SCONVENIENZA

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Sia chiaro.

Io amo le donne. Mi fanno simpatia.

Ricche di sfaccettature, problematiche, introspettive, grandi lavoratrici, pronte a buttarsi nel fuoco per una giusta causa, estrose nel vestire e bugiarde.

Non solo.

C’è qualche piccolo difetto che non riesco a perdonare loro ma niente in confronto a quello che ti possono dare. Sono le uniche che riescono a fotterti sorridendoti, le uniche che ti fanno uno sgambetto e dopo accorrono per capire se ti sei rotta le ossa, le uniche che possono avere un orgasmo quando intravedono la tua sconfitta, le sole a covare invidia per decenni allenandosi alla vendetta.

Ti si avvicinano e ti abbracciano, magari ti baciano anche sulle guance ma hanno le labbra ricoperte di veleno che rilasciano solo alla presenza della vittima prescelta.

Ma io le amo perché sono capaci di calpestare anche la loro madre per una conquista, per eccellere, per ricevere un consenso, per primeggiare.

Le più infingarde adorano circondarsi di altre donne adoranti da sguinzagliare nell’eventualità tremi il loro trono. E come regine ordinano, comandano, impongono fino ad arrivare alla condanna a morte senza sensi di colpa perché questi li tengono in serbo per il loro gatto che soffre di cimurro.

Dovessi creare un team, selezionerei solo donne. Non sbaglierebbero la mira.