COLORI

Colonna sonora di Stefano Benni

Bach giardini di Versailles
Mingus la mattina a Venezia
I Beatles la finestra del liceo
Lou Reed le botte con la polizia
I King Crimson una donna
E’ necessario che spieghi?

Vivaldi un campeggio in Spagna
Archie Sheep i miei amici arrabbiati
Rolling Stones voglia di scopare
Dalla i colli in macchina
Joe Cocker il mio ospedale
A voi non è mai capitato?

Ciajkovskij gioventù e pugnette
Coltrane la pioggia a Reggio
Verdi mio zio cacciatore
Brel la mia stanza a Parigi
e Mama Bea un’altra donna
E mentre scrivo ascolto
Brahms. E voi? Avete
una colonna musicale
per la vostra vita
a colori?

COLORIultima modifica: 2003-09-29T04:41:00+02:00da notimetolose@v
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17 pensieri su “COLORI

  1. Un giochino simile lo facevamo a scuola con i titoli dei films cercando di farne dei veri e propri ritratti dei compagni di allora, ma questo è un evoluzione raffinata come sempre quando è opera tua…dura la vita…e ti aspetto quando sari arriva dove son io, altri 30?

  2. ok, c’è anke l’intento d far ridere…xò cn me nn ha funzionato. nn t ho criticata, ciò ke hai scritto nn m piace, può capitare…ho solo detto ciò ke pensavo senza xò volerti offendere. ok? scusa se ho lasciato fraintendere. ciao *sofficina*

  3. Ne avevo uno che sapeva solo divertirmi…pe r un pò..poi alla lunga.. non puoi sempre e solo ridere… la vita è una barzelletta di cose tremendamente lugubri e devi anche pensare a ristrutturare e a costruire, anche se vorresti solo ridere.. ridere..ridere. ..

  4. senti questa: Mario vince la lotteria di Carnevale da un milione di euro. Corre a casa e urlando di gioia e dice alla moglie: “Franca, Franca, ho vinto la lotteria, prepara le valigie”. E la moglie Franca gli dice: “Bravo amore mio, che ci metto dentro le valigie?” E Mario: “Quello che vuoi, basta che non ritorni più!”

  5. il silenzio! Dopo tutto il fracasso che sento in fabbrica, qui voglio solo silenzio! Piaciuta la foto leggermete osee? ehhehehhe ne ho anche qualcuna col pisellino al vento del mio frato wally, ma essendo intirizzito e svergognino, non e’ gran che’, ci vuol la lente, quindi te lo risparmio. Belle fave le ho potute spiare sul sito di morningwood. Lì si che si ragiona!

  6. “Io e la musica” è un po’ come “io e la matematica”. Una volta ho detto a un mio amico: “Questa la conosco, sì. È The wall, dei Rolling Stones”. Della serie “senza speranza”. Però coi colori me la cavo. Va bene uguaglio?

  7. questa giornata ha un colore grigio, per ravvivarne i colori passo a salutare tutti, chisà che nonriesca trovare un pò di giallo canarno…

  8. Il cavolo basta cuocerlo nella pentola a pressione, poi la apri sul balcone ed l’odore è scongiurato. Però è un pò come quando caghi e tiri l’acqua dopo ogni stronzo che fai. Il cavolo è cavolo sempre. Musica sempre, non riesco a farne a meno.

  9. E’ “Venere” di Carmen Consoli. Il testo, se hai pazienza a leggerlo, mi sembra pari pari al tuo racconto. (vado a memoria, quindi non so se ricordo giusto) “Fortunatament e ho ancora il buon senso di mettermi in discussione e faccio volentieri a meno dei tuoi manuali sull’autostima . Fortunatamente da giorni è finita la lenta agonia dei tuoi fiori, sto ancora rimettendo la nostra ultima cena romantica. triste annoiata e asciutta sarei la tua venere storpia triste annoiata e asciutta sarei un’inutile preda vedrai, vedrai che alla fineuno squallido grazie lo avrai, lo avraiquel sorriso di circostanza vedrai. Fortunatamente ho sempre il difetto di prendermi poco sul serio e faccio volentieri a meno
    del tuo sesso pratico e del successo ntriste, annoiata e asciutta io sarei la tua venere storpia sarei un’inutile preda. vedrai, vedrai che alla fine
    uno squallido grazie lo avrai, lo avrai quel sorriso di circostanza vedrai … vedrai che alla fine uno squallido grazie lo avrai lo avrai quel sorriso di circostanza vedrai. porto ancora addosso il fumo delle tue parole ed è l’unica cosa che mi hai lasciato.” :)Sara

  10. Ti leggo con assiduità ed entusiasmo da parecchio tempo ormai. Apprezzo ciò che scrivi e come lo scrivi. Mi sono emozionato davanti ad alcune tue pagine. Ho sorriso a volte. Mi sono infervorato altre, perchè so cosa significa attendere appesi ad un filo sottile che non si spezza ma che non diventa nemmeno fune sicura, che non ci dà, in un modo o nell’altro, la libertà.
    Tuttavia è il primo commento che pubblico. Ed ho, credo, un buon motivo per farlo ora. Vedo una fissità notevole nella scelta dei soggetti per i tuoi scritti. Insomma, Lui è sempre lì, inamovibile come il sole o come la bocca dell’inferno. Per carità, nulla in contrario. Il blog, come la vita, sono tuoi. Io mi limito a leggere e a goderne. E ad osservare a lungo, prima di parlare.
    Quindi ti dico che tu di tempo da perdere ne hai molto più di parecchio. Sei ricca di talento. Ma devi essere ben più ricca di tempo, per concederti il lusso di spendere (e non ho detto sprecare) tanto del tuo talento sensibile per una persona così controversa, lungo un periodo così esteso e prezioso (perchè il tempo è un bene sempre prezioso).
    E dunque, concludendo, che vorrà mai dire questo giullare insolente che si fa vivo così all’improvviso alla tua corte?
    Due cose.
    1) Se il tuo sentimento per Lui è una stella così fulgida da far perdere consistenza ai suoi limiti di essere umano, allora forse è necessario cambiare il tuo nome in TimeToUse, perchè sei tu a scegliere come usare il tuo tempo, che dunque non è perso.
    2) Al contrario, se ritieni che il nome NoTimeToLose ti si addica davvero, allora forse è necessario spiegare le tue 3 vele, Vita, Tempo e Talento, ad un vento nuovo, verso una rotta nuova. Altrimenti, il sole impietoso e la salsedine salmastra di questa bonaccia finiranno per ridurle a brandelli.

    Bene, o Mia Signora,
    concludo così il mio intermezzo impertinente,
    in rima Vi saluto ora
    e resto fermo sotto l’occhio ilare della gente.

    Senza malizia Vostro

    Davide, Giullar di Corte hawksoul@atlant ide.it

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