INFERNO

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Se se ne fosse andato tacendo, adesso avrei il cuore in pace. Ma quell’ubriacone ha voluto farmi l’ultima cattiveria. Lui era speciale in questo. Non ho mai conosciuto un uomo più perfido di lui. Nei 40 anni passati a lavare i suoi pantaloni che puzzavano di piscio, perché quando si ubriacava se la faceva addosso, nel chiedere scusa a tutte le donne che importunava quando l’alcool scatenava i suoi istinti di bestia, a prendere botte perché non portavo a casa soldi per le sue bevute notturne quando lui non aveva più la forza di suonare nelle balere con l’orchestra di liscio “Delia e i suoi boccioli”, sono sempre stata sorretta dalla speranza che il mio uomo, l’uomo che non aveva voluto darmi un figlio, ma lo aveva concepito con un’infermiera che poi era morta di cancro allo stomaco senza nemmeno aspettare che fossi io ad augurarle una morte simile, quell’uomo che mi aveva portato a casa quel bambino orfano che aveva gli stessi occhi di suo padre e che io conoscevo bene perché, ragazza, mi avevano fatto innamorare, quell’uomo che mi aveva ucciso il canarino mettendolo nel mortaio e schiacciandolo col pestello, che mi portò dalla Veneria per una vacanza per poi correre a denunciarmi per abbandono del tetto coniugale,   proprio lui spirando sussurrò ” Ho fatto una quaterna al lotto”.
E’ stato un attimo dimenticare le umiliazioni e le sofferenze. “Dove, dove sono? ” gli ho urlato nell’orecchio.
Niente. Morto. Ed era brutto anche da morto.
Da allora ho scavato sotto il fico, ho fatto buchi nell’orto al punto che non cresce più neppure la gramigna, ho squartato il suo materasso, cercato nel barattolo della farina e in quello della mostarda, ho tranciato in due il serbatoio della sua motocicletta con la sega circolare.
Niente.
Poi ho preso l’urna delle sue ceneri e mentre ne versavo il contenuto dentro la tazza del cesso ho visto volare un pezzo di carta filigranata.
Potrei pensare ad un errore dell’inceneritore ma conoscendo mio marito sono sicura che se li è portati all’inferno.

INFERNOultima modifica: 2007-02-27T02:00:00+01:00da notimetolose@v
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36 pensieri su “INFERNO

  1. chi va all’inferno si porta con sé tutto, lascia soltanto una orrenda sensazione di inutilità a chi rimane. che paradosso, la vita e la morte. Notimetolose, a parte chiederti se te la notte dormi o no (!), ma volevo ringraziarti per aver espresso quella opinione al post. Ne sono onorata. Grazie. Buona giornata.

  2. catttiveria a 38 carati…triste zza. Non vado via, no. Certe volte vorrei, però. Glorious sunny day, oggi. Primavera senza inverno. Sun on you

  3. un film tratto da un romanzo di King, ma non riesco a riccordarmi il titolo….mh… ci penso e poi ti faccio sapere…è un vecchietto saggio…non trovi? 😉

  4. dovrei essere modenese, e praticamente senza rotture, almeno spero, a metà marzo. ti aggiorno. ciau,a. (organizziamo una lettura???)

  5. Da buon Napoletano…da buon…da Napoletano e basta potrei cavare da questo racconto una bella quaterna,vediam o- il morto fa 47 ci metterei il 20 che fa la tazza,sai non mi piacciono le parolacce-l’uc cellino ma fatto impressione,a te no?fa 37 e metterei quel 40 che sono gli anni passati.
    Ovvio che con questo racconto si potrebbe giocare a tombola.bacioro sso

  6. beh scommetto però che i debiti che il marito le ha lasciato non hanno faticato a trovarla… Dici che con la sega circolare quelli si polverizzano?? Un bacio 😉 Cmq sì, era Virgilio che lo diceva a Dante nel terzo canto dell’Inferno.

  7. l’inferno autoinflitto, a cui fortemente ci attacchiamo, in preda a un raptus di umiliazione ed eroismo, è una delle perversioni umane più riuscite….

  8. …sai più che le macchie vorre poter tornare indietro…non è che con il viakal ci riesco? 😉 scherzo ovviamente…a presto…

  9. Se li è portati all’inferno e ride come un vero bastardo giocando a tresette col principe dalle lunghe corna.

    Un sorriso.

    Ultimo

  10. Verrebbe da chiederti, ma dove li trovi?, ma poi basta guardarsi attorno e… di questi cervelli di seconda scelta ce ne sono, purtroppo, tanti…mi verrebbe, poi di chiederti, ma tu pensi che ce ne sia di meglio?, ma poi basta guardarsi attorno e… lasciamoci dei puntini sospesi sennò è l’inferno che ci porta via! 😉 (ma quanto m’ispiri, giovà)

  11. Che stai facendo che non ti si vede più in giro eh?’Stai stravaccata su una poltrona (quella di casa tua…;-)) a vedere Sanremo?? Un saluto cara,Ros

  12. Grazie per il passaggio, apprezzato proprio in ragione della sua scelleratezza, nel più antico e diruto dei miei appartamenti virtuali, notoriamente chiusi da un pezzo e ormai pieni di polvere. Nonostante la subdola pervicacia con la quale insisti ad attribuirmi effluvi da discarica (quando è noto all’universo mondo, a partire dalla Signora di Tutti i Pianerottoli, che io sono una personcina ammodo e perbene, usa ad abluzioni quotidiane e al parco uso di gradevoli essenze), ti confesso che la tua visita mi ha fatto davvero piacere, suscitando il vago pensiero che forse non sei proprio la bestiaccia che, riuscendoci benissimo, ti industri a sembrare, in ciò favorita dall’inclinazi one alla perversione che è un lascito intangibile per chiunque sia transitato nell’oscura selva badenpowelliana . Ah, mia cara Gio’, il lupetto che è in me da un pezzo vagheggia l’idea di una comune esplorazione degli intrichi delle rispettive eredità roveriane, allo scopo di verificarne natura e consistenza: chissà che ne verrebbe fuori, da un incontro tra una quercia frondosa e una mangusta…. Non so perché, ma qualcosa mi suggerisce che è meglio non pensarci. A ogni modo, cara la mia coccinella, sappi che ti adoro, gratuitamente e incondizionatam ente. Ricordatene, quando le circostanze della tua esistenza di agiata signora ti condurranno qui nell’Urbe dei sette colli. E, nel ricordartene, vedi magari di farmi un fischio per tempo (non negli appartamenti polverosi, ma at giorgioflavio@g mail.com). Intanto, ti scarruffo al solito foglie e ghiande. Un abbraccio forte

  13. no non ci sono andata, a vicenza, quelli si mangiano i miei animali preferiti dopo la tigre. in fondo, un ampliamento di base e’ una giusta punizione hiihhihihihihi

  14. anche io voglio farmi cremare, poi mi faccio spargere un pizzico in ogni dove e chiedo che, alla resurrezione dei morti, ti spediscano a fare il jahirapatchwork così mentre il Tipo mi stara’ giudicando tu sarai talmente stanca che dormirai profondamente e ti perderai tutte le mie nefandezze! tie’!

  15. mmmm il commento arrivo? ho un dubbio sull’invio, sto coso e’ piu’ infetto di una bagascia di porto

  16. T’amo ogni giorno di più..è mai possibile che non riesca a conternermi ? Scusa mi allacci il cilicio ? Provo almeno a punirmi un poco !

  17. questo racconto è perfetto, da incorniciare, un marito così dopo due gionri di stanza nel mio maniero sarebbe finito in pasto ai lombrichi (chè non vedono) ecco. la reine

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