CONSTATAZIONI

“Affermiamo dunque che la guerra non rientra nel campo delle arti e delle scienze, ma in quello della vita sociale. E’ un conflitto di grandi interessi, che si risolve nel sangue; solo in questo si differenzia dagli altri. Più che a qualunque arte è paragonabile al commercio che è anche un conflitto di interessi e di attività; ma più vicina ancora le sta la politica che dal suo canto può essere considerata come una forma di commercio in più grande scala. Inoltre è questa il grembo in cui la guerra si sviluppa, in questa se ne trovano accennati i lineamenti come le caratteristiche delle creature viventi nei loro embrioni.
Quel che giustifica la guerra agli occhi della ragione è l’immenso numero di sacrifici che si affrontano con essa; bisogna dunque farla senza interruzioni: è il nemico che ci impone di essere sempre pronti a superarlo nei sacrifici.”

Karl von Clausewitz in Pensieri sulla guerra

CONSTATAZIONIultima modifica: 2004-05-26T14:23:42+02:00da notimetolose@v
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40 pensieri su “CONSTATAZIONI

  1. ti ho presa al volo mentre me ne uscivo terminato il mio spuntino…che vuoi farci io al pc ci sto mentre mi satollo,in virtù della mia incapacità congenita a fare una sola cosa per volta, e leggo e non so per quale recondito contorcimento mentale,vedo nella tua citazione un altrettanto recondito senso.E sorrido

  2. Cio’ che riteniamo della guerra vi sia chiaro, e’ la necessaria inclinazione dell’ uomo alla ferocia, con la quale combatte, invece di accettarla come parte integrante del proprio essere. Si ricordi di comandare questa ferocia e azziarla con altra ira finche’ lo scopo non sia raggiunto, perche’ a noi e’ dato lo scacchiere a loro la terra.

  3. …infatti, la guerra e il più clamoroso degli autogol che l’uomo manifesta a se stesso, nel momento in cui l’istinto della “BESTIA” risorge nelle sue intenzioni; evidenziando il suo stato di evoluzione che è di poco superiore a quello di un “ANIMALE”.
    ABBASSO I GUERRAFONDAI!
    P.S. – Buona giornata, Noti.

  4. Sì pero’ una volta Karl von Clausewitz mi ha anche rivelato in disparte che il suo discorso era incompleto…pe r così dire.
    Mi ha detto: ” m’gg scurdat e ricere che chell, a uerra… è na monnezza e mmerda (biiip ritardato)”.( da bravo tedesco ha passato tutte le sue estati a Ischia)…
    No davvero molto interessante questo punto di vista, il fatto del commerciale del conflitto d’interessi eccetera… l’ultima parte quella dei sacrifici mi sfugge un po’…
    Il pensiero di Karl l’abbiamo capito ( ‘nsomma…fors e), ma qual’e’ il pensiero di Noti sulla guerra?
    Bacioni, buona giornata, ISa.

  5. no time— notti ————-to me ——–mie—- —- lose—–perse nelle parole magnetiche( che traduzione he? mi devo fare un margaritas ne vuoi ) l’ora puo’ andare? un abbraccio (alice)

  6. Ricetta per Noti: piedini scalzi e leggeri.- Piccoli passi curiosi.-allegr ia diffusa.-un quintale di carezze.-qualch e manciata di coccole.- lasciare macerare per almeno due mesi e alla fine icontrarsi non casualmente ma con MOLTA MOLTISSIMA DETERMINAZIONE.

  7. E con questo? Ok Le guerre sono pura politica con tutto quello
    che c’è dietro (economia, imperialismo ecc..) e ci siamo, poi,
    per superare l’avversario dobbiamo superarlo in sacrifici, e fin qui
    ci siamo, ma mò, stè cagate che hai scritto dove vogliono parare?

  8. non ci credo… non è il tuo forno…. è che il dolce giusto per il tuo forno ancora non è stato impastato, ma succederà, vedrai che succede. T’ho mai detto che ti voglio bene? Per quel che può valere chiaramente…. ..

  9. La mia ragione non giustifica i sacrifici, figuriamoci quelli fatti per la guerra, ma non sono sicura di aver capito ciò che vuol dire Karl e ciò che vuoi dire tu.

  10. Ti ringrazio per l’informazione . Bisognerà che ne legga qualcosa, non foss’altro che pur essendo lontano nel tempo, è tuttavia attuale. Un bacio

  11. Ciao leonessa, dopo la lezione sulla politica continua la lezione di storia. Ti avviso, oltre ad essere una sagoma, alle medie ero bravissimo nelle analisi degli eventi storici. Inoltre, poichè ero capoclasse io non mi mettevo in fila per due, forse il generale von Clausewitz non avrebbe gradito…SNELL !!ACTUNG!!…e pensare che mia madre voleva “fuggire” con un tedesco!

  12. ne ho parlato con ladyale, è un’idea che mi girava in testa da un pò, volevo fare una animaletteria (da cui la citazione iconografica) in cui descrivere alcuni tipi di bestie, anche assolutamente inventate. l’idea prende forma: si tratterebbe di fare una serie di ritratti di animali, veri o fantastici, meglio se assolutamente inverosimili, da esporre in una blog-vetrina… e mi raccomando anche una immagine che richiami la vostra bestiola! ditemi che ne pensate, tra qualche giorno apriamo l’arca-blog, che resterà aperta a tempo indeterminato, come il contenitore dei “matrimoni”. chao,antonio

  13. Le guerre sono sempre e soltanto di natura politica e “di ricostruzione” .Disfatto un territorio,ne sorge uno nuovo, ed e’ cosi che quelle risorse si sviluppano.Pecc ato che nelle guerre non si considera mai il sangue che sporca la terra,di cui ogni altra terra e anima si macchia.Anche io mi sento in parte colpevole quando c’è una guerra, ma spesso fa più comodo sparlottare che agire.E le azioni spesso sono sentiero arido.Leggevo un’intervista proprio stamani, te la riporto così come è scritta,è un intervento di Ciampi contro le spese militari e i drammi dell’africa:- “La stabilità e la sicurezza internazionale non possono basarsi sull’ineguagli anza, la miseria e l’emarginazion e, che generano l’estremismo, il terrorismo nemico della pace.Lo sguardo, l’attenzione, l’impegno della comunità internazionale non dovrebbero mai distogliersi dai ‘dati drammatici’ che sintetizzano i gravissimi problemi del continente africano perché essi ci riguardano direttamente sul piano morale, sociale ed economico: saremo infatti noi europei a subirne per primi i contraccolpi.No n ci si può illudere che il Mediterraneo crei una barriera di separazione da questi drammi. La storia insegna che non ci ha mai protetto, che è uno spazio aperto, un luogo di incontro, non un muro. Dunque occorre essere consapevoli di una interdipendenza , storica ed economica al tempo stesso. Questa consapevolezza deve guidare la mano dei governi europei e dei Paesi sviluppati per mantenere l’Africa al centro dei loro stessi interessi nazionali.

    ‘TRAGICO ERRORE’ – Ma al momento questa consapevolezza non si manifesta. Basta vedere come vengono usate le risorse. Questo dice chiaramente come i problemi dell’Africa rischiano di passare in secondo piano rispetto alle crisi irachena e del Medio Oriente. Sarebbe un tragico errore. Anche in Africa si gioca una battaglia decisiva contro l’estremismo e il terrorismo alimentati da guerre, violenze, barbarie.”Con questo ti auguro una buona notte o una serena giornata…

  14. NOTAIMTULOS?
    E CHI CI ARRIVAVA?
    Mi sento una microcefala.
    NOTIMETOLOSE mi evocava qualcosa di melancolico tipo poesia di Montale…
    E invece…, ma sì, sono d’accordo con te, basta con questa tristezza inerme. Niente tempo da perdere.
    Baci, buona settimana, io vado un po in vacanza se dio vole (nn mi sembra vero!!!!), ISa.

  15. Quando le conseguenze della guerra graveranno sulle spalle dei figli dei potenti, il mondo forse diverrà un’isola felice. sara

  16. Ma anche la guerra dei poveri, che poi son sempre loro a scannarsi.Hai mai visto che gli alti ufficiali si smerdino fra le trincee?Noo, anzi loro si salutano con fierezza marziale..il nemico graduato infondo appartiene alla stessa razza.Lo sai che quasi tutti i “valori” militari, tipo la Patria da difendere, il cameratismo, il nonnismo, i gradi, la gavetta ecc, hanno tutti lo scopo di far dimenticare al soldato la fifa negra quando il nemico ti spara addosso? Guarda un po’ che dai tempi della fiaschetta di “cuprum vinum” ai centurioni, sino alla grappa degli alpini, lo stato ha voluto ubriacare e disinibire le truppe.Marilyn in trincea, sacco e fuoco aperto, violenza sulle donne del nemico….solit a vecchia storia.No, non darmi del pacifista, almeno finche’ Agnoletto non vada sottoterra con quella sua vocetta da crocerossino castrato, almeno!!!O almeno finche’ Fausto non riavra’ la sua ERRE srotolata, e si togliera’ quelle giacche finto-povero.Co me diceva la barzelletta:”O dio due categorie di persone: i razzisti ed i negri!!!”Hamal

  17. già… non è un caso che questo testo sia ancora a tutt’oggi usato nelle accademie militari… un saluto, ste

  18. assolutamente “non per darti fretta”…ma è così bello venire qui e sape che quasi certamente, ne uscirò con un sorriso a fine lettura!!bacio

  19. insomma dobbiamo darci delle botte da orbi per restare in campana. Inutile che stiamo a farci le seghe mentali con la guerra. E’ sempre stata la levatrice della storia. Per esempio, io, sono pacifista, sono gli altri che mi provocano, e non essendo cristiana, invece di porgere l’altra guancia, alzo il piede.

  20. sai: sulla guerra si dice e si scrive tanto. Ma quanti oggi si sentono vicini alla guerra. Il nostro occidente é così distaccato; già dall’inizio:la guerra in TV. Stiamo diventando blocchetti di ghiaccio. Anzi gia lo siamo. Un giorno cci infiammeranno il culo e bruceremo scusa la volgarità.

  21. sei in vacanza? o stai facendo la guerra a qualcuno? che noia che sei, comunque, quando fai così. uffa

  22. Sinceramente l’ultimo periodo non l’ho capito… 🙂 Forse troppo complicato, basta dire che la guerra è una schifezza, sacrifici o non sacrifici! P.S. Ti aspettiamo allo zoo? Un bacione, Ale

  23. Ciao tesoro. Son tornato. sai… passo le giornate libere al mare e la sera alle feste di inizio stagione in spiaggia… insomma una vitaccia!!! eheheh =) E poi non mi hai ancora detto perchè sono fra i cattivi! uffa… sto curioso sto!

  24. …ho il terrore che la guerra è da sempre per l’uomo una necessità biologica!La politica catalizza questo bisogno direzionandolo verso scopi economicamente utili e falsamente idealistici. Tutto “semplicemete “..triste!
    artista1969

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