Mi seguiva come un’ombra. Io uscivo da scuola e lui era appoggiato al muro di fronte. Io andavo al cinema e lui era una fila dietro la mia. Se prendevo l’autobus lui lo seguiva con la macchina fermandosi alle fermate passeggieri. Mi amava. Aveva rinunciato a parlare con me dopo la vivace discussione che avemmo sulla sua macchina e da allora si limitava a seguirmi ogni giorno ogni notte senza dirmi niente. Quando speravo di averlo seminato con stratagemmi infantili, mi giravo a me lo ritrovavo di fronte. Poi mi fotografava. 100, 1000 scatti e se all’inizio mi divertivo a mettermi in posa col passare del tempo i sorrisi si trasformarono in espressioni prima infastidite poi cupe ed infine preoccupate. Riuscii a recuperare 35 foto scattatemi mentre addobbavo di festoni una stanza per una festa. Era irritante sapere che la gonna a quadretti rossa modello tovaglia trattoria sarebbe finita in mano ai posteri.In quei 35 scatti c’è tutta la sequenza del cambiamento d’umore di una persona che intuisce che l’ossessione sta diventando molesta. E poi taceva. Mi guardava e taceva. Scattava le foto e taceva. Mi pedinava e taceva. Quel suo silenzio, nel tempo, era diventato ingombrante al punto che tutti se ne accorsero e lui iniziò coi camuffamenti. Cosa puoi fare ad un uomo che ti ama fino all’ossessione, che soffre silenziosamente e dimagrisce e poi ingrassa e poi dimagrisce per un amore che respinge, che ti segue come un’ombra, come un cane?
Puoi attraversare la strada in fretta, sfiorando quella macchina che invece non riesce a schivare la bestia e la sfrittella sull’asfalto.
E’ quello che è successo alla mia ombra
..caspita, una brutta fine quella della tua ombra,..però se bisogna essere sinceri…se l’è cercata..
Grazie, non avevo capito che era di la su splinder. Ti devi preoccupare? E io mi devo preoccupare? Mi preoccupo se tu ti preoccupi, vorrei piuttosto farti sorridere. Devo avere la grazia di un elefante in una casa di bambole.
…ho mancato infiniti appuntamenti, …per mille volte non ho visto l’amore, …ma ogni volta e’ stata importante perchè mi ha fatto capire: ora forse ho imparato ad amare. Grazie per essere passata. Un piccolo quesito sul tuo post: lo sai che l’ombra e’ imparentata con la nostra anima, …non e’ che per caso anche lei e’ rimasta sfrittellata..
Ciao Realgar
ok, ok, non si risponde ad una domanda con un’altra domanda. piccola
povero tizio. Ma sei proprio così amabile? Io faccio una fatica boia a tenermeli col carattere che ho! L’attuale un giorno lo fanno santo.
Ogni tanto mi preoccupi. Meno male che io lavoro per la CIA e sono pure una doppiogiochista . So’ protetta, io.
…da che macchina ti sei fatta sfiorare?…non certo una Ferrari credo…magari un ferrovecchio per farlo schiattare…
Non c’è che dire…sei più bastarda di me!
artista1969
A 18 anni P. perse letteralmente la testa per me. gli ultimi tempi del nostro, anzi suo amore, gliela davo raramente e questo forse alimentava ancor di più il suo desiderio morboso.la goccia che fece traboccare il vaso fu quella volta che mi accorsi che mi spiava dal buco della serratura; ero in bagno, stavo ..bè, senza eufemismi, CAGANDO e lui mi spiava!!! interruppi lo STRONZO a metà e questo segnò la sua fine.
lo lasciai con la leggerezza di quando scarti una caramella, (bei tempi…) e fu allora che lui divenne la mia ombra. me lo trovavo ovunque, sbucava dal nulla questo essere beffeggiato da me e dalle mie amiche con tanto di risatine e indici puntati; e lui una volta scoperto cercava pietosamente di rincorrermi, di agguantarmi, di parlarmi. gli diedi udienza solo una volta, forse per sfinimento, non ricordo. venne puntuale alle 4 del pomeriggio a casa mia, gli aprì mia mamma con l’occhio in lacrime e con fare complice lo abbracciò dicendogli di quanto fossi cattiva, senza cuore, ingrata…concl use ribadendo che avevo sempre avuto un brutto carattere. io, la principessa, l’oggetto del desiderio;lo accolsi in soggiorno. io con la faccia scocciata, lui col vassoio di bignè al cioccolato, quelli di quella pasticceria che mi piacevano tanto! scartai indifferentemen te l’involucro e mentre mi abbuffavo di dolcetti, lui piangendo mi augurò di soffrire tanto quanto soffriva lui……..caro P. pagato con interessi, contento?accide nti a te e alle tue maledizioni!