Parole lasciate in giro

PACS

Si, signor ufficiale dell'anagrafe.
Si, viviamo insieme.
Si, siamo due uomini.
No, non siamo parenti.
Non siamo neanche gay, checche, omosessuali, finocchi, ricchioni, bulici o come diavolo li chiamate.
No non vogliamo entrare nelle liste speciali.
Vogliamo solo un certificato di residenza da voi.
Cerco di spiegarmi per l'ultima volta.
Eravamo due barboni domiciliati alla stazione Centrale.
Una sera ho letto sul giornale che copriva il mio amico che al centro sperimentale cercavano persone disposte a testare nuove tecnologie mediche. Offrivano bene. Molto bene. La mattina ci siamo lavati alla fontanella e ci siamo presentati. Avevo trovato anche una giacca seminuova nel cassonetto della Caritas. Diciamo pure che facevamo la nostra porca figura, infatti, ci hanno preso, ci hanno fatto spogliare, ci hanno lavati e sbarbati, depilati e messo in una stanza. Confesso che a quel punto, un po' di paura abbiamo iniziato a sentirla e ci siamo presi per mano. Poi ricordo solo un calore eccessivo che arrivò ad essere intollerante quando fummo colpiti da una luce bianchissima. Poi il nulla se non il ricordo del risveglio in una camera sterile e il via vai degli infermieri agitatissimi tutti intorno alle nostre mani che non si separavano più, incollate le une alle altre indissolubilmente. La società, dopo le cure del caso ed accertato che il nostro stato di salute era ottimo, ci ha pagato e dimesso, regalandoci, in aggiunta, come risarcimento, la proprietà di una casa per il piccolo inconveniente delle mani incollate.
E adesso, se per favore vuole stampare il documento che le abbiamo chiesto, le saremmo grati. Senza il certificato di residenza non ci assumono nel locale di drag queen dove abbiamo trovato lavoro come " le barbone inseparabili".

PACSultima modifica: 2007-02-01T14:49:20+01:00da
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