INIZIAZIONE

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“Tu lo sai che io sono vedovo da qualche anno e sai anche che non sono poi così vecchio da aver rinunciato al sesso per sempre.  Succede allora che trovo una vedova, una di quelle ancora con del “morbino” “ Morbino”? “ Ma si sai il genere che va nei centri anziani a ballare a cucinare le salsicce e il gnocco fritto, hai presente no?” “ Come no, sono una nota frequentatrice di quei luoghi di ritrovo, preparo la mia vecchiaia” “ Bene. Allora la invito una sera a uscire e poi, non potendola portare a casa, in fondo è sempre la casa di mia moglie, chiedo ad un amico se mi presta la cascina che ha sulle colline. Non ridere, ma col fresco la prestazione è migliore. Mi metto all’opera e devo dire che faccio un bel lavoro per i miei parametri e per la mia età ma quella è del tipo “ non ne ho mai abbastanza” e così continuo di trombo e di lecco per una buona mezz’ora. La vedova era bagnata come un mocio Vileda prima di strizzarlo e dunque molto scivolosa. Non è stato volontariamente che ho iniziato a scoparmela mettendole un dito nel culo, è che i due buchi avevano la stessa  elasticità ed apertura , aggiungici il terreno scivoloso, insomma a fartela breve ero la che la scopavo dietro da dieci minuti quando sento la sua voce affannosa che dice: William, scusa se te lo dico ma mi stai scopando il culo.  “Scusami non me ne ero accorto” le dico smettendo immediatamente” Devi credermi, non volevo” “No, non ti preoccupare è che ora avrei bisogno di qualcosa di più consistente.” “ Dovevo arrivare a  67 anni per metterlo nel culo ad una donna facendo anche la figura del rimbambito? E tu piantala di ridere!”

 

 

IMPROVVISATA

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– Accidenti agli spigoli!

– Zitto, vuoi che ci sentano?

– Ma se sono andati in ferie? Chi vuoi che ci senta?

– I vicini.

– E sai quanto gliene frega ai vicini? Sai che pensano? Meglio a loro che a noi.

– Zitto e lavora, che non abbiamo tanto tempo.

– Questi sono stati originali. I soldi non li hanno lasciati nel barattolo dello zucchero in cucina, questi sono furbi, li hanno lasciati tra le pagine di un libro. L’hai letto? Sai che quasi quasi mi prendo anche il libro?

– Che libro è?

– “Non siamo più povera gente”. Ottimisti.

– Hai guardato nel cassetto delle mutande? E dentro al cuscino? E sotto il materasso?

– Ma questi sono dei dritti, li’ non li mettono.

– Prendi il lettore DVD e il portatile

– E la tv?

– Lascia, pesa troppo, non va bene con la mia ernia. Solo roba leggera e di valore.

– Ma dove cazzo sono i gioielli?

– Provato nell’ultima camera?

– Carmelo

– Cosa vuoi?

– Carmelo?

– Cazzo, ma possibile che non sai lavorare senza avermi dietro il culo?

– Carmelo?

– Arrivo, ma bada che sia importante.

– Carmelo. E’ importante. Una vecchia bardata come la Madonna del Voto, piena di catenine, anelli, orecchini e con in testa un diadema di rubini mi sta ringhiando contro puntandomi una carabina. Carmelo, secondo me, abbiamo scelto la casa sbagliata.

– Troppo tardi per riparare all’errore vero signora?

– Penso che stasera non saremo puntuali e che lo Sghembo si incazzerà per il nostro ritardo.

– E chi glielo spiega che l’orchestra manca di due elementi?

– Lo leggerà sui giornali domani.

STUNF. STUNF.