PESCA

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Sono stanco di alzarmi dal letto alle 3 di pomeriggio e sono stanco di lasciare suonare il cellulare, sono stanco di nascondermi al padrone di casa, sono stanco di non aver più il coraggio di guardare un uomo negli occhi, sono stanco di vino in cartone e brandy cinese.

 

Non è sempre stato così sai? C’è stato un tempo in cui anche io avevo una famiglia, una moglie e due figlie, un  un tempo in cui tornavo a casa lucido dal lavoro e la tavola era apparecchiata, la tv accesa e faceva caldo anche in soggiorno. Me lo ricordo sai quel periodo. C’erano tanti soldi, tanti da non sapere dove spenderli. Che sia stato in quel momento che decisi di buttarla via? Si, perché quando hai tutto ti credi Dio, l’invincibile, ordini e si compie, vuoi e hai. E inizi a sfidare la sorte per bisogno continuo di conferme della tua onnipotenza.

 

Ho iniziato a giocare. Giocavo  e vincevo.

 

Soldi su soldi. Chi non poteva pagarmi mi lasciava la macchina, la sua azienda, mi offriva sua moglie, sua figlia. Io prendevo, tutto, senza distinzione.

 

I debiti vanno saldati.

 

E io ora saldo i miei.

 

Tu continua a pescare. Non farò rumore, i pesci non si spaventeranno.

 

Ma girati, non guardarmi.

 

E’ un fatto privato.

 

Dirai che è stato un incidente.

PESCAultima modifica: 2007-11-20T11:31:07+01:00da notimetolose@v
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76 pensieri su “PESCA

  1. un incidente. come quando agli stronzi (che tendono a sentirsi onnipotenti) capita di perdere. in genere non capita, quando capita fa male. ma è solo un incidente, purtroppo.

  2. sai giò, io non credo in niente. solo in qualche persona con paura perchè dalle bastonate mi è rimasto il segno. e a volte penso esiste una giustizia naturale? cioè una specie di legge delle compensazioni? io non ho fatto grossi danni (bè qualcuno sì) e ho pagato … mi chiedo arriverà un giorno che quelli che per arroganza o ignoranza mi hanno ferito sconterano dalla vita una goccia di sofferenza? non che poi io mi faccia sto granchè con la loro sofferenza…è una curiosità quasi estetica la mia

  3. sono sicuro che il tuo dio non vuole la vita dei suoi timorati per riscattare i debiti materiali e/o spirituali. Solo quelli ( stato o parastato o mafie e affini)) che pretendono di sostituirsi al tuo dio si prendono la facoltà di uccidere per riscattare le colpe. Nel passato le colpe potevano essere anche spirituali(vedi alla voce Giordano Bruno).
    P.S. Quel pescatore può ben simboleggiare il popolino che assisteva ai roghi dell’inquisizione o al popolino delle libertà che assiste alle performance dell’emilio fido di turno

  4. Per distruggere o perdere tutto ci vuole davvero poco e ricominciare non sempre è facile. Ma il suicidio è allo stesso tempo un gesto egoistico e disperato. Forti le tue parole. Un abbraccio forte (perchè mi sono venuti i brividi!)

  5. pochi giorni fa ho dato la mia disponibilità ad un incarico che mai avrei voluto,m’hanno detto, e la tua famiglia?
    e io: non ho voglia di fermarmi, e ancora , e se perdessi tutto?
    e io. per questo sono sempre in piedi.
    però paura ed adrenalina fanno passare il sonno,che è una è piccola morte.

  6. La povertà del cuore… prima o poi si paga… la dignità diventa un incidente…
    Hai uno stile incisivo. tocca… Un saluto…

  7. salve miss notime, nella vita si perde e si vince, chi si degrada non vincerà mai più, quanto al post sono molto molto incazzato, perchè vedo una brutta situazione delinarsi ecco, e per giunta non vedo la volontà di ribellarsi, un caro saluto dal cavallino pazzo

  8. Bellissimo.
    Strano che non ci siano decine di commenti. Ma che vuoi farci? Di solito se l’argomento è serio, allora è difficile che qualcuno perda del tempo a commentare.
    Bando alle polemiche, bel pezzo di vita.

    Ciao.
    Davide.

  9. Quanto a storie amare, anche tu non scherzi.
    PS. Sai che non lo sapevo il fatto della url? Ora provvedo subito, così uso una cortesia ai visitatori interessati. Non a te, tu verresti comunque, lo so. Ribacio.

  10. Cara Noti, imbranata ero e imbranata resto. Pensa che mi sono mandata un commento da sola, pensando di mandarlo a te. Ora vedo se sono capace di toglierlo. Grazie delle spiegazione, comunque.

  11. Talvolta sei così distante che razzolo, male e mi faccio prendere all’amo.
    Guardami però sono in ginocchio, supplice (fammi sanguinare di pentimento).

  12. mhm sono scettica… non lo so se chi ha vissuto in un certo modo poi è capace di buttarsi a mare… forse opterebbe per altri metodi… ma tutto può essere… in fondo con questo finale hai reso umano chi per molto tempo non lo è stato… non penso lo piangerebbero in molti…

  13. Colpisci sempre. Di questo gesto estremo, che ne ho conosciuti alcuni, mi sono sempre rimaste tante domande senza risposta. Penso giusto perché è un fatto privato.

  14. ho un brivido che mi galoppa giù giù per la schiena e sgattaiola lungo le chiappe. meravigliosa, sei meravigliosa tu.

  15. Ma infatti è semplice, diciamo. Semplice e bellissimo. Come fai a non immaginarlo se non conosci manco la mia faccia !

  16. E’ una maledetta insoddisfazione che ci coltiviamo dentro, cara Noti. E continuiamo a coltivarla, perchè la concimano superficialità, incertezze e fragilità, che non sono le nostre. Peschiamo in un mare che non ci appartiene:ci disorienta e ci stupisce 🙂

  17. sì, anch’io ho deciso di alzarmi solo quando ne vale la pena. there is a charge/for the eyeing of my scars, there is a charge/for the hearing of my heart.. (sp)

  18. Ciao!
    Passo per un saluto e anche per dirti che le tacche sulla pistola fine a se stesse non mi interessano. (Non sarebbero nemmeno tante, anche per questo).
    A presto!
    Robby

    N.B. Attendo un tuo racconto allegro. In dialat magari!

  19. Beh, ma perlomeno questo tizio ha avuto “il suo momento” da vincitore. Io mi sono sempre sentita ultima in tutto. Ma forse sono ancora troppo giovane per dire così. Magari io vado al contrario di lui: inizio da ultima, ma più avanti arriverò prima .. e vincente!!! 🙂 Buon weekend, Noti. Baciooooooooo

  20. ciao not, bello come il solito, ma questa volta non è la risata che ti libera alla fine, ma un piccolo groppo in gola, che ti fa riflettere, ref

  21. Io non capisco il suicidio come non capisco la depressione e tante altre stronzate di questo genere.Ma quando mi fai leggere qualcosa di meno deprimente????baci imbronciati

  22. ma a quel Gabriele Ro…salamazza che ha fattto due pagine su Repubblica per spiegare al Paese che i blogger sono ragazzi soli se va bene, sfigati generalmente, assassini in alcuni casi, ecco a quel Gabriele Ro…salaminchia io il tuo url glielo posso mandare? Insomma lui dice che non ci sia stato fatto di cronaca recente che non sia passato prima per un blog o simili e quindi io, che un po’ perverso lo sono mi sono subito messo a cercare. Se non quelli passati, mi sono detto, almeno i futuri assassini li becco e non sia mai detto che mi fanno capo del RIS di Parma che a quanto risulta riescono a inchiodare tutti quelli che confessano…ecco, insomma, era solo una riflessione. Tu mi pari veramente da segnalare al dottor Ro… salafava.
    ps. perchè non mi ricordo i cognomi se prima non gli faccio lo scalpo?

  23. lacia passare il fine settimana e ti giuro che lo faccio.. sto preparando uno spettacolo e tutte le mie energie sono investite in questa cosa, ora! a proposito, tu che sei teatrante… come faccio a farmi passare l’ansia da palcoscenico?
    ps: grazie per il commento-complimento. ma credi davvero che un uomo non possa essere così cattivo con una donna? e quando ti dicono “non ti amo”?

  24. bravo. Grazie. Romagnoli si chiamava….Va beh! Poveretto anche lui, magari tiene famiglia e quel giorno verso le cinque il suo capo gli ha chiesto un pezzo per l’indomani… forse non è necessario mandarlo a guardare le palme dei piedi di Gesù mentre cammina sull’acqua. Che deve essere un’esperienza anche quella.

    ps. scusa, ma io mi sento in imbarazzo, però te lo devo dire: complimenti per la trasmissione. Perdavvero.

  25. Domani, domenica 25 Novembre…
    Giornata Internazionale contro le violenze sulle donne.
    Ho postato una bella poesia di Marinetta che vale la pena leggerla.

    Un caro saluto da Giuseppe.

  26. …nei fatti non lo è mai stato.
    Sulla carta si,ma la carta…
    Beata te che vivi in Italia,raccontami com’è. ^__=

  27. sì, per le scelte ci vuole coraggio.. e più che a farle (che lì, a volte, ti aiuta la rabbia) a starci bene dopo.

  28. Penso a quanto è amaro questo post, a quanta gente si è giocata tutto, dopo una vita di benessere, per il gioco, per sfidare le sorte, per avere sempre più. Anche la vita, si. In molti. Un saluto Noti ( ti sei arruolata alla legione straniera che non passi più eh?) Bacio Ros

  29. Il problema nn è cadere, nn sarebbe vita senza essere caduti almeno una volta, il problema è riuscire a rialzarsi tutte le volte..la grande fortuna è avere una spalla d’appoggio, una mano che sorregga, un sorriso che incoraggi..
    Buon inizio di settimana

  30. Il gioco porta sempre ad altri giochi.
    Debiti su debiti, crediti pochissimi.
    E’ una viziosa giostra in cui chi sale non riuscirà mai più a scendere.
    Un saluto.

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