COMUNIONE

I SETTE SACRAMENTI

COMUNIONE

E venne anche il giorno della Comunione. Nel banco, in prima fila, col vestito a fiori fatto proprio per l’occasione, i calzettoni bianchi nuovi e le scarpe di vernice nera, finalmente mi sentivo tranquilla. Ma mentre la celebrazione continuava e si avvicinava il momento, venivo assalita da ogni tipo di dubbio. Durante la lezione di dottrina circolavano strane voci. Emanuele, il figlio della parrucchiera, diceva che una volta un bambino che aveva mangiato prima di fare la comunione aveva vomitato la particola ed era morto subito dopo proprio a causa di quel conato. Daniele, detto la volpe, insisteva che ci sarebbe venuto un fuoco dentro alla pancia se avessimo mangiato l’ostia con qualche peccato non confessato sulla coscienza, quel sapientino di Claudio diceva che non si doveva mordere altrimenti il sangue ci avrebbe invaso la bocca e l’ Eugenia ripeteva ossessivamente una storia che le aveva raccontato sua nonna, di un bambino che doveva fare la comunione e proprio quando il prete gliela metteva davanti vide gli occhi di Dio che lo fissavano: entrò subito in seminario e divenne un sacerdote. Ora io avevo una buona fede ma avevo anche il terrore di essere la prescelta da Dio, mica volevo andare a fare la missionaria io, avevo ben altri progetti e che Dio non si sognasse di scegliermi perché, a costo di scandalizzare la comunità, avrei corrucciato le sopraciglia e sigillato la bocca. Con questi pensieri mi ritrovai a mani giunte in coda. E venne il mio turno. Niente occhi che mi fissavano, digiuna dalla sera prima e con la certezza che ero stata buona anche con la Simo che mi aveva preso in giro appena alzata, un amen, scandito bene, come ci aveva insegnato la signorina della dottrina e tutto andò bene. Solo tornata al mio posto mi resi conto che la particola si era incollata al palato. Panico. Le dita non si potevano usare e poi sai le risate degli altri ne vederti con le dita in bocca? Credo che la mia lingua non abbia mai più compiuto evoluzioni così ardite come quella volta ma alla fine riuscii a staccarla e deglutii soddisfatta. Certo non pregai durante l’operazione come la signorina ci aveva insegnato, impegnata com’ero nell’operazione del distacco, ma non l’avevo masticata. Adesso che Dio era dentro di me dovevo per forza essere migliore. E infatti appena tornata a casa ruppi il naso a mia sorella con un pugno deviandole il setto nasale. Lei non me lo ha mai perdonato neppure quando le giurai che era stata la forza della fede e di quell’ostia benedetta.

COMUNIONEultima modifica: 2004-04-15T01:48:09+02:00da notimetolose@v
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33 pensieri su “COMUNIONE

  1. Non ha capito che eri solo la mano del Signore? Lui, alle volte, va giù duro! Attendo con ansia il sacramento del Matrimonio, cominciando a temerne seriamente gli esiti.
    Un caro saluto notturno (siamo proprio messi bene!), Skipper

  2. Vuoi accendere la miccia, rompi i nasi a pugni…io non ci vengo più qua dentro! Ma da dove sei uscita, da un Dies Irae???
    P.S. Buona giornata.

  3. questa comunione le supera tutte, cara Noti…. alla mia ho fatto un bernoccolo sulla fronte di mio fratello guarnito con una bella cicatrice a sette… eh la bontà d’animo, come ci illumina in certi giorni…. ciao

  4. Più folle e simpatica di così….ogni spunto è valido e i tuoi rianda all’infanzia e al rapporto con la fede fanno pensare molto. soprattutto a come sono stati mal presentati e quindi vissuti i Sacramenti. Ma è proprio così, forse troppo presto a dei bimbi che avevano solo il desiderio di crescere e di farsi accettare dal mondo. Anch’io ho ricordi strani e soprattutto il ricordo si riferisce ai dettagli , alle aspettative dei regali e non al sacramento in sè. Un affettuoso saluto e buona giornata.

  5. è la maggior distrazione quell’ostia che si appiccica al palato?? e quando duratne le celebrazioni solenni la bagnavano al vino?da piccola mi professavo astemia, quante volte avrei voluto dire al prete..asciutta grazie!!!buonag iornata pazza scatenata!:)

  6. Ma nooooooooo daiiiii, povera sorella!!!! Sei fortissima … in tutti i sensi! eh eh eh .. ciao e …grazie per le tue barzellette!!!! Ha ragione Vito … ci vorrebbe un forum. Un bacio,mypassion

  7. alle 7,30 del mattino mi fu consentito di bere un bicchiere d’acqua, allora di buon rubinetto si capisce, alle 12,30 davanti al vescovo le mie gambe s’ispiravano al tenero Giacomo, alle 13,30, poco prima di rientrare in casa, i parenti tutti fornivano unanime sostegno alla mia, mai più così totale, debolezza. che giornata indimenticabile ! (sei incredibilmente brava, il passaggio della “lingua” è geniale, Pavese ti avrebbe se non amata, sicuramente letta…letto (comunque un letto ci sarebbe entrato). un anonimo uefa

  8. Più che volentieri, troppo divertente (sic)! Come sapevi che con le mie 2 esperienze valgo doppio? Ironia a parte, sarò tra breve assente sino al 14 maggio, troppo lontano (Canada) per poter essere parte attiva nel tuo progetto. Se mi sarà possibile mi aggancerò con piacere pubblicando qualcosa. Un caro saluto, Skipper

  9. Perdona la mia ignoranza, ma sbaglio o il matrimonio è un sacramento? Perchè se lo fosse ricordati di me quando deciderai di postarlo….sar ò ancora celibe, ma ormai la mia esperienza in merito ha fatto il giro del blog. Cmq direi che con questi post hai quasi vinto il titolo di un film di Kiezlovski (o come cavolo si scrive)…. ma ci devo ancora pensare. Jahira? Non lo trovi calzantissimo quel titolo per lei? Baci

  10. e che ti aveva fatto tua sorella per deviarle il setto nasale? tu e io amici, sempre… ho già il naso sufficientement e grosso!

  11. me lo ricordo ancora quel giorno, durante le prove io sbagliavo ostinatamente la fila in cui incolonnarmi e la suora mi artigliava così ferocemente che mi lasciò i segni sul braccio per giorni; ricordo anche il mio primo vestito(marrone , odio il marrone da allora) con la cravattina a papillon ed uno scirocco che mi fece pentire di essere diventato santo…ciao,a.

  12. per quel che riguarda il matrimonio, avrei pensato di creare un blog apposito, da tenere aperto per una settimana, e di dare un limite alla creatività degli amici bloggers, non so 5000 lettere o giù di lì…potremmo aprire le pubblicazioni(d i matrimonio…) da lunedi…ci passiamo la psw solo via email così evitiamo infiltrazioni e sconquassi come per matteo. ciao, buon meriggio, antonio.

  13. e dillo che stavi facendo pratica mentre staccavi la particola! che ci sara’ mai di dissacrante! uahhaahauhauhah e ora che fai, inventi? credo che non ti appartengano gli altri sacramenti, ora vediamo che combini.

  14. no no no, erano romani, all’inizio, poi hanno dato la cittadinanza romana pure ai conquistati, o e’ la storia della civilta’ su marte? e poi quelli di asterix parlavano tutti il romanesco, quindi ti sbagli.

  15. Sì, credo che la Comunione sia stata per molti innanzitutto un esercizio di lingua. Del resto lei ha imparato a Comunicare appropriatament e. I miei saluti. Il bloggologo.

  16. Ah, la furia di Cristo con i mercanti!! Brava, dovremmo riprendere l’abitudine a fare la comunione… sai quanti cazzotti? Baci, Ale

  17. Mah, non sono sicuro che la tua lingua da allora non abbia più compiuto evoluzioni così ardite…

  18. Ha, Ha, Ha, poi mi faccio le risate quando arrivi a parlare del matrimonio, voglio proprio vedere…

  19. buongiorno donna-botero!!p osso chiederle umilmente quale città d’italia la accoglie?natura lmente è pura curiosità la mia, ognuno si crea delle proprie mappe mentali e sviluppa delle simpatie per alcune città e cittadini piuttosto che altri..unico motivo..Un abbraccio..

  20. Giò, ma come fai? Manco per un po’ e ti ritrovo sempre più grande? Cosa mangi? Cosa bevi? A quale santo ti affidi? Non solo mi hai fatto ridere a crepapelle ma mi hai tirato dai meandri della memoria ricordi misti di divertimenti adolescenziali e angosce religiose. Mi hai fatto ricordare che un giorno decisi di rompere con tutti quei sensi di colpa che mi venivano da quella religione che si chiama cattolicesimo. Divenni ateo, per comodità, ancora prima di scoprire che le donne avevano il ciclo mestruale. Ahhhhh finalmente, in pace con me stesso!!! E ora non mi stanco mai di farti i complimenti. Hai un caratteraccio meraviglioso. Ti abbraccio con tanto affetto.

  21. un giorno ho chiesto a mia mamma perchè mi aveva chiamato così.. lei mi rispose dicendomi che era il nome di una bambina che era morta soffocata durante la sua prima comunione ingoiando la particola. non ho ancora capito se mia mamma mi prendesse per il culo… sta fatto che ogni volta che faccio la comunione mi creo un decilitro di saliva in bocca per essere ben sicura di mandare giù quell’ostia benedetta!

  22. C’avrei giurato…e che cavolo c’è su quella coronoria che non posso poggiare la natica sinistra dal dolore…il neurochirurgo dice che dipende dalla colonna, che anche il sacro-iliaco da i numeri, infiammato come una sera d’agosto…ins omma cammino male e poco, non ho pace ne a letto ne in piedi e tantomeno seduta….mi pareva che doveva esserci lo zampino di qualcuno…dove ci sono le corone di solito ci sono anche tante spine…che siano quelle? un bacione

  23. Senti te lo devo dire, ma non è che sei mia sorella sotto mentite spoglie?? già una volta mi hai fatto venire i dubbi ora poi… la storia del setto nasale mi pareva di conoscerla ma i ruoli erano invertiti, era mio fratello che si beccava un pugno da me..

  24. niente nutella e niente uccellagione, ravioli con la zucca. boni pero’! asterix e obelix dicono sempre il vero, parola del druido. come osi mettere in discussione la mia formazione culturale a base di asterix e topolino? aho!

  25. La piccola bambina sedeva tranquilla con scarpe di vernice nera, con l’ aria assorta pedalava nel vuoto con le gambe. Il Viceparroco si aggiusto’ gli occhiali e strinse, forte, il pomello con la testa di leone del bracciolo. La vide nella sua veste bianca avvicinarsi e assumere l’ ostia con l’ aria di un’ angelo delizioso. Quando la vide tornare al posto sospiro’, felice.
    Non era successo niente.
    Dopo la funzione, mentre i bambini finita la colazione se ne erano andati nel ripulire il tabernacolo si accorse che il calice conteneva ancora un’ ostia. Strano 16 bambini, 16 ostie nuove , le aveva contate. Senti’, ma questa e’ solo una voce detta dal vecchio vescovo Psichiatra che lo ebbe in cura, una voce nella chiesa forte e decisa:
    “IO LI’ DENTRO…?!”, ma i molti presenti non possono giurarlo il suono delle sirene dell’ ambulanza, che passava di li’ in quel momento, copriva ogni cosa…felice di farti sorridere, e’ un’ altra via dell’ anima, un colore che proviene dalla stessa luce. Assolutamente grato dei tuoi passaggi li’ conservo piu’ nell’ anima che negli occhi.

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