non è mai salito sulla cupola di Michelangelo o chi non ha mai messo piede nel Colosseo.

  13. Rido… uh come rido…

    è la stessa cosa che provo in questi giorni guardando alla tv i servizi sulla libia.

    ascolto i nostri governanti favorevoli, e mi viene il voltastomaco.

    ascolto i nostri politici oppositori sfavorevoli, e mi viene il voltastomaco uguale.

    alla fine… c’è sempre una torta da dividere…

    eh vabbhè!!

    ciao Noti!!! 😀

    S.

    p.s.

    anche a me mi son sempre stati un pò sul cazzo i gatti sai…
    ma ogni tanto ci si adatta!

  14. ..sulla beghina baciapile, mi son concessa un minuto di silenzio, nella ricerca che non ci fosse nessuno dei dintorni, per poi fare la mia salutare risata quotidiana!!!

    …sul senso di nausa, sarai mica per caso ‘ncinta!!!

    😛

    baci baciosi…
    come stai??

    ma lo sai che dalle mie parti è arrivata la primavera??
    fa un po’ strano con la neve ancora da contorno… però…

    m.

  15. Conosco anche chi lo fa seriamente. Per tutti gli altri…stesso senso di nausea.

    ………..Uomo

    .

  16. Benchè i furbi esistano in tutti i settori, per come la vedo io se si smettesse di credere nella solidarietà l’umanità si estinguerebbe velocemente.
    Un saluto e buon fine settimana.

  17. ma è che siamo troppo bravi. Troppo solidali. E’ per questo che poi ci viene la nausea. Perchè siamo troppo! 🙂 Abbracci @Mariantonietta

  18. …a me sembra che a solidarietà muoia nel momento in cui la si publicizza…

    fortunatamente non è morta a livello assoluto ma stanno cercando in tutti i modi di monetizzare l’epigrafi della sua presente o voluta scomparsa

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