ACCOMPAGNAMENTO

 

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Stare insieme a me so che è faticoso.
Devi sempre essere pronto ad afferrarmi mentre scappo, mi devi legare per costringermi a parlare di cosa mi succede nella testa e delle scelte che faccio senza interpellarti. Devi saper accettare i miei silenzi colpevoli che non vogliono redenzione ma soprattutto devi avere pazienza. Capire senza chiedere, intuire i momenti in cui sprango la porta e ti chiudo fuori perché non voglio che tu mi invada con la tua presenza leggera e silenziosa. Non urlo neppure più, so che non servirebbe con te come non è mai servito con nessuno, ma almeno avevo uno sfogo: adesso ho la gola secca e mi fanno male le tonsille. Neppure riesco a cantare, le note mi si smorzano in gola e i toni troppo alti mi stridono nel cervello. E non so neppure se la moneta con cui ti ripago abbia tutto il valore che le hai dato. Inizio a credere che sia davvero un conio speciale di cui non so capirne io stessa il valore. Il falsario che l’ha battuta con quattro colpi ben assestati è riuscito a imprimere la stessa immagine su tutte e due le facce della lastra ed è forse questo il motivo per cui quella moneta è così speciale: in realtà è una falsa moneta sbagliata a cui ti ostini a dare importanza, ma non credo che qualcuno sarà mai interessato a comprarla neppure alla mostra della numismatica.