ERRORE

Accettai quell’invito per noia e per l’insistenza dei miei che mi volevano accasata. Lui si presentò alle sette di mattina, come da accordi e già l’alzataccia mi aveva provocato una irritabilità che durante il resto della giornata potè solo peggiorare. Si presentò con una giacca verde che ho ancora negli occhi, il viso sbarbato di fresco e ciuffi di peli che gli uscivano disordinatamente dalle orecchie e dalla maglietta bianca, spandendo intorno l’odore inconfondibile dell’Axe-Uomo. Salimmo in macchina presumo lavata per l’occasione perché puzzava in modo insopportabile di arbre magique alla fragola che unito al suo deodorante mi provocò un conato che subito trattenni per deferenza e buona educazione. Chiaramente non fumava e non sopportava l’odore della sigaretta che avrei volentieri acceso se non altro per profanare quegli odori da profumeria Avon. Chiaramente iniziò a chiacchierare senza prendere fiato per tutti i 70 km che ci separavano dalla meta che aveva fissato. E chiaramente era uno di quelli che non fermerebbe la macchina per una sosta in autogrill neppure sotto minaccia di lasciar liber sfogo a ogni flatulenza del corpo. I miei grugniti non scoraggiarono la sua euforia quando arrivammo in zona fiera. Fu solo allora che mi resi conto che mi aveva portato all’esposizione annuale dell’edilizia: aveva avuto i biglietti d’ingresso omaggio. Lo seguii catatonica nei vari padiglioni e tra coimbentazioni, isolanti da solaio, tetti fotovoltarici e pitture antimuffa, mi dissolsi per sempre un gruppo di muratori calabresi.

ERROREultima modifica: 2003-09-27T15:55:00+02:00da notimetolose@v
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16 pensieri su “ERRORE

  1. Hahahahhahahha! !!!!!Vuoi mettere un muratore e pergiunta calabrese..lo sai che i muratori sono stati riconosciuti i migliori amanti e non ti racconto per cosa sono famosi i calabresi..ok lo dico: per averlo più imponente d’Italia:) smak smak come ti capisco:)))))

  2. Bella storia!! Anche io odio l’odore dell’abre-magi que.. sopratutto quello ai gusti di frutta più disparati.. Io direi che però non dovresti lamentarti per via della pulizia occasionale della macchina.. c’è chi dell’igiene se ne frega altamente anche nelle occasioni importanti (per lui probabile occasione della vita!!).. in bocca al lupo per la prox!!

  3. Tutta la prima parte provoca disgusto, vero. Già dalla giacca verde. E i peli nelle orecchie! Avrà avuto anche i peli sulle spalle e sulla schiena, sicuro. Mi vengono i brividi. Poi sei bravissima a catapultare una situazione in cui si percepisce disagio vero nel ridicolo. La domanda è: com’era alla fine la fiera dell’edilizia? Non ne ho mai viste e non mi sembra male. Ma ci sono anche tutti i tipi di pitture o attrezzi affascinanti come trapani, pialle? Insomma, com’è? quando la fanno? dove? è difficile avere biglietti? ciao

  4. ahhahahhaha! Non e’ che quella volta hai visto quattro strampalati di Belluno? C’era anche il mio caro convivio edile. E confermo, a letto valgono molto di piu’ di qualunque altra categoria. Ne lungo ch’avanzi, ne grosso che turi ma duro che DURIIIIIIIIIIII IIIIIIIIIIIIIIII I

  5. Ma dai…. non me lo dire….vuoi mettere l’axe e l’arbre magique??? Tutto un programma no??? Però avresti potuto chiedere il telefono ai muratori calabresi, caso mai qualche amica bloggers avesse voglia di fiera… hai visto mai?

  6. Ah a proposito, credo amerei quell’uomo che avrebbe il coraggio di allevare tacchini in Papuasia, si ne varrebbe la pena

  7. Mamma mia! Ma gli uomini li cerchi col lanternino, tu? Il tuo racconto mi evoca la frase di una canzone:”..por to ancora addosso il fumo delle tue parole ed è l’unica cosa che mi hai lasciato.” :)Sara

  8. cara noti, dopo essere stata con-turbata dai profumi assortiti del tuo post, sono stata aggredita da perniciosi ricordi Avon. Un’amica di mia madre piombava come una falchetta dopo mangiato, valigetta-munit a.
    Per liberarcene in tempi onesti si comprava sempre qualcosa. ‘na volta mia mamma comprò una cremina profumata che di nome faceva “unforgettable “: un nome, un programma. te lo dico io che era indimenticabile : ti seguiva come un’ombra, ti lavavi e risorgeva come lazzaro, dolcestopposa.. ..indimenticabil e…Perchè non lavori sui nomi dei profumi avon? dentro ogni nome si rannicchia una storia e tu, che sei una incantatrice di serpenti, sei capacissima di farla uscire. bacio grande
    (colfavoredelle tenebre)

  9. ciao No time, ma dimmi tu che altro può succederti…ma li prendi al museo delle cere certi esemplari? che augurarti? fammi sapere e presto saprai, se c’è una cosa che per te posso fare, mi chiamano strega, e non confondermi con altre, io son quella vera, notte…sono ancora al lavoro….

  10. …oddio…deve ‘essere stata una giornata orribile..ke ci va a fare una donna all’esposizion e annuale dell’edilizia. ..alle sette del mattino per di +!!!!!!!!!!!..a aah gli uomini, è una specie ke ancora nn riesco a comprendere…f orse perkè sono ancpra troppo piccola o non c’è proprio speranza????

  11. Accettai quell’invito, evitando un doppio omicidio, quello di mia mamma e dell’altra signora altrettanto petulante: sareste una splendida coppia, suo figlio è veramente a modo, sua figlia è splendida. Proposi un orario assurdo: le sette di mattina. Incredibilmente lei accettò. Stavo per uscire con una disperata? Indossai quella giacca che mia mamma mi aveva regalato e che era sempre rimasta a casa sua, riposta bene nel suo armadio che profumava di oleandro. Lei mi aveva rovinato la giornata ed era giusto che lei scegliesse l’abito per l’esecuzione. Non vorrai portarla in moto? Mi disse come se fosse un peccato mortale e mi prestò la macchina di papà, quella macchina che da quando era morto era ferma in garage. Sette mesi ormai.
    Arrivai, giardinetto perfetto, porta perfetta. Lei salì in macchina, pettinata, truccata, olezzata. Era troppo precisa, probabilmente aveva un questionario con le domande da pormi per tutto il viaggio. Feci settanta chilometri il più velocemente possibile: se proprio tortura doveva essere che fosse rapida, almeno. Il silenzio mi sembrava imbarazzante, per questo iniziai a parlare di qualsiasi cosa. Accidenti, era lì che ascoltava estasiasta, stavo rendendomi interessante non rendendomene conto. Dovevo trovare una via d’uscita: le dissi che avevo due biglietti per l’esposizione dell’edilizia. Chi avrebbe mai voluto parlare di materiali di risulta, canaline in rame e accaio e nastri catramati a quell’ora della mattina? Lei. Entrai nel bagno degli uomini e mi fumai una sigaretta di nascosto. ilbalconcino ironico.

  12. La tua capacità di associare immagini boteriane ai testi del post, è curiosa. Ti faccio una domanda come farebbe un intervistatore vero a una star: prima scegli l’immagine, te la giri tra le mani, la studi, aspetti che evochi qualcosa in te e poi giù a scrivere, oppure prima scrivi e aspetti che Botero trovi l’idea giusta da associare alle tue parole? Ad esempio in questo post che sto commentando è incredibile la somiglianza tra il personaggio che uno s’immagina leggendo e l’uomo del quadro. Insomma notimetolose, qual è il tuo segreto?

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