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botero

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La signora Novella è una donna splendida. 84 anni portati con fierezza. Giallo pannocchia i capelli, labbra rosso acceso da un rossetto perennemente sbavato, due figli che non hanno studiato ma “ cosa vuoi, i soldi li hanno, che importa se sono somari?”. Rimasta vedova giovanissima di un proprietario terriero si è arrotolata le maniche e ha iniziato a gestire il patrimonio lasciatole in eredità. Poi si è data al petrolio o, meglio, ai distributori di benzina. Ne possiede cinque sparpagliati in tutta la provincia. Con queste credenziali andammo a N.Y.C. e, quel pomeriggio, mi trascinò con sé per farle da traduttrice. Negozio di souvenir: occhiali a corona della statua della libertà, palle di vetro con la neve che cade sull’Empire, magliette I (cuore) N.Y.C., pantaloni stars & stripes. Io contratto con i gestori cinesi. “ How much? How much? How much?” Continuo a chiedere per ogni oggetto e, diligentemente, traduco. Dopo la quinta volta la Novella, donna concreta, mi fissa dritto negli occhi ed esordisce: “ Ma qui in America danno tutto omaggio?” La guardo sbalordita. “Tu continui a dire omag omag! Ma da domani prendo la residenza qui e giuro sulla bandiera!”.

Donna benedetta da Dio.