Parole lasciate in giro

DELUSIONI

Era magrissima. Le gambe due stecchini su abiti dimessi. I capelli perennemente unti le stavano appiccicati alla testa come una cuffia. Ignorante come poche altre bambine che conoscevo eppure furba e con gli occhi svelti di chi ha imparato presto a scansare gli schiaffi non solo paterni.
Eppure era lei la mia migliore amica, quella delle corse in bicicletta, quella dei giri sul calcinculo cercando di prendere la coda, quella delle domeniche mattina passate a distribuire, casa per casa, le buste che il prete ci aveva consegnato affinché le riempissero di soldi per la parrocchia.
Un giorno mia nonna, quella cattiva, mi avvertì che era una ladra.
Quelle parole mi ferirono come se fosse un’accusa rivolta a me e la odiai profondamente quando mi accorsi che aveva ragione trovando la ladra frugare nei cassetti di casa mia.
Non le ho mai perdonate, nessuna delle due.

DELUSIONIultima modifica: 2003-11-29T14:05:46+01:00da
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