CAZZONE

6a9d09d5eb7d849c2335b2fb25a2f0dc.jpg

Già il primo giorno di lavoro, quando m’indicò la scrivania, capii che non avremmo mai fatto razza. Arrogante, incompetente, borioso, supponente e soprattutto inutile. Si, un uomo inutile per l’azienda. Così lo bollai. Sarà stato il suo modo di tirarsi le sopracciglia perché quando lo guardai mi apparve più somigliante ad un primate che ad un essere umano. Il mio percorso identificativo è iniziato il giorno in cui alla domanda precisa su dove dovevo archiviare una pratica mi  rispose con un suono gutturale. “E’ una giornata storta, non ha voglia di parlare” dedussi,  non dando importanza alla cosa. Poi un lunedì mi accorsi che i fogli che gli passavo li afferrava tra il medio e l’indice  e dunque ipotizzai che l’asse del suo braccio passava tra il secondo e il terzo dito e non tra il primo e il secondo. Da quel giorno ho iniziato a scrutarlo meglio e da quelle mie osservazioni quotidiane cominciai a sospettare di una trasformazione antropomorfica. Piccole cose, certo: un giorno notavo una folta peluria uscirgli dal collo, la settimana dopo i suoi capelli si erano ispessiti e allungati in modo anomalo, il suo naso si stava appiattendo e allargando mentre le sue orecchie si stavano incollando al cranio. Dopo tre mesi iniziò ad annusare i fogli senza più vederli o leggerli. Appollaiato sulla sua sedia presidenziale si divertiva a pigiare sui tasti del telefono ed ad infilarsi le dita dentro al culo per poi annusarsele. Iniziava a farmi schifo ma resistetti alla tentazione di comunicare il cambiamento fisico alla direzione per non creare imbarazzo e nella pausa caffè compravo le arachidi da lanciargli visto che il nostro ufficio era diventato la sua casa. A volte non riuscivo a vederlo per le ridotte dimensioni ma lo percepivo perfettamente . D’altra parte l’odore di selvatico e di cane bagnato che permeavano l’ufficio mi confermavano la sua presenza. Pesava 100 grammi e si era completata la sua trasformazione in microcebo il giorno in cui sventuratamente lo pestai ponendo fine a quella involuzione iniziata il giorno stesso in cui lo avevano assunto come contabile alla Chiquita.