IMPROVVISATA

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– Accidenti agli spigoli!

– Zitto, vuoi che ci sentano?

– Ma se sono andati in ferie? Chi vuoi che ci senta?

– I vicini.

– E sai quanto gliene frega ai vicini? Sai che pensano? Meglio a loro che a noi.

– Zitto e lavora, che non abbiamo tanto tempo.

– Questi sono stati originali. I soldi non li hanno lasciati nel barattolo dello zucchero in cucina, questi sono furbi, li hanno lasciati tra le pagine di un libro. L’hai letto? Sai che quasi quasi mi prendo anche il libro?

– Che libro è?

– “Non siamo più povera gente”. Ottimisti.

– Hai guardato nel cassetto delle mutande? E dentro al cuscino? E sotto il materasso?

– Ma questi sono dei dritti, li’ non li mettono.

– Prendi il lettore DVD e il portatile

– E la tv?

– Lascia, pesa troppo, non va bene con la mia ernia. Solo roba leggera e di valore.

– Ma dove cazzo sono i gioielli?

– Provato nell’ultima camera?

– Carmelo

– Cosa vuoi?

– Carmelo?

– Cazzo, ma possibile che non sai lavorare senza avermi dietro il culo?

– Carmelo?

– Arrivo, ma bada che sia importante.

– Carmelo. E’ importante. Una vecchia bardata come la Madonna del Voto, piena di catenine, anelli, orecchini e con in testa un diadema di rubini mi sta ringhiando contro puntandomi una carabina. Carmelo, secondo me, abbiamo scelto la casa sbagliata.

– Troppo tardi per riparare all’errore vero signora?

– Penso che stasera non saremo puntuali e che lo Sghembo si incazzerà per il nostro ritardo.

– E chi glielo spiega che l’orchestra manca di due elementi?

– Lo leggerà sui giornali domani.

STUNF. STUNF.