ADATTAMENTO

Li avevano portati in commissariato dopo la segnalazione di una donna troppo insoddisfatta per farsi gli affari suoi. La denuncia diceva: Sollevano i tombini e si appostano vicino alla baracchina che vende gelati per ridere quando una bicicletta ci finisce dentro. Loro avevano seguito i poliziotti quasi felici di quella nuova avventura. Milco, in contrasto col suo aspetto enorme, era il pauroso del gruppo, ma riusciva a nasconderlo con la sua taglia xxxl. Dani, il piccolo budda, era il quello che prendeva fuoco con niente, sempre pronto a fare a botte per contrastare quel viso d’angelo con gli occhi azzurri che aveva. Il Mors era il bello, quello che si definisce il figlio di puttana a cui perdoni tutto e a cui non sai negare niente se allarga la bocca in un sorriso.
Li fecero aspettare 2 ore in un corridoio di commissariato e si stavano innervosendo per quel venerdì perso in mezzo a maschi che non avevano senso dell’umorismo. Poi li fecero entrare in un ufficio e l’ispettore chiese loro i documenti .
Mentre trascrivevano i dati, Milco ,spazientito, si alzò dalla sedia e con tutta la soggezione che dava la sua mole si avvicinò all’ispettore: “ E’ ancora lunga questa storia?” “ Lo decidiamo noi quando finisce e lei si rimetta seduto.” Finito coi documenti l’ispettore alzò lo sguardo e “ Ehi, Hulk, vieni a firmare” “ Hulk a chi?” gli rispose Milco toccato dall’ironia di quel soprannome. “ A te” disse l’ispettore aprendo un cassetto ed estrendo una pistola calibro 65 che agli occhi di tutti e tre sembrò un cannone. Nel silenzio assoluto della stanza di sentì la voce di Milco, il gigante:
“ Se vuole mi dipingo anche di verde”.

Questo è saper vivere.

ADATTAMENTOultima modifica: 2003-11-12T03:39:11+01:00da notimetolose@v
Reposta per primo quest’articolo

24 pensieri su “ADATTAMENTO

  1. Uhm, l’adattamento è la vera forza che muove il mondo, più del denaro, più del sesso, forse. Per questo i cigni neri sono messi male, talvolta. Comunque ti do’ la vittoria ai punti: non tanto per la Sannoner, quanto per Calindri. Me lo ricordo, un milione d’anni fa, al tavolino in mezzo alla strada, che brindava col carciofo all’ottimismo degli anni a venire, e nemmeno gli si vedeva la dentiera. Quanto al cioccolato fuso, chissà quante rose che non colsi, o quante colate. Ma, come dire, mi adatto (vista la sfumatura di verde?). Un abbraccio, e a quest’ora sì, una brioche.

  2. Adattarsi alle circostanze è saper vivere anche se non sempre risulta facile riuscirci, ma dobbiamo almeno provarci. Hulk si è adattato all’istante..e con una pistola davanti beh credo che ci riuscirei pure io..:P
    PS – a proposito di tempo..hai tutto il tempo che ti pare noi ti aspetteremo sempre. Mmm guardo l’orologio…m a non ti stai prendendo troppo tempo??…sbrig atiiiiiiiiiiii :)))))))))) Un bacione grande. Tnt

  3. Amore, ma non dormi la notte? Comunque, visto il risultato, le notti in bianco ti rendono creativa e divertente e…. interessante. E’ sempre un piacere leggerti. Un bacione, donna eterea.

  4. No, pronta no, pronta mai. Alle volte sto li, leggendo solo una parola ogni due, guardando le mail e chiedendomi cosa troverò aprendo. Pronta no, consapevole si.

  5. Giocare è difficile, si, soprattutto se giochi non giocando. E’ stupido lo so e non capisco perchè mi risuonano nella testa le parole di una canzone “la prima volta fa sempre male La prima volta ti fa tremare
    Sei tu sei tu sei tu chi può darti di più La terza volta ti fa pensare
    La quarta volta stai a guardare Sei tu sei tu sei tu chi può darti di più
    Sei tu sei tu sei tu chi può darti di più Un eterno presente che capire non sai L’ultima volta non arriva mai L’ultima volta non arriva mai In questo presente che capire non sai Sei tu sei tu sei tu chi può darti di più…”. Il punto è che è SEMPRE la prima volta, non c’è abitudine al dolore. Nemmeno vorrei, potendo scegliere, abituarmici. Amore, si.

  6. Buongiorno (si fa per dire), sei eccezionale come sempre nei commenti. Grazie. Saper vivere è un’arte, come quella del convincimento.

  7. Calibro 65? Che livello di cultura e di pratica hai con le canne rigate? Te lo chiedo per il passaggio all’altra professione, se facciamo sul serio lì bisogna essere pronti.

    The Swordman

  8. uahuahuahuaauau auh. Era un debole. Io mi permetto anche di far notare ai carabinieri che stanno abbondantemente superando il limite di velocita’… un giorno o l’altro mi fanno nera, per ora minacciano di portarmi con loro, ma in due tre che ce la facciano a farne uno? uahuahuahuahauh

  9. …. lascio solo poche parole… leggo e rilleggo… mi piace… e sento tante piccole parti di me aprirsi … SEI GRANDE ! ripasserò emaluna

  10. Aveva proprio ragione quel tale. Quello che ha scritto che solo l’ironia e l’intelligenza sottraggono peso ai grossi calibri: che siano pistole o verdi Golia. Complimenti.

  11. Buongiorno. Mi spiace non aver colto al volo l’invito per un “laudate” ma io non sono una navigatore notturno. Comunque … Laudate … secondo le tue intezioni e della tua amica. Ciao softbear.

  12. bella domanda, noti. Sinceramente, mi sono sempre chiesta a cosa servano i critici, fuori dalle riserve indiane e dalle enclave protette delle accademie. Sui giornali non li leggo, sono una truffa: preferisco chi mi fa ridere, o mi lancia al volo una suggestione, per farmi comprare un libro. Così coi blog: il lampeggiare d’una parola, un’immagine, un giro di commenti come altrettanti brindisi di vetro spesso in un bettola praghese (ogni riferimento ai nostri è intensamente voluto) bastano a farmeli prendere. Il resto è silenzio, e – filologos approverebbe – idiozia (ovvero insindacabilità ). Con tutta la mia collezione di forbici, resto un’animella: andare in giro per blog a mietere vittime mi lascerebbe un retrogusto di senso di colpa, di aceto bianco. Una parola gentile qui, un nulla lì, un tirinnanzi un po’ più avanti, un saluto educato là: adattamento, ci vuole. Forse. Baci. (deliri diurni da risveglio troppo precoce)

  13. Meno male che i tuoi post mi ridanno sempre il sorriso.Questo tipo di adattamento, dato il mio notorio coraggio, mi è congeniale. e poi, conosco molti tipi di adattamento .ciao

  14. La preghiera non l’ho scritta io sta sul sito dell’arma, solo che tra tanti modi per ricordare forse elevare una breve preghiera era il modo meno vile per ricordarli volevo mettere il silenzio fuori ordinanza ma non si possono fare collegamenti musicali e quindio ho dovuto accontentarmi.

  15. Hai scordato Sancho Pancia.. Dulcinea no.. non sono cosi speciale da essere elevato a “idolo” di qualcuno.. Ronzinante? Presenza rassegnata e malconcia.. cavalcatura instabile e malferma.. non credo.. sarei “scomodo” come destriero.. Don Chisciotte.. Grande sognatore.. Pazzo e folle.. Ma con coraggio e onore.. Con un ideale.. Un eroe fuori dal comune.. e il buon Sancho.. accompagnatore rassegnato.. disilluso.. troppo razionale.. :)) se fossi un mulino?? solo un pò Don Chisciotte..

  16. Se dovessi darti retta non dovrei cagare il tuo commento. E se poi mi rendessi conto di avere letto male quel qualunuismo? Non ti fanculizzo adesso perchè non ho voglia di ritornare indietro. Buona giornata dolci note.

  17. il piu’ delle volte mi ci arrabbio e dire che divento blasfema e’ un eufemismo. Alle volte pero’, sono così presa dallo sconforto da pensare che gli esseri umani da soli, non siano in grado di affrontare la situazione. E laggiu’ sento puzzo di Vietnam.

  18. Se il problema è solo perdere la fermata giusta dell’autobus, no problem, ti verrò a prendere io. Farò il tuo autista e ti porterò lungo tutte le fermate che hai perso. Aòò mica è da tutte avere il tnt come autista… ;))). Un bacione grande. Tnt 33

  19. Già, basta aver lo spirito di sopportazione giusto…la mia natura è un po’ diversa. Ho più di una prova, esempi che scombussolano e rivoluzionano il mio abituale buonsenso, ma ci sono cose, non molte, ma alcune che non posso e non riesco ad accettare …Che sia ira, disperazione, ribellione, intolleranza al sopruso, all’arroganza. …..non ho freni in quei momenti,,,potre i farmi davvero ammazzare e proprio tante, ma tante volte ne pago le dure conseguenze, ma ti giuro. mai una volta ho pensato…e se invece non avessi detto o fatto…mai un pentimento…ch e Dio mi protegga…

  20. Che dirti amica mia?? Saper vivere è difficile, a volte pare quasi che ci assuefiamo a questa vita balorda. Ciao e buonagiornata

  21. :”) Non vorrei aprire un dibattito sugli usi e costumi di alcuni “Addetti alla Sicurezza”.. penso che avrebbe dovuto dipingere di verde l’altro membro della banda, quello che se tira su la testa sono “cazzi” amari per tutti, per farlo vedere al poliziotto.. E se al posto di quella pistola avesse tirato fuori un bel cestino pieno di caramelle??

I commenti sono chiusi.