APORIA

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La prima cosa a cui pensai quando mi diagnosticarono il cancro fu: perché a me, perché non alla signora della villetta vicino che vive solo per i suoi gatti, perché non alla commessa del supermercato la cui inutilità è un dato provato, perché non a quel deficiente che parcheggia sempre nel posto per disabili senza averne l’autorizzazione, perché non al barbone che dorme sulle quarta panchina del parco e puzza di vomito,perché non a mia madre che è vecchia e soffrirà come una cagna, perché cazzo a me? Non ho mai fumato, ho condotto una vita sana, studiavo diligentemente, facevo sport, mangiavo bio, scopavo poco e non bevevo alcolici se si esclude l’aperol soda che mi dava mia nonna quando andavo a trovarla.

Così sono stato il prescelto per occupare la stanza 24 del padiglione oncologico dono della benefattrice Odette Mariotti e ho iniziato a odiare lei, i medici, le infermiere troppo premurose e la psicologa che voleva attutire il mio dolore.

Toglietevi dalle palle  e lasciatemi crepare in pace.

Teresa entrò con gli occhi gonfi e le mani gelate. Prese la sedia, si sedette e aggiunse elementi alla sua storia. “ Avvocato, deve fermarlo”. Non mi chiese perché me ne stavo li’ e non in studio, non mi chiese come mi sentivo ne’ se ero operabile . Si sedette e riprese il discorso da dove l’aveva interrotto quel pomeriggio nel mio studio e studiammo la strategia processuale da seguire.

La febbre che mi tormentava da giorni scomparsa, il dolore  inesistente, la volontà di farcela assente. Ma non ho più il tempo di pensarci.

Nella stanza 24 del policlinico fanno la coda per avere un parere legale, un’indicazione, un consiglio: mogli tradite con l’ulcera duodenale che si trascinano da medicina generale, uomini con catetere che aspettano pazienti il loro turno per riscattare gli anni di lavoro in agricoltura, vecchi a cui hanno sospeso l’accompagnamento e vogliono far causa all’inps, bambini da pediatria intenzionati a portare davanti a un giudice la Mattel.

Non ho più tempo, adesso, di maledire il cancro ma mi fa ridere l’idea che  non vedrò finire le cause che inizio. E la causa non sarà la lentezza dei processi in Italia

APORIAultima modifica: 2007-10-21T23:07:53+02:00da notimetolose@v
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57 pensieri su “APORIA

  1. Sono il primo a leggere e commentare questo post?
    Forse no dato che i commenti sono moderati.
    Devo dire che lo trovo amaro e crudele come la malattia a cui si accenna.
    e questo mi fa pensare ai condannati a morte…. ma forse non è il post giusto!
    Ehi, Noti…. se ti piace “Non ti fidar di un bacio a mezzanotte”, appena saprò la tua e-mail…. te la regalo.
    Buona settimana
    Francesco

  2. Qualcuno che trova un senso alla vita prima che finisca. Sulla cavalleria hai ragione, chiedo umilmente scusa. Sun on you

  3. mmm… mmm… questa “storia” la conosco d a vicino. Più di una volta mi si è accostata… mi ha accompagnato. Il male del secolo… ha il male… etc.. nomi per non nominarlo. Drammi… lacrime… senso di vuoto… Ho imparato però, nonostate le perdite e i supertsiti che la vita va vissuta senza chiedersi perchè… ma ogni attimo è l’attimo. Non è stato facile all’inizio… no anzi… Ma donarsi… donare un sorriso a chi ti sta difronte magari sull’autobus… puittosto che al tuo vicino di casa… e magari riceverlo da un evventore di unalibreria non ha prezzo…. ha un sapore tondo…
    Un abbraccio… trovi sempre il modo di tirare fuori qualcosa in me! Ciao e grazie!

  4. qualcuno disse che l’importante nella vita sono le passioni. come vadano a firire, spesso, conta davvero poco.

  5. Questo è un bel racconto che dà molti spunti per riflettere sulla nostra vita oggi. Spunti amari naturalmente. Sembra quasi che la nostra vita a volte sia parogonata ad un “elettrodomestico” . Fino a che è buono si usa, e deve fare il suo dovere….Un saluto, finalmente sono riuscita a rientrare nel tuo blog. Non mi riusciva più sai? Si apriva solo una pagina bianca ? Abbraccio e buona serata Ros

  6. mi chiedo spesso quale sarebbe la mia reazione di fronte a questa malattia. tendo a pensarmi terrorizzata. al contrario di lui, che continua anche a lavorare, pensare. non credo che sarei capace. mi sento piuttosto vigliacca di fronte alle malattie. duro questo post, sei sempre brava. bacio

  7. Neanche di veder onorate le parcelle.
    Vediamo l’aspetto positivo, ora li puoi anche mandare a quel paese con naturalezza e leggerezza col tuo sorriso migliore.
    Sorrido.

    Ultimo

  8. cristo questa è amara ma tutte le tue donne hanno una tigre dentro e si piegano solo leggermente all’amore o sbaglio? un bacio kater nina

  9. Mi piacciono i pittori ed i registi…e poi soffroooooooooooooooooooooooooo !!!!

    Amore lascio Bill e W per te, perchè non ti fai più viva, perchè non mi vuoi bene ?
    Amore, sali qui, qui sul piedistallo che ho costruito per te !

  10. Ciao Not, grazie per l’interessamento. In effetti è un periodo di apatia totale e mi risulta difficile anche mettere giù quattro parole che abbiano un qualche senso. A presto. Un abbraccio. Katia.

  11. concordo mia cara. non l’ho detto io, ma riporto la frase di un’altra persona. Ma i cavalieri, i gladiatori, i piloti, i ciclisti, i boxer etc non combatteranno per dei valori, ma di sicuro seguono istinti e arrivano a dimenticare se stessi nel corso di una loro impresa. E applicano disciplina e concentrazione nel corso delle loro imprese non comuni. Non trovi? cambiando argomento Conosci l’Aldina? Sun on you

  12. non avevo dubbi… alla fine sono la tua cocca! il problema è che non sono stata in italia, poi ero senza connessione… e ora sono a padova che mi barcameno per trovare cinque minuti cinque… mi spiace. però i racconti intanto sono arrivati!!!

  13. Ci sono giorni nella vita, che è meglio essere il barbone che puzza di vomito sulla panchina più nascosta o guardare dalla mattina alla sera solo una cassa che si apre e si chiude.
    Cuore di tufo come stai?quante volte hai cambiato la pelle in tutto questo tempo che non ci siamo incrociati?io almeno 3 volte e spero di rinnovarmi ancora, prima di finire al policlinico.Mi ha fatto molto piacere la tua visita,la mia stima per te non ha mai cambiato pelle.Ti abbraccio.dust

  14. la forza di volontà involontaria, noti questo post è bellissimo……..almeno io l’ho interpretato così, non ci ho visto niente di cinico o cattivo anzi!!!!……1 saluto.

  15. Come si fa a commentare una storia del genere??? e quali parole trovare senza essere banali o insensibili??? il tuo avvocato le ha trovate… non solo la rabbia!!! (ehilà …insomma va tutto bene… …giusto???:-)

  16. ah, carissima, allora te ne intendi di argini? ho sempre saputo che sei padana, nel midollo (chiaramente non nel senso politico del Bossi). magari un giorno ci si vede facendo footing per argini. buona serata. mikromakro

  17. ah, carissima, allora te ne intendi di argini? ho sempre saputo che sei padana, nel midollo (chiaramente non nel senso politico del Bossi). magari un giorno ci si vede facendo footing per argini. buona serata. mikromakro

  18. questo è veramente amaro, ma bellissimo… non ci avevo mai pensato, ma qualcuno si sarà senz’altro trovato in questo tipo di situazione. bravissima…

  19. Per quel che sai non posso che ringraziarti, ricambiare l’abbraccio, ed esser contenta che tu abbia provveduto diversamente comunque. Quanto invece al resto … tra i “singhiozzi” e le urla “soffocate” credo che le seconde siano più indicative di tutto quello che c’è dietro certe cose, dentro certe cose. Grazie allora anche per questo. Buona giornata notina. Bacio.

  20. sì, vale. non è ovviamente come la Francescana, molto più abbordabile. Aperto solo a pranzo.
    Lì ti offro senza aprire un mutuo. Sun on you

  21. Nell’amarezza della situazione, il tuo “incredibile” racconto genera qualche speranza. Il modo di affrontare la malattia è un pensiero assillante quasi come quello di affrontare la morte di una persona cara. Peccato che io non ci creda alla tua bella soluzione, ma mi piacerebbe.

  22. ciao not, si in parte sono stati anche i miei commenti, due anni fa quando mi hanno diagnosticato un tumore al pancreas, ma il pensiero preminente è stato ecco ora mi tocca, toccca a me. è finita, e poi una grande sensazione di vuoto di abbandono, avevo l’impressione di essere altrove e di osservarmi mentre prendevo coscienza della situazione con distacco, quasi che non mi appartenessi più. Due mesi dopo mi infornavano di avere sbagliato diagnosi (non ho mai saputo comunque cosa in realtà mi fosse successo). Scusa ti disturbo anche per chiederti una cortesia, visto che il tuo blog esiste da anni, potresti controllare quanto spazio occupi e comunicarmelo, solo per fare una valutazione, mi disturba il fatto di non poter più postare immagini, e non saperne il motivo visto che nessuno si sogna di rispondermi, grazie ref

  23. libera traduzione creativa da risultare (almeno) più ironica del’originale… chissà che direbbe tuo nonno (quello)

  24. Meglio vivere intensamente gli ultimi atti della vita, piuttosto che starsene fermi lì ad aspettare che si chiuda la scena finale … Ebbravo il nostro avvocato!!!! 🙂 Bacisssssssimo

  25. chissà se pensava le stesse cose l’unica persona che meritava la mia stima……
    chissà.. inutile domadarselo, ora non c’è più.

    bel post
    ti bacio

  26. Il fatto è che molta gente prende il blog troppo sul serio, e arrivano anche a dire che scrivono per “lavoro”… c’è troppa presunzione in giro!
    Un buon weekend!

  27. Ho letto ed ero raccapricciato…. ho letto per caso sul tuo Blog e quindi non sapevo cosa pensare…. poi la lettura dei commenti mi ha salvato dallo sconforto….

    Strano tema per una storia, almeno in prima battuta. Ma in seconda battuta la morale è presto fatta… che l’avvocato viva 100 giorni ancora o 10.000 cosa cambia nel complesso? Il numero di cause che comincerà e quelle che vedrà finire.
    Per tutto il resto: inalterato!
    Ciao.

  28. Un amico di mio padre ha avuto per 3 volte attacchi da masse tumorali, fortunatamente benigne, e ancora oggi lotta per vivere. Quando andammo a fare il week-end da lui a Procida, mi disse: “La mia salvezza è stata quest’isola, questa casa, quest’aria fresca e pulita e il lavoro nell’orto. Se non ci fosse stato quello, io sarei morto sotto i ferri”. Senza parole, guarda…

  29. I dubbi e le contraddizioni non sono mai veramente insiti nei problemi che affrontiamo, stanno di solito dentro di noi, ben celati dagli evidenti limiti degli strumenti che adoperiamo per indagare e comprendere la realtà che ci circonda, fuori e dentro di noi. E, fin qui, so che sarai d’accordo con me 😉 … ma la vera domanda da porsi è la seguente: “perché i brevi commenti che mi lasci producono in me un insostenibile ed incontenibile desiderio di versare fiumi di inchiostro?” … non è normale questa cosa 🙂 … Tu che dici?

  30. Ha spostato l’attenzione da sè stesso agli altri, a volte bisogna farlo per non impazzire e per smettere di chiedersi perchè proprio a me? Un bacione Poldina

  31. I’d prefer reading in my native language, because my knowledge of your languange is no so well. But it was interesting! Look for some my links:

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