MATRIMONIO

I SETTE SACRAMENTI

MATRIMONIO

Era 2 agosto, un caldo che ti sudavano i gomiti, le 16 esatte e io lo aspettavo davanti al sagrato.
Il trucco delle donne si stava liquefacendo come la cellulite dell’Ivana inguainata in una pancera color pelle da cui trasbordava l’eccedenza di anni di stravizi culinari. C’era ilcuginoprete, quello intellettuale, che disquisiva di Raztinger con la Venere oramai persa nei suoi occhi azzurri. Sotto l’olmo, lozioPiero si arrotolava una sigaretta e bestemmiava perché gli era stata imposta la cravatta. Miamadre col cappello a tesa larga che la faceva assomigliare ad un finferlo si aggiustava i guanti di rete comprati per l’occasione per nascondere le macchie scure sulla pelle e la sessantennale mancanza di una manicure. Miopadre era già seduto sul banco in prima fila e rileggeva per la dodicesima volta il canto 35 “ Noi vogliam Dio che è nostro Padre, noi vogliam Dio che è nostro re”. Arrivò provvidenzialmente Laerte il gobbo col carretto delle bibite e dei gelati e quel giorno incassò più di quella volta in cui si disputò la partita tra geometri comunali sposati e catechisti Anspi brufolosi.
Quando con molta delicatezza il campanaro mi si avvicinò ricordandomi che dopo di noi alle 17 in punto sarebbe arrivato il feretro di Fernando “sucon “ ma dai, “quel cal stava al maron salvadag” ero già tirata come la corda di un violino pronta a tornarmene a casa mia quando lo vidi arrivare a piedi, in un lago di sudore, con la faccia paonazza e il suo cane bastardo che gli scodinzolava intorno. Non volli neppure sapere il motivo del ritardo, gettai la cicca della sigaretta per terra e lo scaraventai sulla pedana rossa che portava all’altare con una pedata sul culo seguendolo a tre passi di distanza, col cane che mi si era attaccato alla gamba destra col chiaro intento di fecondarmi.
Il grido mi uscì secco rimbombando fino a ricorrersi sulle pareti della vecchia chiesa di campagna: erano iniziate le doglie.
Leggemmo le formule sull’ambulanza della croce blu mentre il cuginoprete si copriva gli occhi, e mentre io ripetevo come un tanta: “il respiro mi respira” come mi avevano insegnato al corso, ci benedisse gli anelli. Il mio non entrò perché mi si erano gonfiate le dita dallo sforzo, ma mi uscirono due gemelli che alle nostre nozze d’oro ci ripudiarono e chiesero asilo politico all’ambasciata nicaraguese. Fallimmo come genitori ma non infrangemmo mai il sacramento impartitoci quel 2 di Agosto.
La diocesi ci regalò una visita a Roma comprensiva di visita alle sale Vaticane con udienza alla sala Nervi.
Fu il nostro primo viaggio di nozze.

MATRIMONIO SECONDO:
PALOMBELLA
DIDONE
CAPRICCIO
SETTE
ALE
SOFIA
ILIA
SOFT
MARINA
UOMO
AVALON
FILO
PASSION
VITO
CHANGE
KI
DOC
ANGELO
CRISALIDE
STRIDER
KARAMELLA
BOTTEGAIO
LIMONE
FAME
PARENTESI

MATRIMONIOultima modifica: 2004-04-22T05:12:48+02:00da notimetolose@v
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42 pensieri su “MATRIMONIO

  1. Ciao Noti, passo solo per un saluto. Già sveglio in piena notte per preparare valige. Si, valige. Troverò ancora freddo e devo portare maglioni, giacche a vento e tutto il kit semi-invernale. Che palle. Poi mi dimentico sempre di portare qualcosa di leggero per quando rientro a metà maggio. Generalmente in tassi, col caldo romano, sembra un bagno turco. Lo sciroppo d’acero che porto per doni vari si scalda a puntino pronto per le crepes e le aragoste, giunte ancora vive, se non seguestrate con larghi sorrisi e malcelata pregustazione alla dogana, emettono l’ultimo sospiro diventando anzitempo rosse dall’orrore. Il tassista non comprende il mio nervosismo ed alza il prezzo fiutando carichi proibiti. Ti sei sposata il 2 agosto? Io il 12 agosto. Mai più d’agosto giurai, infatti la seconda volta fu il 30 settembre. Mai più neanche a settembre, giurai. Ora, per sicurezza, ho riformato i calendari sparsi per casa, cancellato quà e là e festeggio Natale il 298 settembre.
    Mi accorgo di essermi dilungato, direi “posterizzato “. Un salutone, Skipper

  2. Grande! Bellissimo racconto Noti, mi hai fatto morire,
    le cattiveinclinaz ioni si prostrano ai tuoi piedi…
    ANCHE SE DUBITO CHE TU SIA SPOSATA VECCHIA ZITELLA ACIDA
    E CICCIONA…

  3. ahhhhhhhhhhhhhh hhh e io che continuo a credere in quella cavolo di frase “E vissero felici e contenti”.. e va bene e va bene, inizierò a cancellare con il bianchetto l’ultima riga delle favole 🙂 Ah, mondo crudele!

  4. Eri disposta pure a una sveltina?????? Azzzzz…. ehm… non si potrebbe fare per stasera? O domani? ahahahah… Apppproposito.. . ma spendete davvero tanto per una serata galante? Mi sa che il mio protagonista avrà meno dubbi sulle donne e più certezze sul matrimonio. Eh si… credo che non ci penserà proprio. Quei soldi non li guadagna nemmeno in un mese!!… Grazie cara Giò, sia per i complimenti che per la tua enorme simpatia.

  5. “quel cal stava al maron salvadag” Conosco questo slang basso ferrarese… sei forse di queste parti???? Baci, Silia.

  6. ho assistito anche a matrimoni peggiori, verso la fine di uno (di parenti hiihhiihi) il padre dello sposo se ne esce con un “il matrimonio si puo’ anche annullare perche’ non e’ stato ancora consumato!” la sposa che piangeva come una pazza lo sposo che urlava cose irripetibili al compare, una specie di tragedia.

  7. gemelli che chiedono asilo all’ambasciata del nicaragua…… ma poveracci….. assolutamente meglio restare con voi….. chi poteva fornirgli un matrimonio così variegato?

  8. Le aveva detto che non poteva in quelle condizioni che la rendevano donna tanto interessante sopportare lo stress del matrimonio, ma lei non aveva voluto cambiare idea, ormai le partecipazioni erano state mandate, i regali acquistati, il pranzo fissato e la zia Lina al 18 non sarebbe arrivata. Non era colpa sua, poi, il dolce sogno d’ anima, che sempre piu’ spesso chiamava maledetto fardello, lo avevano amato insieme, quindi ormai mancava l’ imprimatur, dovesse essere anche Don della Mancia a darlo. Sempre di un don si trattava, anche se quei giochi con i mulini non erano poi da sanissimi, sempre don era. Quando nel mezzo della cerimonia si mise a toccarsi la pancia, seppe che la tragedia era iniziata. La zia Lina non sarebbe arrivata al 17, forse nemmeno alle 17. Comunque cio’ che premeva oltre a lei, era lui e il tempo. Padre sandro recito’ qualcosa come 700 parole al secondo, tante bastarono prima dell’ arrivo dell’ ambulanza. La vedeva la dolce stella del cielo mentre creava un’ altra meraviglia, rifulgeva di luce, e di odio verso cio’ che lui portava orgoglioso nei pantaloni, comunque se avesse continuato a stringere urlando, non ci sarebbe stato piu’ alcun problema. Nemmeno l’ orgoglio se e’ per questo. Quando vide il testino di lui uscire senti’ la gioia di essere padre forse per l’ ultima volta….un inchino signora di laerte, riesci sempre a farti da controcanto, lungo e tedioso, ma come si fa’ a resistere dimmi come….

  9. Noti sei simpatica e mi hai fatto sorridere; però io non ho molto tempo per scrivere, la mia vita è quella di un Wanderer, e quando lo faccio (come ho già spiegato a “Il canto del cigno” mesi addietro) devo avere qualcosa da dire possibilmente condivisibile con altri, e poi come dici tu io non mi prendo per niente sul serio quindi il mio blog è soltanto un piccolo affresco di immagini e pensieri il più delle volte migrazioni dalla mia Moleskine così come scritto nel cappello del blog. In effetti sono più un visitatore di Blog che non scrittore, qualcuno è più interessante di altri e su quelli mi soffermo (il tuo è un esempio). Devo dire che il blog mi serve anche per testare una sorta di poetica che sto applicando a una serie di lavori fotografici che traggono ispirazione dalla pittura, dalla poesia e dalla musica, in sintesi il mio blog è una “CAVIA” non una “chiavica”. Un saluto dal tuo SFATICATO.
    P.S. In compenso ti vengo a trovare spesso.

  10. Beh, un meritato, anche se tardivo viaggio di nozze, non credi. Forse un po’ troppo”…esot ico!”. sempre deliziosa nel tuo raccontare. Buonanotte, mia cara.

  11. …Sorma(mia sorella) quando si sposò, poiché era già incinta, non potette indossare il classico vestito bianco candido, allora, negli anni settanta, il cattolicismo era meno( molto meno) tollerante. Quando fu girato il film “Divorzio all’italiana”, capitava di vedere “Dame bianche” in carcere e campioni ciclistici multati per lo stesso “reato” di adulterio. Allora, l’unico modo per “separarsi” era abbandonare la vita, volente o nolente. Ora i preti non guardano più questi “dettagli”, non perché sono diventati tutti angioletti…Ti bacio, mia Ninfa, SMACK! by Mario

  12. Buongiorno piccola blasfema dissacratrice, adesso hai finito con i sacramenti? Pentiti e recita 100 pater ave e gloria, più dieci rosari in ginocchio e ad alta voce. La pena della fustigazione sarà sospesa con la condizionale, ma non ti venga in mente di rivisitare tutta la dottrina cattolica. – Amen.

  13. RE: richiesta bonifico bancario, ottempero a quanto richiesto ed allego
    numero carta di credito Diners Club 3820 402289 1105, si trattenga quanto
    crede, l’arte non ha prezzo, ed eventualmente potremo contrattare prezzo di prestazioni accessorie, quali attività di meretrice, adescatrice ecc. ecc.
    Cordiali saluti.

  14. Ops dimenticavo il tuo commento al mio post “Matrimoni”: cavoli…. il risveglio è stato scioccante, il problema, adesso, è levarsi di torno la realtà!!!! Ri-baci, Silia

  15. io sono squilibrata in tutto, figurati in politica! Comunque non puoi negare che il sogno di uguaglianza sia encomiabile, poi, che si sia fatto di tutto e di piu’ in nome del comunismo, questa e’ un’altra storia e un altro fallimento umano.

  16. Direi che con questo matrimonio particolare si avvicina di nuovo al battesimo, dando vita ad una circolare sacramentale di piacevole lettura. I miei saluti. Il bloggologo

  17. Ciao Maria, se avessi avuto una maestra( e donna) come te, sono sicuro, i miei errori ( nella vita) sui congiuntivi non li avrei mai e poi mai fatti. Comunque, te l’ho già detto, negli scritti non fermarti solo al “bello stile” e alla forma grammaticale corretta. Tu nei fine settimana ripassati la differenza “simbolica” tra l’indossare un candido abito da sposa e un abito color rosa pallido. Il demonio fa le pentole( a pressione), le donne il coperchio ed io accendo il FUOCO con loro dentro. Smack! P.S. Per il mestiere del barman non occorrono i congiuntivi, ma una buona fascia per il mal di reni…

  18. E’ vero, ci sono cose che mai vorresti fare. ma poi le fai. perchè sai che sono quelle giuste, perchè sai che così si comporta chi crede nelle persone e ne ricavi almeno un pò di consolazione. Credo che al di là di ogni altra cosa, in pochi qui sopra abbiamo imparato a considerarci persone e non nik o commento. Grazie a te Noti, per esserci e per aver capito, ti abbraccio.

  19. Con il mio pennino color seppia potrei farti un bel…ritratto mentre leggi distesa sul letto. Quando poi tu, vedendolo, mi dirai “ mi hai lasciato un segno indelebile” io ti risponderò “ posso sbagliare i congiuntivi ma in compenso conosco molto bene l’anatomia artistica , tanto da essere capace di entrare in maniera indelebile dentro il soggetto”. E tu, mia cara Maria, sei propio un bel soggetto!

  20. Aiuto! A quale pena dovrò piegarmi per avere il tuo perdono??? Resto in attesa e nel mentre ti mando un grande bacio (non xk sono ruffiana ma xk sento la tua anima) Ciao, Silia

  21. È stato demolito un mito: hanno trovato una stele più antica della famosa “Rosetta”. In questa pietra è raffigurata una figlia-moglie di Ramesse: NOTAIMTULUS!!! Ora, il professor Christian Tietze sta cercando le sue piramidi, possibilmente prima che cadino come meteore…RIDO! !!

  22. Grazie amore mio, i tuoi appunti con il lapis blu mi invogliano a migliorare le mie “coniugazioni ” nel mio rapporto con te. Comunque, o che ti dica “prima che cadano” o “prima che cadino”, spero ti sia arrivato il messaggio. Se no provo a dirtelo citando il “Magnifico”: ” …chi vuol esser lieto sia , di doman non v’è certezza”. Ora vado a dormire, domattina devo dare la sveglia alla Mypassion…Ti sbaciucchio. Mario. P.S. Eventualmente non ti arriva, il messaggio, ti posso fare un disegnino…

  23. Nottambula? Sei ancora sveglia?…Mi fa piacere che il mio messaggio ti sia arrivato. Comunque usare il mio pennello a “lingua di bue” non è mai una fatica se lo uso per te, mia meravigliosa musa ispiratrice. Le tue lezioni sulle coniugazioni mi appassionano così tanto che passerei notti intere a ripassarle sul tuo talamo. Quelle tracce del passaggio a Qunram non erano i resti di Notaimtulus ma nientepopòdimen oche di Maria di Magdala….Ora ti saluto con uno…SMACK! Devo dare la sveglia alla MyPassion….

  24. Matrimonio secondo Hamal:A Natale il suo datore di lavoro gli dava persino 800.000 Lire ad arrotondare lo stipendio, ma sempre con assegno intelligentemen te consegnato il venerdi’ dopo la chiusura delle banche.Lei invece, da privilegiata dipendente statale aveva i suoi due stipendi (dodicesima e tredisema) gia’ dal 17 Dicembre!!Decis ero cosi’ di sposarsi il 23, poco prima di Natale.Data insolita, le persone “normali” si sposerebbero in primavera, no?Era un sabato quel 23, un sabato di mercato.Il bancone dei pesciolini rossi vicino alla chiesetta moderna (caserma direi), erano una allegoria della prigionia di ogni matrimonio che si rispetti.I pesci freschi invece esalavano, esalavano!Lei in un forzato tailleur beige chiaro chiaro e lui in un vestito girgio-perla forzatamente “su misura” (taglia forte direbbero i piu’ educati).La Fiesta marrone nemmeno addobbata.Lui era solo, solo con il suo sbaglio, lei aveva almeno la mamma ed il papa’ quasi conciati a festa.I testimoni, ed un’ amica nemmeno invitata, il parroco e…nessun altro.Tutto qui.Breve cerimonia, orchidea bianca nelle mani di lei,e poi saluti e baci sul sagrato di cemento grezzo.La Fiesta, nemmeno dopo dieci minuti si mette a fumare, e via da un elettrauto a far mettere a posto il guasto, incrociando le dita.Poi, Gaeta ed il suo mare invernale. Uno champagne e dei fiori, lui ha sempre avuto grandi idee. Amore, e veloce rientro prima di Capodanno. La scusa era che a lei mancava la sua famiglia, in verita’ erano finite le risorse.Persero molti falsi amici che credettero di non esser stati invitati alle nozze, trovarono motivo di orgoglio per questo matrimonio cosi’ fuori dai canoni ammuffiti e falsi.Almeno risparmiarono i soldi e la sofferenza delle scarpe troppo strette e degli interminabili trenini al ristorante.Mang iarono i loro panini ed il panettone.Oggi non stanno insieme, e’ passato troppo tempo.Troppo.

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