MARIA

Fu solo il giorno dopo, quando andò in granaio per stendere i panni lavati con la cenere che lo vide dondolare. Non si era preoccupata non vedendolo rincasare la notte precedente, era abituata alle sue assenze su cui non indagava per non sentirsi ferita. Depose la cesta con le lenzuola pulite, si sedette su quella vecchia cassa che sapeva ancora di grappoli maturi e iniziò a parlagli:
“No, non riuscirei mai a tagliare quella corda che ti tiene sospeso e non sono neppure sicura di volerlo fare. Mi infastidiscono solo i tuoi occhi sbarrati, quegli occhi che ho amato tanto da dimenticarmi del figlio che non hai mai voluto darmi, per cui ti guardo i piedi che continuano a ciondolare per quello spiffero che non hai mai riparato. Mi accorgo ora che è più la tua non presenza ad avermi riempito la vita, il tuo non esserci, il tuo non fare. Non è stato per dispetto, è successo e basta. Ecco, la tua bocca adesso è proprio come lo è sempre stata, con le parole morte in gola strozzate dalla sofferenza di un mal di vivere che non ho saputo capire ma che ho intuito. Che buffo nome ti hanno imposto, adesso non riesco neppure a pronunciarlo sottovoce mentre mi viene naturale finalmente darti del tu. Non si può dare del voi ad un uomo che pende dalla trave di colmegna e mi perdonerai se non so come si chiama in italiano. Se solo fossi riuscita a parlarti come faccio adesso guardandoti i piedi, perché sarebbe stato troppo sfrontato fissare i tuoi occhi azzurri, forse, ecco, forse avresti rimandato il gesto e forse sono stata muta come sempre aiutandoti silenziosamente a portare a termine il tuo lavoro. Chi ero io, povera contadina ignorante, da impedirti di compierlo? Che parole avrei potuto usare se neppure riuscivo a venirti vicino nelle sere di gelo fuori e dentro il letto? Suoneranno due rintocchi per te che sei un uomo e quando sarà la mia ora verrò accompagnata da un unico rintocco per ricordarmi anche da morta che sono la metà di te che adesso mi penzoli davanti e non ti accorgi che, per la prima volta, non sto piangendo”.

Felice si impiccò a 34 anni Maria ne ha 98 e nessuna intenzione di morire

MARIAultima modifica: 2004-03-08T05:40:00+01:00da notimetolose@v
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43 pensieri su “MARIA

  1. Viva La vita, nonostante tutto. Buon giorno mia eroina, oggi vorrei essere anch’io al Gianicolo per festeggiare una eroina per antonomasia: ANITA. Auguri a tutte le donne, in particolare alle Donne con la D maiuscola come te. Ti abbraccio. Mario

  2. Rispondo al tuo commento e contemporaneame nte ti commento…. gli uomini, spesso solo una parola. Una parola che a noi donne risveglia un archetipo. Un archetipo che nella realtà non c’è. Una montagna alla quale ombra vorremmo ogni tanto riposare, una montagna che non vuole essere montagna ma pianura padana. Gli uomini… gli archetipi, o la realtà??? Ha fatto bene Maria a campare 98 anni, gliene auguro altri cento…. ciao

  3. Graffiante, dura, antiuomo, pungente, crudele, realista ma toccante, sensibile, umana Giò.
    Post Scriptum: solo per il valore che si vuole dare simbolicamente a un giorno come questo, voglio dare un omaggio a Te e a tutte le donne. Grazie di esistere.

  4. primaverile… l’altro mio blog è “scalo merci” (scalomerci.spl inder.ir)… un caro saluto, ste

  5. vedere metà della propria vita appesa e ciondolare a penzoloni, dev’essere la cosa più atroce. E poi quel nome, Felice, un ossimoro lacerante con la fine prescelta. Così come un ossimoro penso sia stata poi tutta la vita ostinata di Maria. Comunque bel post, noti. Hai mostrato d’avere altre corde, anche se parlare di corde in questo caso non è elegante, ma sai noi guitti sappiamo essere grossolani….

  6. sei un genio Noti: tu sai vedere le vite dimezzate, e pure raccontarcele. Mi è indispensabile leggerti, accidenti. E ne sono… ops… felice…

  7. Non so che tipo di antivirus tu abbia, in genere
    sono autoaggiornanti , per l’aggiornament o manuale
    dovresti vedere nel menù opzioni, lì ci dovrebbe
    essere la funzione di aggiornamento manuale, ti
    consiglio un antivirus non molto grande e complicato,
    in genre danno più problemi che benefici, per quanto
    riguarda il resto vedo che ti è tornato il….
    buon umore, e , anche se ti farà incazzare una cifra,
    ti auguro un felice 8 marzo.

  8. Non voglio dirti cose scontate, solo che ti ho letto, e ti penso come ad un’amica. Buona settimana, Gio’. Ale

  9. tu sei una “pètola” ovvero una che va a cercare il pelo nell’uovo ciurlando nel manico. Cazzo vuoi sapere se mi slurpo la liquirizia che non mi piace nemmeno e se il gelato me lo slinguo o me lo infilo in culo! Oh ma insomma!. Ora lo voglio essere anche io “pètola”, ma felice aveva il birillo rizzato? Secondo uno schizzo di Dalì dovrebbe…

  10. La storia di Maria è struggente e spietata. Come lo spazio denso di promesse e vuoto di ciò che poteva essere. Nudo e impietoso. Illuso. Come il campanaro, che si illude di limitare l’infinito del suono, stabilendo il numero dei rintocchi. Cara Noti, sono sicura che sarebbe molto interessante mettere ordine tra i tuoi scaffali. La paga, poi, mi pare buona. D’altra parte, pur di respirare scritture, non smetto di regalare porzioni di me e del mio tempo. Il rischio è quello di rimanere senza mangiare. Perchè, semmai fosse stato scritto un libro che insegni a non soffrire d’amore, io di certo non saprei riconoscerlo. Ma a te, in cambio di prestazioni da colf (tra l’altro non eccellenti), chiederei di scrivere la storia di Elena e Piero. I vicini di casa dei miei genitori. L’antitesi, forse e chissà, di Maria e Felice. Lui non sopportava che Lei lo vedesse invecchiare. Lei non sopportava di sopravvivere a Lui. Tu, lo so, sapresti raccontarli.

  11. Un augurio grande per una grande donna………. ..mi raccomando questa sera non fare bagordi, io non festeggio la festa delle donne………. hahahahah sono una santa, questa sera a letto presto,( neanche quando dormo sono brava hahahahh)buona serata

  12. Un abbraccio a te, cara Giò. Per quello che scrivi qui, per quello che stai vivendo e per quello che mi scrivi. Che la tranquillità d’animo sia con te.

  13. …un inchino per quel che leggo.
    In coppia con te non varrebbe la pena ritrovare la strada…meglio perdersi di certo…perchè scolpire i tuoi sogni mi consentirebbe di realizzare…gr andi opere!
    Un altro inchino…Madon na Noti.
    artista1969

  14. Un inizio ed una fine tragica che quasi non fa paura…uno srotolarsi di parole finalmente pensate e dette, una piccola grande storia. Ciao…

  15. Allora puntiamo direttamente al prossimo festival della letteratura?
    Come ospiti paganti, naturalmente, ma tu , ma tu…, potresti infilarti tra i giovani scrittori, quest’anno, ovvero esattamebne nel 2003, avevano un libro in comune: Borders, tu ci staresti molto bene tra quelle pagine, ironica, pungente e cosi reale!
    Quindi se tu ti infili nel libro, io ti seguiro’ e magari avro’ biglietti con piu’ facilita’! Rido, Noti, insomma a qualcosa devo pur puntare! E leggerti mi diverte, pensa se questi suonati bloggers, si ritrovassero a Mantova, Virgilio chiedera’ la sua parte? (alice)

  16. è Simona una bimba speciale,a volte mi spaventa,non ha mai bisogno di parole per darti un abbraccio quando sente ti occorre,è una bimba che sale sul tetto a leggere perchè così vede le poiane se passano,stamani mi ha detto….quando ho abbastanza soldi posso comprare un altro cane uguale a Moowglie e andare al canile a prenderne uno come Globo?Stamani dopo aver sporto denuncia contro ignoti e guardato negli occhi la persona che penso responsabile mentre passava, ho telefonato all’allevatore che ci aveva venduto Moowglie, ha dei cuccioli pronti fra 20 giorni e sabato andremo al canile.

  17. mammamia, stringe il cuore questo post…non è vero che la morte avvicina e fa perdonare. ciao, carissima amica. blog-regalo 🙂

  18. ‘sera, pétola. povero felice, magari non l’ha mai avuto così marmoreo e ora che lo ha non puo’…. che triste la vita.

  19. Ciao “noti”, quando una donna come te, in piena notte, apprezza i miei profumatissimi auguri io mi sciolgo come un gianduiotto messo nel suo generoso decolletè . Possibile che tu, alle 4:14 della notte, possa solo desiderare una striscia che scorre nel tuo Blog? Se è questo che vuoi : è sufficiente scrivere invece della i scrivere marquee e chiudi con /marquee, buon scorrimento orizzontale . Se è un altro tipo di scorrimento che vuoi: mariuscandidus@ hotmail.com , ci sentiamo mon amour….Un bacio by Mario

  20. Come una carta rovesciata tra i tarocchi che continuano a frusciare tra le mani rugose della vecchia incappucciata , Maria ascolto’ quella visione che scorreva davnti a i suoi occhi come un trailer di un film che avrebbe volentieri deciso di non vedere. Un brivido gli attraverso’ la schiena risalendo come serpente , la sensazione piu’ che di freddo fu’ di viscido. Guardo’ quell’ uomo che bianco, non smetteva di guardare la strana creatura uscita dal buio, la irrito’ la fronte impperlata di sudore. Lui intanto avrebbe voluto che le labbra del creatura avessero continuato a parlare. La storia era finita. Si alzarono dalla sedia, e l’ uomo sembro’ per un attimo cadere. Poi ripresosi caracollo’ all’ uscita. Nel buio una signora accese una sigaretta presentandosi sulla scena. Apri’ le labbra rosso laccate: ” Grazie Ermina , questo e’ quello che ti devo”, lancio’ un foglio verde sul tavolo. “Scusi signorina ma perche’ …”. La signora che prepara delizie con la penna sorrise. “Altrimenti sarebbe successo davvero.Ora non so’…” Il tuo bardo libero.

  21. Una storia fa pensare ad un’altra storia e tutte le storie che hanno come protagonista il male di vivere si assomigliano… il tuo infelice Felice, con un troppo facile gioco amaro di parole, si è liberato di un peso…il suo corpo. Maria sapeva anche non piangere , chiudere la porta al dolore, il mio Felice non ricordo come si chiamasse, ma lei, Carmelina, ha proprio la stessa età di Maria, 99 e la sua mente è ancora lucida e ha odiato quell’uomo che ha voluto disfarsi in un singulto di tutte le responsabilità di una famiglia, nei tempi difficili della fine dell’ultima guerra. La lasciò erede di un podere da lavorare e ricco di debiti e tre figli, il più grande appena cinque anni e fu lui a trovarlo….

  22. Come sono colme di significato le parole non dette e come sia liberatorio poterle finalmente pronunciare. Peccato succeda sempre quando é troppo tardi. Una buona giornata. Giovanna

  23. Non è necessario che venga come stagista e, indipendentemen te dalle possibilità econimiche della sua amica, sono sicuro della sua perizia di bloggatrice. Saprà dunque evitare una fine prematura del blog sofferente. Mi tenga aggiornato.

  24. da brivido… se le storie ti scelgono, sei una scrittrice fortunata perchè ti scelgono gran belle storie! sempre ottima noty!

  25. Ho letto la storia , triste ma di vita vissuta…….. .anche se con molta tristezza, buona serata cara Noti………Ar cobaleno

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