INELUTTABILITA’

BOTERO DONNA ENO NUDO

Si, sono una stronza e allora?
Se ti vuoi sedere sposta da quella sedia i vestiti. Buttali pure a terra ma non chiedermi ne’ di alzarmi, ne’ di pulire. Si, c’è odore di stantio. No, non aprire la finestre, mi basta poco per ammalarmi. Sono una immunodeficiente. 
No, non la spengo.
Fregatene, se non ti va bene sparisci, non ti ho chiamata io.
E poi sbrigati che mi stanco subito.
Qual è il problema?
Ho contagiato te? No, quindi fatti i cazzi tuoi.
Credi che quello che mi ha lacerato la vena si sia preoccupato?  Magari manco lo sapeva che era contagiato.
Credi davvero che riesca a preoccuparmi se tuo figlio adesso è in un letto d’ospedale?
Era adulto e maggiorenne quando è venuto a letto con me e visto che lo vuoi sapere non era neppure un grande scopatore il tuo bambino. Veniva dopo due colpi e si vergognava. Piangeva. E’ stato lui a propormelo ” facciamolo senza preservativo e vedrai che duro di più” Ho provato, giuro che ho provato a sconsigliarlo, ma è un testardo, lo dovresti sapere meglio di me e allora, “scopami senza protezione”, non è più un problema mio.
Lo abbiamo fatto sul sedile posteriore della mia macchina quella volta e ancora una volta l’emozione l’ha fregato. Due colpi ed era fatta. Basta poco, vero, per prendersi il contagio. Quasi tutti i miei amici sono morti così, quasi tutti soli, la merda attorno al culo e le piaghe sul viso. Il prete dell’ospedale li benediva con la mascherina sul viso e i guanti infilati nelle mani.
Avevo solo voglia di sentirmi amata, di illudermi che potevo vivere, che era solo un incubo.
No, signora, non si metta a piangermi davanti.
No, signora, non provo ne’ vergogna, ne’ pietà.
No, signora, non lo amavo.
Ma a lui non ho mai chiesto soldi.