TESTAMENTO

1402624359.jpgDire fare baciare lettera testamento. Scegli.

 

 

 

E il tuo destino è lì, su quelle cinque dita che una mano ti mette davanti.

 

 

 

                 

 

 

Riconosco di non essere stato un padre perfetto.

Distratto, assente, infastidito, il più delle volte, dalla vostra presenza.

I soldi no, quelli non ve li ho mai negati, così come le scuole migliori, vacanze all’estero, master stage in aziende importanti. Spero che questo almeno me lo possiate riconoscere.

Certo, le cose cambiarono molto con la morte della mamma. Avevo la valigia in auto alle esequie e un aereo pronto a decollare finita la cerimonia. Ma sapevo di lasciarvi in ottime mani, quelle di mia sorella che ha passato il resto della vita ad occuparsi di voi al posto mio. Forse Anna aveva un carattere un po’ spigoloso ma sono certo che avete capito e perdonato certe sue asprezze. Al raggiungimento dei vostri diciotto anni ho smesso di mantenervi ritenendo il mio compito finito. Vi ho educato, cresciuto,  istruito fino alla maggiore età, era tempo che ognuna di voi percorresse la sua strada ma ho continuato a seguirvi a distanza.

Camilla finito il liceo ha iniziato a lavorare come barista in un disco pub, Azzurra lavora in un parco acquatico, le gemelle raccolgono meloni come stagionali in estate e insegnano ai sordomuti in inverno.

Sono talmente soddisfatto delle mie piccole donne che ritengo superfluo lasciarvi parte del mio capitale per cui, fin da ora, vi comunico che spenderò fino all’ultimo centesimo.

Quella troia di vostra madre mi ha tradito con, seguendo esattamente la cronologia delle sue corna, l’uomo che ci riforniva di acqua liquori e vino, con il ragazzo che ogni estate veniva a pulire la piscina, con il fattore che seguiva le mie proprietà agricole. Fortuna che il cancro la portò via giovane o mi sarei trovato con una squadra di pallavolo femminile da mantenere.

La devo però ringraziare per non aver concepito maschi. Se pur inconsciamente sapeva che sarebbe stato eccessivo che si perpetuasse il mio cognome.

Qualcuno ve lo doveva dire che siete delle bastarde, che non c’è una goccia del mio sangue nelle vostre vene e questo era compito mio.

Buona fortuna.