Era il 4 luglio 2003.
Sono passati 9 anni.
E sono ancora qui.
E ho ancora voglia di scrivere.
E ho ancora voglia di leggere.
E custodisco ricordi.
E potrei vendere nottate.
E visi e sorrisi e nick.
E abbandoni.
Poi solitudini e pianti.
E Botero e le sue donne dagli occhi vuoti.
E intrecci sfilacciati dal tempo.
Già. Il tempo.
Quello che non ho e che vorrei comprare,
Quello che mi porto nel nick.
Quello che mi abbraccia e non mi lascia libera.
Si.
Sono ancora qui.
Ad un orario umano.
Ma la notte, l’ho imparato, si sgrana senza fretta.
Come carezze sui visi offesi.