INFERNO

88196e6899dee04daa4c25bed768172a.jpg

Se se ne fosse andato tacendo, adesso avrei il cuore in pace. Ma quell’ubriacone ha voluto farmi l’ultima cattiveria. Lui era speciale in questo. Non ho mai conosciuto un uomo più perfido di lui. Nei 40 anni passati a lavare i suoi pantaloni che puzzavano di piscio, perché quando si ubriacava se la faceva addosso, nel chiedere scusa a tutte le donne che importunava quando l’alcool scatenava i suoi istinti di bestia, a prendere botte perché non portavo a casa soldi per le sue bevute notturne quando lui non aveva più la forza di suonare nelle balere con l’orchestra di liscio “Delia e i suoi boccioli”, sono sempre stata sorretta dalla speranza che il mio uomo, l’uomo che non aveva voluto darmi un figlio, ma lo aveva concepito con un’infermiera che poi era morta di cancro allo stomaco senza nemmeno aspettare che fossi io ad augurarle una morte simile, quell’uomo che mi aveva portato a casa quel bambino orfano che aveva gli stessi occhi di suo padre e che io conoscevo bene perché, ragazza, mi avevano fatto innamorare, quell’uomo che mi aveva ucciso il canarino mettendolo nel mortaio e schiacciandolo col pestello, che mi portò dalla Veneria per una vacanza per poi correre a denunciarmi per abbandono del tetto coniugale,   proprio lui spirando sussurrò ” Ho fatto una quaterna al lotto”.
E’ stato un attimo dimenticare le umiliazioni e le sofferenze. “Dove, dove sono? ” gli ho urlato nell’orecchio.
Niente. Morto. Ed era brutto anche da morto.
Da allora ho scavato sotto il fico, ho fatto buchi nell’orto al punto che non cresce più neppure la gramigna, ho squartato il suo materasso, cercato nel barattolo della farina e in quello della mostarda, ho tranciato in due il serbatoio della sua motocicletta con la sega circolare.
Niente.
Poi ho preso l’urna delle sue ceneri e mentre ne versavo il contenuto dentro la tazza del cesso ho visto volare un pezzo di carta filigranata.
Potrei pensare ad un errore dell’inceneritore ma conoscendo mio marito sono sicura che se li è portati all’inferno.