SMEMBRAMENTO

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Hai sbattuto la porta.
Erano le 10,27.
Si fissano sempre dei particolari inutili quando il dolore è insopportabile. Ricordo quando morì tuo padre: continuavo a guardare la macchia di caffè sul camice del dottore e avrei voluto dirglielo che quella macchia toglieva importanza alle sue parole ma come sempre ho taciuto.
Le parole vengono dette sempre troppo presto e troppo in fretta. Si sputano sulla faccia di chi ci chiede amore e non riusciamo a rimangiarcele. Così ho imparato a tacere.
Da quando sei partita ho continuato a fare la mia vita.
Le galline non ne hanno sofferto e hanno continuato a mangiare. L’orto doveva essere pulito dalle erbacce e i pidocchi delle rose dovevano scomparire.
Da allora mi sono chiesta mille volte se avrei potuto trattenerti, se generarti dei sensi di colpa sarebbe servito. No, non sarebbe servito. Tu non hai mai ascoltato altro che il tuo cuore. E il cuore, bimba mia, sbaglia.
I vicini hanno smesso da tempo di chiedermi di te. Per pudore, per rispetto, per non farmi male. Solo la Neide, la ricordi vero la Neide,  mi chiede ostinatamente, ogni volta che passa davanti a casa nostra: “Notizie? Novità?” Io scuoto la testa, lei abbassa lo sguardo e sussurra “Torna, vedrai che torna” e mi lascia un santino di sant’Agnese.
Cinque anni fa la signora Candini mi disse che sua figlia ti aveva incontrata e che eri sciupata ma continuavi ad avere l’orgoglio negli occhi. “ Lo stesso di suo padre” ho pensato e sono stata felice.
Non so se hai trovato quello che cercavi, non so se sei felice, non so se qualche sera senti il profumo del vento da sud e ti ricordi.

SMEMBRAMENTOultima modifica: 2008-05-19T22:55:00+02:00da notimetolose@v
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49 pensieri su “SMEMBRAMENTO

  1. gli devi dire se posso mettere altri racconti xkè ce ne sono di molto belli e poi già qualcuno che ha visitato la mia libreria virtuale mi ha chiesto del libro…facciamo un pò di pubblicità a dei siciliani come me:-)

  2. Nulla ci trattiene quando si è deciso, lo sappiamo bene, gli smembramenti sono veri poi si impara a tacere.
    P.S. Io so’ pacificista ma tu me istighi a litigà!

  3. not, da bambina sognavo di fare il meccanico… se ti aggiusto la mensola nello sgabuzzino mi inviti a pranzo? che c’è da mangiare?

    sette anni fa me ne andai per tornare soltanto tre anni dopo. non è per mancanza di amore che si va via, ma è per salvarsi. per affermare il proprio io talvolta soffocato dalle aspettative degli altri. per farlo crescere e diventare sano e forte. adesso vivo per conto mio a dieci minuti di strada dai miei. libera dai sensi di colpa, libera di essere me stessa. sono salva.

  4. l’hai fatto…sono doppiamente commossa. la frase finale mi ha fatto sentire un lungo brivido. sei grande, ma forse non è la parola giusta.

  5. non so quale dei due ruoli sia il più sofferto…fino a ieri credevo di saperlo…Camilleri usa nel suo ultimo romanzo il verbo “depezzare”…ma sai che nei vocabolari non esiste? Comunque è molto evocativo, come il tuo racconto…ciao!

  6. Non so se quello che conta è il tragitto da percorrere in un luogo ben preciso dove i viandanti sono solo delle pedine senza identità che si muovono verso una meta quasi obbligata o le persone che compiono questo tragitto. Jack

  7. Ciao ciao! come sepre stiamo sistemando la roba per il nuovo numero di blog up posso sempre usare un tuo racconto? ciao!!!!!

  8. Una dichiarazione d’amore mista a un addio, ma senza l’esigenza di scrivere nè l’una nè l’altro … tenero e malinconico questo post, Noti.
    Va detto!!!

    🙂

    Buongiorno
    MyP

  9. Mi chiedi se non ho mai dubbi. Il mio blog è tutto incentrato sulla Domanda Fondamentale, quindi stai tranquilla che i dubbi sono il mio pane quotidiano.
    Per questo se Travaglio dà una notizia su Schifani, e TUTTI i giornali, radio, TV, politici e vassalli vari attaccano Travaglio come persona senza fare UNA SOLA domanda a Schifani, io dubito di tutti, tranne che di Travaglio.
    Aggiungo. Il mio odio per Cosa Nostra è viscerale, nasce con me, ho respirato certe cose nell’infanzia, ho conosciuto gente fin dai banchi di scuola che preferirei non aver mai visto. Ho ascoltato il Giudice Rocco Chinnici, a scuola, farci una lezione sulla lotta alla mafia, per poi piangere davanti alla TV qualche giorno dopo, perché l’avevano ammazzato. Ho visto giocare a calcetto un carabiniere, in una partitella tra amici, per poi sapere qualche mese dopo che l’avevano ammazzato mentre era di scorta. Ho visto una macchina incendiata, e il proprietario dire: “è stata autocombustione, non faccio neanche la denuncia”. Il proprietario aveva un negozietto di alimentari.
    Vedi, è difficile per me credere che la seconda carica dello Stato fosse un tale sprovveduto da non sapere con chi si metteva in affari. Che scrivesse il piano regolatore di un Comune infiltrato dalla mafia, e non sapesse assolutamente niente.
    La Sicilia è un luogo particolare. Gli onesti cercano di vivere la loro vita senza sporcarsi le mani. La grande maggioranza fa finta di non vedere, non sentire, non sapere. Molti prosperano nella zona grigia dove niente si può provare, niente che valga una sentenza, ma di fatto agevolano, aiutano, estendono l’influenza della mafia.
    Penalmente si è innocenti fino a prova contraria, e questo è un principio sacrosanto. Qui non ho dubbi.
    Moralmente e politicamente, pretendo che chi mi rappresenta esca dalla zona grigia. Per sempre.

  10. Commento im-pertinente:
    non alzare la voce è indice di buona educazione, civiltà, o semplicemente stanchezza, oppure come al solito tuo avrai fumato troppo!
    P.S. Come una turca.

  11. E’ più facile darlo l’amore che chiederlo, per questo a volte è meglio il silenzio.
    Quel quadro era sempre stato storto, continuavo ad osservarlo mentre mi diceva che il film era finito. L’ho raddrizzato e sono andato via.
    Capita di sentire il profumo del vento a volte, ma capita di confondersi.
    Ciao

    Ultimo

  12. bellissimo mi hai emozionata…
    conosco una persona che è andata via..ancora dopo anni ha l’ orgoglio negli occhi
    è ora una donna meravigliosa..ma si è persa un pò della sua vita nel sud..
    stamani l’ ho sentita…stessa rabbia di quando è andata..ho avuto un pò di malinconia..
    mi dispiace dirlo, ma credo di averla persa anni addietro..
    perdonami..ma con questo tuo scritto meraviglioso sono riuscita a piangere per il mio dolore non ancora elaborato…
    un bacio

  13. p.s. ma come sono poca cosa!!
    adesso aspetto di trovare in libreria un tuo libro, eh!!! devi assolutamente fare una raccolta di racconti 🙂

  14. Mi istighi pure… non è conveniente… anzi… Il mio pproblema è proprio il contrario… non te se sei acorta??? Ci fossero più “me”… “più” lasciarsi andare… a sporcarsi con i colori… Mi viene in mente qualcosa tipo: fate l’amore non fate la guerra!!!! eheheheheh!!!!!!!!! NO???? 😉 RIDOOOOO
    Ciauzzzzzzzzzzzzzzzz grazie del passaggio (sempre gradito)

  15. dio giò su questa parola io proprio non ci scherzo hai presente legare le quattro membra a quattro cavalli e farli partire dalle parti opposte? hai presente le promesse? e tutte quelle cose lì? io sono legata a quella parola e non vorrei ritrovarmi con le braccia e le gambe lontane miglia dal corpo anche se a volte me la cerco…un bacio

  16. quando ti prende quella voglia di andare, cambiare, uscire, creare, vivere, e’ quasi irrefrenabile..non e’ giusto neanche limitarla, basta accettarla e condividerla..ma alle volte e’ dura!
    Buon weekend

  17. GRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR RRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR……………!?!?!?!?

  18. La freddezza della descrizione..l’ hai descritta bene..è volutamente propozionale alla violenza..in quegli attimi sei niente…sei solo carne e sudore..
    chi descrive avverte solo un vuoto..perchè l’ anima è stata bendata..da ansimi..ingiurie..e risate sguaiate…
    poi..dopo l’ uso gettata…e rimettere insieme la tua vita è dura…
    fai conti con la rabbia,voglia di vendetta..
    e se non è nella tua indole..è la violenza peggiore..perchè deve trafiggere strati più profondi…e perguarire da quelli..ci vuole molto coraggio….
    un bacio e grazie per il tuo passaggio

  19. Meglio saperla lontana con l’orgoglio negli occhi che prostrata in un mesto ritorno.A quale crudeltà può arrivare l’amore di una madre monca di una figlia.
    artista1969

  20. è proprio vero. la mente si fissa su piccoli dettagli, come a voler mettere l’evidenziatore più giallo sui momenti.

  21. Nel ricordo gli abbandoni diventano sfingi di pietra alle quali poniamo domande ma che non ci danno nessuna risposta. Esatta definizione: “troppo presto e troppo in fretta”. Succede proprio così.

  22. Sono rientrata dal breve intervallo forzato, con un pc in ordine (almeno sembra) e tanti dati persi (lo so, lo so, avrei dovuto salvare di più).
    Commento al post:
    Ho sempre pensato che quando si perdono gli affetti si tradisce il senso della vita. E’ per questo che oggi, in un mondo dove facilmente si “va via”, mi ostino a fare la spola tra case e case, a mantenere in piedi rapporti e tradizioni e a cercare di restare almeno vicini con il cuore.

  23. ho messo un altro racconto preso dal libro ma leggendo i commenti che mi sono arrivati mi sa che non hanno capito il senso del racconto:-)

  24. bè non posso che darmi al pettegolezzo a questo punto. cioè non sai che darei per vederti in versione janis…nel corredo c’erano anche gli occhiali tondi? mi posso immaginare quando andavi a trovare il nonno…dai dimmi qualche frase che ti diceva, saranno state sentenze come fulmini. dovevi essere bellissima comunque…buon lunedì e chediocelamandibuona

  25. figo è troppo corta, finocchio troppo lunga. vedi te. sun on you P.S.: è ora che riprendiamo a parlare del tempo, noi. ho un rinnovato interesse per la meteorologia. sun on u

  26. A volte andare via è necessario per crescere, per capire davvero fino in fondo chi siamo quando siamo soli. Ma è bello anche tornare e ritrovare intatta l’atmosfera di quando si è andati via…Un bacione ragazzaccia. Patty

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